Il tennista carrarino, ora abile e arruolato per il torneo di Madrid, ha coltivato per qualche giorno un grande sogno, poi svanito
Le magie, i ribaltoni, i colpi di scena e i calcoli – nemmeno troppo difficili a dire il vero – del meccansimo che regola il ranking nel circuito ATP. Quante volte abbiamo sentito parlare di punti da difendere, di punti ‘freschi’ incamerati, o di scarti qualora non si partecipasse a tornei magari disputati l’anno prima.

Nella composizione della classifica mondiale, che quasi sempre cambia di settimana in settimana, giocano tutte queste variabili. Una di queste avrebbe potuto consentire a Lorenzo Musetti, lo straordinario protagonista del torneo di Monte Carlo, in cui il toscano si è spinto fino all’ultimo atto, di realizzare un piccolo grande sogno.
Peccato che chi lo precedeva o seguiva a pochi punti di distanza nella graduatoria abbia fatto non solo il suo dovere, ma forse qualcosa di più. Già il raggiungimento della finale a Barcellona aveva infatti consentito ad Holger Rune di raggiungere il nono posto, facendo scalare, nel conteggio che si aggiorna in tempo reale, l’azzurro all’undicesima posizione. Che poi era quella ufficialmente raggiunta dopo il torneo nel Principato.
La per certi versi inaspettata vittoria in finale contro Carlos Alcaraz ha poi definitivamente sancito il tutto: Lorenzo dovrà attendere per festeggiare un ulteriore piccolo salto nel ranking. Che stavolta, se fosse avvenuto, avrebbe voluto dire ‘Top Ten’.
Musetti, fallito il grande salto: ora all’assalto di Madrid
Per certi versi, sostengono in molti, sarà più bello conquistarsi sul campo, a suon di prestazioni e vittorie, il primo ingresso nel club dei magnifici 10. Del resto, nonostante nel 2024 sul ‘rosso’ il toscano abbia disputato tre finali senza però vincerne nemmeno una, non sono tanti i punti da difendere rispetto a quanto ottenuto 12 mesi fa. A partire dal torneo di Madrid in corso di svolgimento, con l’azzurro che lo scorso anno fu inopinatamente eliminato al primo turno dal brasiliano Seyboth Wild.

Per non parlare del magro bottino ottenuto 365 giorni e passa fa, di questi tempi, agli Internazionali d’Italia – fuori al primo turno per ritiro – o al Roland Garros, quando fu sconfitto al terzo turno da Novak Djokovic, vittorioso in cinque set dopo uno svantaggio di due set ad uno.
Insomma, sebbene ‘Muso‘ sia rimasto, nella sua settimana di pausa dopo le fatiche di Miami e Monte Carlo, all’undicesima piazza della classifica – che è comunque il suo best ranking – ci saranno ghiotte occasioni per entrare con prepotenza nella ristretta cerchia dei migliori dieci tennisti del mondo.





