“Le donne hanno mandato avanti il tennis italiano per dieci anni”. Con queste parole un grandissimo campione ha voluto raccontare gli ultimi anni di quanto accaduto nel nobile sport.
Sono parole importanti che danno merito a una categoria a volte trascurata in favore del tennis maschile, ma che non ha assolutamente niente da invidiare e che ha sfornato grandi talenti.
I nomi li conosciamo tutti da Sandra Cecchini a Silvia Farina Elia, da Lea Pericoli a Silvana Lazzarino, da Raffaella Reggi a Sara Errani e poi Flavia Pennetta, Roberta Vinci, Francesca Schiavone e tantissime altre. Il nostro tennis ha sfornato grandissime campionesse nel corso del tempo che hanno permesso al movimento in generale di crescere e raggiungere risultati sempre più prestigiosi.
Oggi poi con tennisti come Jannik Sinner e molti altri il paese si è letteralmente rilanciato e sta riuscendo a raggiungere risultati sempre più importanti. Il grandissimo Nicola Pietrangeli ha parlato di questo e altro con i colleghi di Notizie.com, spiegando il momento e analizzando ogni passaggio legato agli ultimi anni del tennis italiano.
Nicola Pietrangeli a Notizie.com ha spiegato: “Il nostro tennis per circa dieci anni si è retto grazie alle donne. Siamo stati mantenuti e supportati dalle atlete azzurre. Ora è il momento degli uomini. Faccio sempre un paragone stupido, ma efficace. Il Belgio fino a qualche anno fa non aveva mai avuto una giocatrice di tennis di livello, all’improvviso ha trovato la uno e la due del circuito. Perché? Mica c’è una scuola, le cose di questo tipo non si inventano. È molta questione di fortuna. Gli unici che hanno sempre mantenuto continuità sono gli spagnoli, evidentemente per il clima e una questione di mentalità”.
Pietrangeli poi racconta anche il suo passato e quella che è stata la vittoria più bella: “Ce ne sono due a dire il vero e cioè la Coppa Davis e la vittoria a Parigi. Per quello che riguarda la prima la soddisfazione va oltre l’aspetto puramente sportivo. Quella gara contro quella squadra se la giochiamo dieci volte, la rivinciamo sempre. La mia soddisfazione è aver superato le problematiche politiche. C’era una rappresentanza che non voleva mandarci in Cile e ho dovuto battermi per questo. Parigi? Ricordo ancora Ajala, un cileno che mi ha fatto correre avanti e indietro, cosa che non gradivo. Avevo i piedi pieni di sangue, ma sono riuscito a vincere”.
Eterna è stata la sfida tra Nicola Pietrangeli e Alberto Panatta, quando gli chiedono chi sia stato tra loro due il più grande tennista italiano lui risponde con grande ironia e intelligenza: “Panatta chi è, scusi?”.
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