Modello 730/2023: ecco le nuove spese che puoi detrarre. Leggi con attenzione

Per prepararsi all’elaborazione o al controllo del modello 730/2023 è importante conoscere anche tutte le spese detraibili, così da non dimenticarsene nessuna. Ecco una detrazione ammessa che non tutti conoscono

Manca ormai pochissimo al periodo dell’anno dedicato all’elaborazione o, nel caso di precompilato, al controllo del modello 730/2023 per la dichiarazione dei redditi e delle imposte da versare. Ma per ammorbidire le uscite esistono anche tutta una serie di spese detraibili, in varia misura, che possono consentire di ammortizzare le spese e tenere qualche soldino in più in tasca.

Modello 730/2023: la nuova spesa detraibile
Detrazione nel modello unico 730 che in pochi conoscono (Grantennistoscana.it)

Alcune di esse, come ad esempio le detrazioni per ristrutturazione e riqualificazione energetica, sono molto conosciute ma altre lo sono meno ed è bene conoscerle tutte così da non lasciare indietro vere e proprie opportunità di risparmio. Ecco dunque una delle spese che è possibile detrarre. Non tutti lo sanno ma le spese per il trasporto scolastico sono detraibili e consentono di ottenere, in sede di dichiarazione dei redditi e di presentazione del 730, uno sconto importante.

La spesa che puoi detrarre nel 730/2023: non la conoscono tutti, attenzione

Questa detrazione è possibile sia nel caso in cui il servizio di trasporto scolastico sia gestito dal comune, sia che dietro vi siano soggetti terzi rispetto a comune e scuola: lo sconto è pari al 19% calcolato sull’ammontare complessivo delle spese sostenute nell’arco dell’anno 2022, fino ad una quota limite. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate spiegando che vi è un limite massimo di spesa ammesso in detrazione e che ammonta ad 800 euro.

Detrazioni trasporto scolastico: il massimale è 800 euro
Come detrarre nel 730 le spese per il trasporto scolastico (Grantennistoscana.it / Fonte Ansa)

Dunque alla soglia per il calcolo del rimborso Irpef concorrono anche questi costi relativamente alla frequenza di scuole dell’infanzia, scuola primaria e della scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione. Non si tratta di una novità ma è comunque da pochi anni, e precisamente dal 2018, che lo sgravio Irpef è stato introdotto per il trasporto scolastico e nel medesimo anno ha fatto la sua comparsa anche la detrazione del 19% per gli abbonamenti ai mezzi pubblici. Dunque ci troviamo di fronte ad una doppia agevolazione dal momento che, se rispettati i requisiti, le detrazioni sono cumulabili tra di loro.

I requisiti e il rimborso massimo

Per quanto riguarda la compilazione del modello, i righi ai quali fare riferimento si trovano nella sezione I e sono quelli da E8 a E10M; il codice è il 12, ovvero “Spese per istruzione diverse da quelle universitarie”. Con un tetto di spesa massimo di 800 euro sarà possibile ottenere un rimborso Irpef pari a 152 euro.

Importante infine sono i documenti che è necessario conservare ovvero la ricevuta del bonifico bancario o del bollettino postale intestate alla persona destinataria del pagamento, con causale che faccia riferimento al servizio di trasporto scolastico, indicando anche i dati anagrafici dello studente e la scuola di frequenza. In caso di pagamento con altre modalità come bancomat e contanti, occorrerà un attestazione de parte dell’istituto che indichi sia i dati dell “singolo” alunno sia l’importo della spesa sostenuta.

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