Il meteo della Pasqua 2023 non promette nulla di buono: sull’Italia ci sarà un vero e proprio scontro meteorologico.
Quest’anno la Pasqua cadrà piuttosto tardi, dopo la prima settimana di Aprile. Questo farà sì che la ricorrenza coincida con un periodo molto “movimentato” dal punto di vista meteorologico, dal momento che sull’Europa si scontreranno un fronte caldo e un fronte freddo.
Un fronte di aria fredda e instabile scenderà sull’Europa dal Polo Nord, mentre nello stesso periodo un fronte di aria calda, proveniente dall’Africa Settentrionale, risalirà il Mediterraneo fino a raggiungere la nostra penisola. Lo scontro tra questi due vortici ciclonici sarà così imponente che, per descrivere questo genere di fenomeni, si utilizza il termine “scambi meridiani”.
L’aria calda che sarà spinta dai venti meridionali sul Sud Italia è parte dell’ormai celebra anticiclone africano. Questo fenomeno potrà far arrivare la colonnina di mercurio fino ai 30° C, soprattutto lungo le coste più meridionali della nostra penisola.
Se si vive nell’estremo Sud Italia, quindi, c’è una buona possibilità di trascorrere una Pasqua soleggiata, calda e luminosa, una bellissima parentesi di Primavera piena. Questa situazione si potrà manifestare anche a latitudini più settentrionali, sui territori dell’Italia centro – meridionale, mentre con ogni probabilità le regioni centro – settentrionali dovranno sopportare un diffuso carico di piogge.
I piovaschi, che potrebbero essere più o meno intensi, si genereranno soprattutto in quelle zone in cui insisterà l’aria fredda proveniente dal polo, quindi è possibile che in gran parte d’Italia il cielo sia coperto e le temperature piuttosto basse.
Quello che purtroppo i meteorologi ci invitano a temere, però, è la possibilità che si manifestino fenomeni meteorologici molto intensi, dovuti al fatto che fronti d’aria molto calda (molto più calda della media stagionale) si scontreranno con fronti d’aria molto fredda. Purtroppo la formazione di eventi meteorologici di forte intensità è una tendenza ormai acclarata anche in quella zone dove prima non si manifestavano. Le cause profonde sono da ricondurre al cambiamento climatico e all’innalzamento delle temperature globali.
Vale la pena sottolineare però che, in una situazione così instabile, fare previsioni esatte a lungo termine è molto difficile. Le indicazioni fornite finora dai meteorologi sono previsioni e proiezioni di massima, calcolate sulla base di dati raccolti negli anni passati. Questo significa che, per quanto possano essere corrette in linea generale, si potranno avere nozioni più precise soltanto a ridosso della Pasqua, quindi intorno all’inizio di Aprile.
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