I coglioni di mulo, il salume irriverente: nessuno sa perché si chiama così

Avete mai mangiato i coglioni di mulo? Si tratta di un salume tipico della città di Norcia che ha origine soprattutto nella zona di Campotosto in Abruzzo. Questo salume fa ridere il web e ha una storia molto particolare. Nessuno sa però perché si chiama così.

Il nome fa pensare molte cose e ci viene da chiederci anche come sia preparato e se davvero si prodotto con la parte genitale del mulo.

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Coglioni del mulo e perché si chiamano così? (Liquida)

Si tratta di un prodotto molto utilizzato in Italia con una fetta riconoscibile anche per caratteristiche. Può essere straordinario utilizzarlo sia per antipasti che per aperitivi. Inoltre si può mangiare sia al naturale che accompagnato da pane o dalla famosa crescia il pane al formaggio che si fa al sud soprattutto in questo periodo in prossimità delle feste di Natale.

Molti per mangiarlo utilizzano uno stratagemma molto interessante visto che rimane comunque un prodotto molto compatto e per ammorbidirlo lo mettono a bagno alcuni giorni nel vino rosso. Viene consigliato di tagliarlo con un coltello e non con l’affettatrice elettrica anche perché il consigli è sempre quello di farne delle fette un po’ più spesse e in grado di soddisfare il nostro gusto. Ma perché si chiama così?

I coglioni di mulo, perché si chiamano così?

Perché questo affettato è conosciuto col nome di coglioni di mulo. La sua storia è decisamente antica e legata al fatto che i contadini uccidevano il maiale per soddisfare durante il freddo il fabbisogno alla famiglia. In questo momento però la sua produzione è diventata leggermente più rara e si trova quasi solamente nella zona dove è stato ideato. Il lardello è sicuramente una delle sue parti in grado di contraddistinguerlo per dare un sapore ben diverso dal resto.

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Coglioni di mulo, perché si chiama così? (Liquida)

L’etimologia del nome però non è dovuta ad attirare l’attenzione, ma rimanda alla storia del posto dove è stato prodotto per la prima volta. Lungo i secoli il mulo è stato molto importante per aiutare chi abitava la zona nei trasporti e nei lavori pesanti. La forma ovale dell’insaccato fa pensare proprio alla parte genitale del mulo anche se ovviamente non si tratta di quello che poi si va a mangiare. Il budello viene ancora cucito a mano in questa forma ovale. Di solito poi viene legato a coppie di due in modo da essere stagionato attorno a una zeppa di faggio dando ancora più idea del testicolo dell’animale almeno dal punto di vista visivo.

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