Intervistato dalla prestigiosa emittente CNN, la leggenda maiorchina ha parlato anche del recente caso Clostebol che ha coinvolto Jannik
Pur essendo definitivamente finito ben prima di quando fosse previsto – il patteggiamento tra il campione azzurro e la WADA ha di fatto accorciato di parecchio una sentenza che sarebbe arrivata molto in là nella stagione in corso – la vicenda Clostebol ha scosso l’opinione pubblica per diversi mesi. Continuando ad essere un argomento di conversazione anche a due mesi e mezzo esatti dalla sua effettiva archiviazione, col numero uno del mondo che tra qualche ora potrà dire di aver scontato la sua squalifica.

Dagli attacchi velenosi, ai limiti della querela per diffamazione, di Nick Kyrgios, alla difesa ad oltranza di altri colleghi del circuito ATP come Sascha Zverev – per non parlare dell’indignazione, sul caso in oggetto, della totalità dei vertici dell’Italtennis nonché delle leggende dello sport azzurro con la rilevante eccezione di Federica Pellegrini – praticamente tutti hanno detto la loro sia sulla presunta colpevolezza del nativo di San Candido, sia sulle modalità con le quali si è svolta, nel corso del tempo, l’intera vicenda.
C’è chi ha discusso sulla buona fede del tennista, sul vantaggio nell’aver potuto assumere degli avvocati di grido, e ancora sul presunto trattamento di favore ricevuto dalle istituzioni – in primis dall’ITIA, che in ‘primo grado’ lo ha di fatto assolto completamente comminando solo una multa e togliendo i punti conquistati nel torneo in cui Jannik era stato ‘pizzicato’ dai controlli antidoping -: insomma, non c’è certo (stata) uniformità di giudizio nella valutazione di una situazione comunque davvero complessa.
Nadal sul caso Clostebol: lo spagnolo dalla parte di Jannik
Al dibattito ha partecipato ovviamente anche Rafa Nadal, vera e propria icona del gioco e già oggetto della più degna ammirazione da parte del giocatore altoatesino, che ha avuto l’onore di affrontarlo per tre volte all’inizio della sua carriera nel circuito.

Senza troppi giri di parole, ribadendo invero concetti già espressi nel corso degli ultimi mesi, il mancino di Manacor ha difeso a spada tratta Jannik, credendo al 100% alla sua versione dei fatti e rispedendo al mittente le teorie sui favoritismi che il campione avrebbe ricevuto dai vertici mondiali del tennis.
“Dal mio punto di vista, non credo davvero che Jannik, essendo il numero uno al mondo, abbia ricevuto un trattamento diverso rispetto ad un’altra persona. Questa è la mia opinione in base a quello che ho compreso della questione. Ho molta fiducia nel processo, sono 20 anni che mi sottopongo a tutti i test, so come le cose siano rigorose in ogni singolo movimento“, ha esordito Nadal ai microfoni della ‘CNN‘.
“Credo al 100% che Jannik Sinner sia innocente. Non penso affatto che volesse fare qualcosa di illecito, quindi gli credo completamente“, ha poi concluso il 14 volte campione sulla terra del Roland Garros.