Sinisa Mihajlovic, il messaggio della moglie fa piangere tutti: la foto mai vista

Sei mesi dopo la tragica scomparsa del marito, Arianna Mihajlovic ricorda in questo modo il coniuge scomparso e fa piangere tutti.

Tutti gli appassionati di calcio, ma anche chi aveva semplicemente conosciuto il tecnico serbo per via della malattia che lo aveva colpito, o come padre di Viktorija e Virginia, concorrenti nel 2019 de L’Isola dei Famosi, avevano sperato che quella di Sinisa Mihajlovic potesse essere una storia a lieto fine, una di quelle che sovverte le regole e la normalità e che dà fiducia nella vita e nel progresso della scienza medica.

Il ricordo di Arianna Mihajlovic commuove tutti – ANSA/MASSIMO PICA – Grantennistoscana.it

Purtroppo però è andata diversamente, o forse sarebbe meglio dire che è andata come al solito. La leucemia mieloide che aveva impattato duramente la vita dell’allenatore di calcio è tornata a bussare quando sembrava che tutto fosse finito. Come sempre accade quando si tratta di recidiva, il cancro è tornato più forte della prima volta e non c’è stato nulla da fare per salvargli la vita.

Il sentore che sarebbe potuta finire in questo modo lo avevamo avuto tutti. Se la prima volta Mihajlovic aveva combattuto anche mediaticamente la malattia, la seconda volta si è chiuso nella riservatezza. Il guerriero è stato costretto a lasciare l’incarico sulla panchina del Bologna e per mesi è stato distante da stampa e social network. Un silenzio assordante durante il quale chiunque conoscesse anche solo marginalmente la situazione ha cominciato a pregare per lui.

Ad inizio dicembre la conferma ai timori generali è giunta dalle indiscrezioni riguardanti il suo stato di salute. Sinisa è stato dato per morto prima ancora che accadesse – triste fenomeno che purtroppo in questi anni abbiamo visto più volte verificarsi – e puntuale è arrivata la smentita. Una smentita che è servita a precisare come stessero le cose, ma che poco ha cambiato nella sostanza dei fatti: a distanza di pochi giorni, il 16 dicembre del 2022, Mihajlovic si è spento nel letto in cui era ricoverato.

Un decesso quello del tecnico serbo che è giunto a pochi giorni di distanza da quello di un altro grande ex del calcio nostrano, Gianluca Vialli. L’ex attaccante della Sampdoria e della Juventus è deceduto sempre a causa di un tumore il 3 gennaio di quest’anno. Due storie simili che ci hanno ricordato quanto ancora siamo distanti da una cura efficace contro questo genere di malattie e che anche per questa ragione hanno avuto un impatto emotivo su tutto il Paese.

Arianna Mihajlovic ricorda in questo modo il marito

Chiaramente chi ha sofferto maggiormente per la scomparsa di Sinisa sono stati i figli (sono sei gli eredi dell’ex calciatore) e la moglie Arianna. Negli anni in cui il tecnico ha combattuto contro la terribile malattia, la famiglia si è stretta tutta attorno a lui, cercando di dargli sostegno in maniera riservata e comunicando esclusivamente positività quando sono stati chiamati in causa dalla stampa.

Un atteggiamento ed uno stile di comunicazione adottati per rispetto della persona e della volontà del padre. Cosa che non è cambiata anche in seguito al decesso. Sia le figlie in vista, Viktorija e Virginia, sia la moglie hanno cercato di ricordarlo in modo dolce, senza far trasparire quel dolore che sicuramente hanno provato e stanno provando. Arianna ha scritto, all’indomani dei funerali, delle parole bellissime: “Ovunque tu sia, io so amare fino a lì“.

Arianna Mihajlovic ricordo
Arianna Mihajlovic malinconica ricorda un bel momento insieme al marito – Instagram @ariannamihajlovic – Grantennistoscana.it

Nelle scorse ore la vedova di Mihajlovic ha voluto condividere la propria malinconia riguardo i periodi vissuti insieme al marito. Lo ha fatto pubblicando uno scatto che la ritrae giovanissima, probabilmente una delle prime foto insieme a quello che sarebbe stato l’uomo della sua vita. Accanto a questa bellissima foto, Arianna ha scritto: “Malinconia…Buonanotte”.

Un messaggio indicativo di quello che sta passando e di quanta sia la sofferenza in questo momento della sua vita. Poche parole che bastano a commuovere tutti coloro che la seguono. Tra i commenti si legge chi le scrive: “Quanto amore in una foto”, ma anche chi vuole mostrarle solidarietà e le confessa: “Come ti capisco Arianna 😢❤️mio marito manca da tre settimane e aveva 55 anni ci rimangono dei bei ricordi e i figli”. Ma anche chi evidenzia quanto sia stata forte in questi mesi a far trasparire poco o nulla il dolore che prova: “La tua forza esteriore la vedono in tanti , ma il tuo dolore interiore lo percepiscono in pochi “.

Sinisa Mihajlovic, una carriera da fenomeno

Quella di Sinisa Mihajlovic è stata una carriera da fuoriclasse. Il difensore serbo è cresciuto nelle giovanili del Borovo, ed era considerato uno dei migliori calciatori della sua generazione. A 21 anni la sua carriera ha subito una svolta, acquistato dalla Stella Rossa di Belgrado, ha fatto parte di quella squadra che a sorpresa ha conquistato la Champions League nella stagione 1990/1991 e nella stagione successiva si è consacrato come uno dei terzini più forti al mondo.

Mihajlovic carriera da calciatore
Sinisa Mihajlovic è stato uno dei calciatori più forti della sua generazione – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

In Italia è arrivato nel 1992, quando la Roma decide di puntare su di lui. Nella squadra laziale fatica a confermarsi e dopo due stagioni viene ceduto alla Sampdoria. A Genova ritrova convinzione nei propri mezzi e torna quel giocatore ammirato negli anni della Stella Rossa. La definitiva consacrazione nel nostro campionato arriva quando viene acquistato dalla Lazio, squadra con cui vince uno Scudetto, due Supercoppe Italiane, due Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Coppa Uefa.

Negli anni da calciatore ha vinto anche un premio individuale importante  – calciatore serbo dell’anno  – nel 1999, un riconoscimento che difficilmente viene dato a chi gioca come difensore. Rimarrà probabilmente per sempre nelle statistiche della nostra Serie A visto che ancora oggi è il calciatore ad aver realizzato il maggior numero di gol su punizione (28). Statistica in cui ha superato icone del calcio come Maradona, Zico, Platini, Zidane, Del Piero e Totti.

Gli anni da allenatore

La carriera da calciatore l’ha conclusa con la maglia dell’Inter, squadra con cui ha giocato sicuramente un ruolo meno centrale, ma con cui ha comunque vinto un campionato e due Coppe Italia prima di ritirarsi e cominciare la carriera da allenatore. Una carriera forse meno sfavillante di quella da calciatore ma che era appena all’inizio e che aveva già fatto intravedere le sue qualità come tecnico.

Gli anni da allenatore
Sinisa Mihajlovic ha avuto una buona carriera anche da allenatore – Ansa Foto – Grantennistoscana.it

Le stagioni migliori come allenatore sono state la 2009-2010 in cui ha preso in corsa il Catania e lo ha portato ad un’insperata salvezza, la 2014-2015 in cui ha sfiorato la qualificazione europea con la Sampdoria, la 2016-2017 in cui ha portato il Torino a disputare un campionato al di sopra delle aspettative e la 2018-2019 in cui ha portato il Bologna – ultima squadra che ha allenato – ad una salvezza che sembrava impossibile.

Proprio nel 2019 ha ottenuto un premio individuale che era indicativo della sua crescita come allenatore: è stato premiato come migliore allenatore serbo di quella stagione. Nello stesso anno la Federazione Italiana Gioco Calcio lo ha insignito con il Premio Speciale del settore tecnico della FIGC. Essendo ancora molto giovane, Sinisa avrebbe avuto tempo e modo per crescere ancora e puntare alla panchina di una delle squadre più forti d’Italia e del mondo e magari lottare per i trofei, il destino però ha deciso diversamente.

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