Una sfida o un’esperienza unica: in questa città italiana i turisti non utilizzano il cellulare per immergersi nell’atmosfera circostante senza distrazioni
Sembra più una sfida per molti che un’esperienza, eppure è un’iniziativa che suscita particolare interesse. In una città italiana le organizzazioni turistiche hanno deciso di bandire i cellulari con un’esperienza interamente analogica, per vivere al meglio gli itinerari sparsi per il centro storico senza distrazioni.
Sempre più studi sull’attenzione hanno dimostrato come l’eccessivo utilizzo di smartphone, a cui siamo abituati ormai da tempo, interferisca troppo sul nostro presente, sulle azioni del quotidiano. In questo senso il nostro cervello viene distratto da notifiche, email, social network, chat di lavoro che rimangono aperte per una reperibilità h24.
Tutto ciò influisce sui livelli di cortisolo nel sangue e del relativo aumento della sensazione di stress. Da questo principio è nata l’idea di creare un turismo lontano dai cellulari e dalle condivisioni social. Un’esperienza full immersion senza Google Maps, piuttosto con una cartina alla mano e l’attrezzatura giusta per esplorare la città senza distrazioni, immergendosi nei racconti che la storia di un paese lascia come itinerari tra i palazzi. Insomma, se volete regalarvi un’esperienza fortemente “analogica” potete farlo ad Arezzo grazie al nuovo “Arezzo Digital Detox”.
Come raccontavamo nel paragrafo precedente, si tratta di un percorso urbano che vi porterà a scoprire la storia della città e delle sue bellezze grazie ad un apposito kit che non prevede l’utilizzo della tecnologia.
Per un bel po’ di ore dovrete dimenticare smartphone e qualsiasi dispositivo tecnologico. L’itinerario è aperto a tutti, per grandi e piccoli, si camminerà per il centro storico, un ritorno alla lentezza, alla riflessione, senza le distrazioni legate alle continue notifiche. Si dovrà seguire la cartina stradale che verrà consegnata all’inizio del tour, poi si potrà chiedere ai passanti, ma non si potranno utilizzare navigatori e mappe digitali.
Il progetto si chiama “Arezzo Digital Detox” e provvederà a consegnare un kit di ’sopravvivenza’ lontano dalla tecnologia. Per qualcuno una sfida invece che un’esperienza, un modo per temprarsi e mettersi alla prova superando le dipendenze da smartphone, per qualcun altro invece potrebbe essere la giusta occasione per riconnettersi al mondo reale e lento, uscendo fuori dal circolo vizioso dello stress. Ognuno potrà usare l’esperienza come preferisce, è utile a tutti per riconnettersi con se stessi e con i propri pensieri.
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