L’esercizio che può aiutare a prevenire l’Alzheimer: il nuovo studio

Un nuovo studio arriva nell’ambito della lotta all’Alzheimer. Un esercizio, secondo gli ultimi studi, può aiutare a prevenire la malattia. 

Quando nominiamo la parola Alzheimer, purtroppo parliamo di una delle grandi malattie del secolo, che colpisce in Italia circa il 5% delle persone con oltre 60 anni.

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Alzheimer un esercizio aiuta a prevenirlo – Grantennistoscana.it

In Italia si contano circa 500 mila persone malate di morbo di Alzheimer, una demenza senile che altera le funzioni cerebrali della persona colpita, con conseguenze sulla memoria e sulle funzioni cognitive.

Alzheimer, la malattia silenziosa

Ad oggi non si conoscono ancora le cause che scatenino l’Alzheimer, benché molti passi avanti si stiano comunque facendo per capire meglio questa terribile malattia. Ma soprattutto, ancora non esiste una cura a questo morbo.

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L’Alzheimer ancora non ha una cura – Grantennistoscana.it

Il morbo di Alzheimer, come detto, è un tipo di demenza che attacca il pensiero, la memoria ed il comportamento della persona che ne è affetta, un lento peggioramento che può arrivare a limitare le normali attività quotidiane del paziente.

Secondo l’Alzheimer Association, i malati rappresentano circa il 50-80% dei casi di demenza, ed è una malattia progressiva che peggiora col passare del tempo; secondo le statistiche, negli Stati Uniti questo morbo è la sesta causa di morte tra i cittadini. Esiste una media di vita per un malato, che è di circa 8 anni dal momento in cui i segni della malattia sono evidenti; la forbice comunque può andare dai 4 ai 20 anni, in base a diversi fattori.

L’esercizio per prevenire l’Alzheimer

Ci sono diversi modi, come visto, per poter controllare e rallentare l’Alzheimer, importanti per combattere questa corsa contro il tempo che i malati si trovano a dover affrontare.

Recentemente uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience, ha portato alla luce la notizia che esiste un tipo di allenamento che può prevenire e ritardare l’insorgenza dei sintomi dell’Alzheimer. Come sappiamo, in generale per mantenere un buono stato di salute, è importante sia l’alimentazione che l’esercizio fisico.

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Oltre agli esercizi di memoria, un nuovo esercizio può aiutare nella lotta all’Alzheimer – Grantennistoscana.it

Ed è proprio un esercizio di resistenza, quello che potrebbe aiutare nella lotta al morbo. I ricercatori hanno sperimentato topi geneticamente modificati e portatori di una mutazione responsabile dell’accumulo di placche di beta-amiloide nel cervello –  caratteristica fondamentale del morbo.

I ratti sono stati addestrati per quattro settimane e poi analizzati i campioni di sangue prelevati per controllare i livelli plasmatici di corticosterone (l’ormone dello stress dei ratti); l’allenamento di resistenza nei ratti è stato confermato che protegge il sistema nervoso, visto che i i livelli dell’ormone erano normali nei ratti che si esercitavano, e addirittura minore la formazione di placche di beta-amiloide.

“L‘esercizio fisico di resistenza si sta sempre più rivelando una strategia efficace per prevenire l’insorgenza dei sintomi nell’Alzheimer sporadico, che è multifattoriale e può essere associato all’invecchiamento, o per ritardarne l’insorgenza nell’Alzheimer familiare“, ha spiegato l’autore dello studio Monteiro Longo.

Cosa sono gli esercizi di resistenza

Sono chiamati esercizi di resistenza quelli che prevedono la contrazione dei muscoli per aumentare la forza e, come dice il termine, la resistenza del nostro fisico.

L‘allenamento di resistenza prevede diversi gradi di intensità e di lunghezza degli esercizi, ma in generale rappresentano un ottimo modo per aiutare, come suggerisce la parola stessa, la resistenza del nostro corpo e non solo.

Gli esercizi di resistenza sono perfetti per migliorare e tenere alto l’equilibrio, mantenere la postura, e quindi aiutare la persona a restare stabile; questo anzitutto rappresenta un’ottima prevenzione nei confronti delle cadute, che sono ad oggi una delle cause maggiori di infortuni anche gravi, col passare degli anni. Non dimentichiamo l’importanza di questo aspetto, perché i numeri parlano chiaro, e ci dicono che dopo una certa età una delle cause di morte è rappresentata proprio dalle conseguenze delle cadute.

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L’allenamento di resistenza prevede una serie di attività come la corsa – Grantennistoscana.it

Gli esercizi di resistenza, come spiegano gli esperti di My Personal Trainer, aiutano nella prevenzione e cura delle malattie cardiovascolari, del diabete, migliorano l’efficienza muscolare (allontanando quindi il rischio di insorgenza dell’osteoporosi); inoltre abbassano il rischio di ammalarsi di alcuni tipi di cancro, e aiutano nel controllo del peso corporeo.

L’allenamento di resistenza coinvolge in primis il sistema cardiovascolare, e può essere rappresentato da attività quali la corsa, il ciclismo, il nuoto, ma anche ad esempio l’ellittica che è presente in molte palestre. Soprattutto nella bella stagione, e se il posto dove si vive lo permette, si può dare priorità alla corsa, alla bici e al nuoto.

Come ogni attività, va fatta con i giusti passi, soprattutto se non si è allenati. Aiutarsi con un personal trainer, che può indicare mano mano i progressi e organizzare l’allenamento dalla base, può rivelarsi fondamentale per avere i risultati in poche settimane.

L’allenamento di resistenza aiuta a mantenere il peso, e per questo è importante sempre abbinare ad ogni attitivà una giusta e salutare alimentazione. I progressi si vedono con il passare dei giorni, ed è importante non esagerare soprattutto all’inizio; pretendere troppo e tirare il proprio fisico oltre le possibilità, può mettere a repentaglio la vostra salute e provocare l’effetto contrario, ovvero brutti infortuni dai quali è sempre difficile uscire.

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