Tutte le coppie possono cadere in crisi, ma per salvare il proprio matrimonio è possibile seguire questi passi: sono importantissimi!
In Italia ogni 5 minuti una coppia decide di separarsi: un numero pazzesco se lo moltiplichiamo per i giorni, i mesi e gli anni. Nel 2022 più di 80 mila coppie hanno divorziato, con un incremento di quasi il 25% rispetto agli anni precedenti.
Andando a guardare alcuni dati ISTAT, la media dei matrimoni italiani si attesta a 16-17 anni, dopo di che c’è il “crack“; sempre in media gli uomini hanno 48 anni e le donne 45. Le motivazioni, ovviamente, sono le più disparate, ma tra le principali cause del fallimento di un matrimonio c’è sempre il tradimento. La pandemia non ha certo aiutato le coppie, che nel 2020, a causa delle restrizioni e del momento molto difficile, sono “scoppiate” in numero ancora maggiore.
I single, insomma, sembra siano destinati a crescere e questo fatto potrebbe far felice qualcuno ma rendere molto tristi diverse persone. Da soli si sta bene, c’è libertà assoluta, ma come la mettiamo se vogliamo salvare il matrimonio e l’amore? Secondo alcuni esperti, se temiamo di essere arrivati al capolinea col partner possiamo avere ancora ampie speranze di rimediare. Ecco alcuni consigli da annotare e da cui prendere spunto.
Tutti possiamo arrivare a realizzare, anche improvvisamente, che la nostra relazione è in serio pericolo. Ciò non è facile da capire immediatamente e nemmeno da accettare.
Potremmo essere sommersi da vortici emotivi che comprendono rabbia, frustrazione, e senso di fallimento soprattutto. Ma secondo gli esperti dovremmo riuscire a fermarci un attimo, fare dei respiri profondi e affrontare la questione, magari seguendo alcuni passaggi.
- Il primo step è ovviamente quello di ammettere e riconoscere che c’è un problema, ma non solo. In questa fase, che probabilmente è la più difficile, potremmo agire d’istinto, andando a buttare addosso al partner recriminazioni, lamentele e tutte le insoddisfazioni che abbiamo accumulato nel tempo. Perché ovviamente una crisi non nasce certo dall’oggi al domani, ma al tempo stesso non può essere risolta con una singola lite furiosa.
- Il secondo passaggio è quello di riuscire ad analizzare le eventuali colpe, che difficilmente saranno imputabili solamente a uno dei due partner, anche in caso di tradimento. Gli esperti consigliano di non attaccare il coniuge, sperando che ammetta colpe o che si prenda tutta la responsabilità. Piuttosto forse è arrivato il momento di parlarsi sinceramente, in maniera onesta e civile: solamente così potranno uscire allo scoperto i fattori che probabilmente hanno innescato la crisi.
Attenzione a gestire la crisi davanti ai figli
In questa fase, se all’interno del nucleo familiare ci sono anche dei figli, grandi o piccoli, è opportuno evitare di farli assistere a “crisi di nervi“, a litigate che esulano dai normali e fisiologici battibecchi che possono capitare a tutte le coppie.
I figli vogliono sì sapere la verità sullo stato della relazione dei genitori ma soffrono molto quando credono che tra loro l’amore sia finito. Se la crisi sarà insolvibile, la coppia dovrà affrontare anche questo aspetto, e il consiglio è quello di farsi aiutare da un esperto in questioni familiari.
Il problema non sarà mai semplice, ma psicologi e operatori che conoscono le dinamiche familiari insegnano a modulare e migliorare la comunicazione tra tutti i componenti. A volte basta questo per affrontare anche il più terribile dei mali, divorzio compreso.
Ricordiamo che comunque una separazione non è mai per forza negativa. Se una relazione non funziona più, è altrettanto sbagliato trascinarla avanti per forza, magari usando la “scusante figli” solo perché è difficile. Non è mai troppo tardi per ricominciare una nuova vita e vivere felicemente anche una famiglia allargata.
Non bisogna mai perdere la speranza
Tra i 5 consigli elargiti dagli esperti troviamo il terzo step: è necessario agire su tutte quelle cose che possono essere cambiate/migliorate.
Da una parte è vero che in amore non c’è bisogno di sacrificio e che le persone si devono amare per quelle che sono; dall’altra però possiamo limare alcuni comportamenti che sappiamo feriscano il partner. Non dobbiamo diventare persone diverse ma solamente un po’ più malleabili. Se entrambi i partner fanno la loro parte, probabilmente le cose si risolveranno, e anche nel giro di poco tempo.
A questo punto arriviamo al quarto step, ovvero l’enfatizzazione degli aspetti positivi della relazione. Sicuramente c’è qualcosa di speciale che ha unito la coppia, per un breve periodo o per molti anni. A volte si danno le cose per scontate e dunque dovremmo con regolarità esaltare ciò che di bello ci unisce al partner.
Ecco che il quinto passaggio è legato al quarto, perché dopo aver analizzato la situazione in ogni sfumatura è arrivata l’ora di agire. Ovviamente in due. La coppia ha la possibilità di ricominciare, tenendo ciò che c’era di buono ed eliminando il più possibile tutto quello che aveva minato la serenità. Si dovranno ideare strategie insieme, e se accade in armonia significa che un grandissimo passo avanti è già stato fatto.
Naturalmente durante questo percorso i coniugi/partner possono rivolgersi ad uno specialista. In questo modo si possono ottimizzare le risorse e la buona volontà, sfruttando la professionalità e l’esperienza di chi sa gestire questo genere di problemi.