Davvero un momento non facile per il fuoriclasse spagnolo: dopo l’infortunio agli adduttori, arriva la batosta ‘mediatica’
Si discute ormai da mesi – soprattutto dopo l’incredibile ascesa, praticamente quasi del tutto priva di cadute, di Jannik Sinner al vertice del ranking iridato – su chi potrebbe essere il futuro dominatore del tennis mondiale.

Al netto di un’ormai conclamata etichetta di veri ed unici eredi dei ‘Big Three‘ (sebbene non manchino delle anche autorevoli prese di distanza da tali paragoni, ritenuti ancora precoci), Jannik e Carlos sembrano destinati a spartirsi la torta della gloria, dei titoli e dei Major in un futuro che in realtà è già attuale.
Non è infatti un caso che nel 2024 l’azzurro e lo spagnolo si siano divisi equamente gli Slam: Melbourne e New York per l’altoatesino, Parigi e Wimbledon per lo spagnolo.
Ma in cosa si differenziano i due campioni, tra l’altro buoni amici e portatori di una rivalità sana, senza malizie, senza invidie, dettata solamente dalla voglia di primeggiare? Probabilmente a fare la differenza, stando anche alla differente cifra di ‘talento puro’ di cui i due sono depositari, sarebbe proprio l’approccio alla professione. L’essere focalizzati quasi solo ed esclusivamente sul tennis, lasciando stare il più possibile le pur legittime ambizioni di volersi divertire, di prendere la vita ‘alla leggera’, come tra l’altro sarebbe da considerare del tutto normale per dei ragazzi ancora giovanissimi.
Grazie alla docuserie ‘My Way‘, un prodotto di Netflix che ha raccontato il 2024 di Carlos Alcaraz, tutti hanno potuto ascoltare con le proprie orecchie l’opinione in merito di Juan Carlos Ferrero, l’allenatore del talento iberico già protagonista recentemente di non pochi attriti col suo pupillo.
Ferrero, pugno duro contro Alcaraz: “Serve professionalità”
Le dichiarazioni del coach contenute nel format succitato spiegherebbero anche in parte l’allontanamento dall’iberico riscontrato nell’ultimo periodo. “La sua concezione del lavoro e del sacrificio è diversa dalla nostra. È così diversa che mi fa dubitare che possa diventare il migliore della storia. Che abbia vinto quest’anno (nel 2024, ndr) due Major è molto bello, ma mantenere questi numeri ogni anno… questo è davvero difficile“, ha detto l’allenatore.

“Bisogna imparare dagli errori”, continua Ferrero. “Bisogna trovare l’equilibrio tra le vacanze, l’allenamento e la motivazione. E non è facile. Sei stato ospite un weekend di Formula 1, qualcosa che pensavo non fosse adatto a te, ma ci sei andato comunque. In molti momenti non sarò d’accordo con te. Lo sai”, ha insistito.
“Devi trovare il tuo ‘come’, ma con professionalità e buon senso. Ci saranno molti momenti in cui vorrai fare altro. Con la maturità capirai meglio ciò di cui hai bisogno e ciò che devi davvero fare. Noi siamo qui per aiutarti e dirti le cose”, ha poi concluso Ferrero.