La “mamma” della Fiat Panda: questo vecchio modello è in vendita ad un prezzo elevatissimo

Quanti sarebbero disposti a sborsare una cifra elevata per poter rivedere ancora una volta l’automobile della giovinezza? Quel veicolo di metallo con un’anima al suo interno, che ha fatto sognare milioni di giovani, e che non può essere dimenticato.

Se qualcuno chiedesse ad ogni italiano qual è l’automobile con cui è più legato e con cui condivide molti ricordi del passato, la maggior parte di loro punterebbe il dito su un’auto della Fiat. Nonostante siano passati decenni e tantissimi altri modelli e altre case automobilistiche, gli italiani continuano ad amare la Fiat.

Fiat da collezionismo quanto costa
La “mamma” della Fiat Panda grantennistoscana.it

Ecco alcune delle auto italiane più amate dai collezionisti. Il passato che ritorna a qualsiasi costo, pur di rivivere e rievocare quei momenti di gioventù che non ritorneranno indietro.

Le storiche auto della Fiat che ritornano: ricordate la “mamma” della Panda?

C’è un’auto che è sempre stata molto simile alla leggendaria Fiat 500 ma, inspiegabilmente, nei decenni non ha avuto lo stesso successo della somigliante 500. Questa auto è la Fiat 126, che pur ricalcando vagamente le forme e le dimensioni della Fiat 500, non è riuscita a sopravvivere nel tempo. Quali possono essere le cause? Sicuramente sono molteplici, ad esempio non è quasi mai stata la prima auto di famiglia, e questo ha portato molte persone a sbiadire molti ricordi del passato inerenti a questa auto.

Fiat 126, la "Mamma" della Panda
Sebbene non raggiunta il valore della 500, la Fiat 126 è un buon punto di partenza per i collezionisti di auto – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Un altro esempio, forse più importante, è che la Fiat 126 è stata utilizzata pochissime volte dalle scuole guida, rispetto alla Fiat 500 che invece ha insegnato a milioni di giovani a guidare. Anche in questo caso i ricordi giocano un ruolo essenziale: c’è una probabilità più elevata che qualcuno possa avere più ricordi guardando una Fiat 500, anziché una Fiat 126.

Tuttavia, ricordi a parte, se un esperto confrontasse le due auto si accorgerebbe dei tanti miglioramenti ingegneristici inseriti nella Fiat 126 nel 1972, cioè quando venne presentata al Salone di Torino. Alcuni di questi miglioramenti sono lo spostamento del serbatoio carburante sotto il divanetto posteriore, quindi in una posizione migliore e molto più sicura; poi c’è il cambio con rapporti sincronizzati e la cilindrata che è stata aumentata di circa 100 cc con una potenza di 23 CV (la Fiat 500 invece ne aveva 18). Perciò le prestazioni della Fiat 126 sono state sensibilmente migliorate.

Attualmente acquistare una Fiat 126 potrebbe essere un buon modo per cominciare ad entrare nel mondo del collezionismo spendendo di meno, poiché una 126 non ha lo stesso valore di una Fiat 500, ma è pur sempre un pezzo importante della storia automobilistica italiana. Infatti molti giovani di oggi stanno entrando nel collezionismo proprio grazie all’acquisto di una Fiat 126, la quale è più economica e facile da mantenere. Tuttavia, è giusto ricordare che l’acquisto di un’auto del genere per collezionismo, è da considerare “buono” solo se l’investimento complessivo non superi i 5.000 euro.

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