Modifica delle pensioni dal Governo grazie al tesoretto: pensionati felici

Grazie al tesoretto del Governo, spuntano novità sulle varie pensioni: ecco il dettaglio e le prospettive 2024.

Con il nuovo tesoretto comunicato dal Governo cambiano le carte in tavola della politica sulle pensioni di reversibilità, vecchiaia e invalidità. In occasione della presentazione del Def del 2023, la politica e la stampa hanno cercato di analizzare la situazione e di fare delle proiezioni.

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Novità sulle pensioni: vediamo le prospettive – Fonte: ANSA – grantennistoscana.it

Il Documento di Economia e Finanza è un’anticipazione delle misure che saranno contenute nella prossima Manovra Finanziaria e ovviamente il tema delle pensioni è ineludibile.

Gli esperti sottolineano come sia spuntato un tesoretto da ben 108,3 miliardi di euro composto di bonus, detrazioni e deduzioni sul quale il Governo metterà le mani per finanziare una serie di iniziative. Prioritario da questo punto di vista sarà il già annunciato taglio dell’IRPEF.

Quello del costo del lavoro è una vera e propria bandiera per questo Governo e la revisione delle aliquote IRPEF già annunciata dovrebbe essere finanziata con una bella fetta di questo tesoretto.

Non solo taglio dell’IRPEF: ecco le novità del Governo

Ma la cifra recuperata dal Governo potrebbe essere consistente ed essere destinata sia alla creazione di ulteriori bonus per le famiglie più in difficoltà che ad un abbassamento generalizzato delle tasse, così anche misure pensionistiche più umane.

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Conferme ed attese sulle pensioni – grantennistoscana.it

Dal mondo della politica si sono sollevate delle proteste perché se i soldi recuperati vengono destinati quasi soltanto al taglio dell’IRPEF, in sostanza si vanno ad aiutare quei cittadini che già un lavoro ce l’hanno, si penalizzano le famiglie senza reddito e i servizi pubblici.

L’allarme più forte dunque ancora una volta è, per la tendenza del Governo, a tutelare i lavoratori e a destinare troppo poco a chi sia in marcate difficoltà. Da questo punto di vista il rischio è proprio quello che per le pensioni di vecchiaia, reversibilità e invalidità non si faccia nulla. Per ora le uniche novità sul fronte delle pensioni sono le conferme di due scivoli pensionistici già attivi: Contratto di espansione ed Isospensione. Si tratta di strumenti particolari che consentono l’uscita dal lavoro cinque o addirittura sette anni in anticipo.

Conferma dell’Isospensione

L’Isospensione consente ai lavoratori a tempo indeterminato in esubero che raggiungono i requisiti previsti dalla normativa, di andare in pensione prima dei quattro anni che seguono la cessazione del rapporto di lavoro che diventano sette anni per il periodo che va dal 2018 al 2026.

Anche i dirigenti in esubero, se questo è ratificato da un accordo firmato da un’associazione sindacale, possono essere ammessi all’Isospensione. Questo strumento di pensionamento anticipato consente di andare in pensione in anticipo fino a ben sette anni e vale per i dipendenti di aziende che abbiano un organico di almeno 15 elementi. Tuttavia non si può accedere a questo scivolo se l’azienda e le organizzazioni sindacali non abbiano raggiunto uno specifico accordo.

Contestualmente al pagamento del budget necessario per lo scivolo, l’azienda deve anche pagare al lavoratore che decide di uscire con l’Isospensione, i contributi previdenziali utili alla pensione e il tutto sempre sino al raggiungimento dei 67 anni.

Conferma del contratto di espansione

Un altro scivolo confermato e prorogato è il Contratto di espansione. In questo caso si va in pensione cinque anni prima ed è valido per le aziende di tutti i settori con almeno 50 dipendenti.

Novità pensionistiche 2024
Confermata l’Isospensione – grantennistoscana.it

La domanda va presentata all’INPS a cura dell’azienda dopo che abbia stipulato un accordo con i sindacati relativo ad un piano di riorganizzazione aziendale che prevede un ricambio tra i lavoratori vicini alla pensione e l’assunzione di nuovi lavoratori giovani. Vediamo le condizioni:

  • Essere iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti (Fpld) o alle forme sostitutive o esclusive dell’Assicurazione generale obbligatoria, gestite dall’Inps;
  • Aver esplicitato il consenso di adesione all’accordo tra il datore di lavoro e le organizzazioni sindacali aziendali;
  • Non essere a più di 60 mesi (5 anni) dalla prima decorrenza utile della pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 di contribuzione) o della pensione anticipata (41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini);
  • Aver cessato il rapporto di lavoro entro il 30 novembre 2022, per i piani di esodo riferiti al 2022 ed entro il 30 novembre 2023 per i piani riferiti al 2023.

Le novità pensionistiche del 2024

Per il prossimo anno non ci sarà la tanto desiderata Quota 41 e le ipotesi più probabili sono di una proroga dell’attuale Quota 103 e di Opzione Donna. Quest’ultima permette alle lavoratrici autonome oppure dipendenti di andare in pensione prima, a 58 e 59 anni di età con 35 anni di contributi.

Relativamente a questa misura di pensione anticipata le finestre sono di 12 e 18 mesi e adesso si prescinde dalla presenza dei figli. Una novità per il prossimo anno potrebbe riguardare gli sconti contributivi per le donne in presenza di figli per valorizzare il loro ruolo in famiglia.

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Le speranze per il prossimo anno – grantennistoscana.it

La delusione sul fronte delle pensioni è notevole perché le novità potrebbero arrivare nella seconda metà dell’anno, ma la Quota 41 tanto desiderata dalla Lega quasi certamente non si farà. L’ipotesi più probabile è quella di una conferma in blocco delle misure previste quest’anno e di alcuni aiuti relativi all’invalidità e alla Legge 104.

Le speranze, infatti, oggi si concentrano sulle pensioni di invalidità che potrebbero essere migliorate e potenziate in conformità a quanto stabilito dal PNRR. Si è parlato di pensioni di invalidità più facili da raggiungere, più corpose o abbinate a servizi più focalizzati sulle reali esigenze degli invalidi e vi aggiorneremo su qualsiasi novità.

Le novità saranno anticipate dall’Osservatorio sulle pensioni

Per il prossimo anno sarà determinante il lavoro dell’Osservatorio delle pensioni. Si tratta di un osservatorio sulla spesa previdenziale che sarà composto da 15 membri esperti in materia di pensioni e che sarà normato da un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

L’Osservatorio fornirà un quadro delle proiezioni sulla spesa pensionistica e in un’ottica previsionale andrà ad indirizzare il Governo su quelle misure che sono utili ai pensionati ma soprattutto sostenibili per le casse dell’INPS.

Il lavoro di questo sarà determinante sull’indirizzo che il Governo porterà al tavolo delle trattative con i sindacati riuniti. Dunque già nella prossima estate o subito dopo, entrambi delineeranno quelle che saranno le vere novità delle pensioni del prossimo anno.

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