Sospensione Sinner, altro clamoroso annuncio: tifosi furiosi

Nuovo capitolo dell’infinita vicenda doping che ha colpito il campione altoatesino: stavolta il grande accusatore è diventato garantista…

Mancano ormai poco più di 48 ore alla fine definitiva dell’infinito caso Clostebol che, suo malgrado, ha costretto Jannik Sinner ad una squalifica di tre mesi dal circuito ATP, oltre che a trascorrere mesi e mesi senza sapere che tipo di sanzione gli sarebbe stata effettivamente comminata.

Jannik Sinner in conferenza stampa
Sospensione Sinner, altro clamoroso annuncio: tifosi furiosi (Ansa Foto) – Grantennistoscana.it

Infatti, al di là della sentenza in assoluto mite – e perché concordata coi legali del tennista, e perché inferiore a quanto richiesto in secondo grado dalla WADA – bisogna ricordare che la versione del campione (la nota assunzione del tutto involontaria e inconsapevole, della sostanza proibita, rilevata oltretutto in quantità inferiori al miliardesimo di grammo) era stata già accertata come corrispondente al vero dall’ITIA, l’International Tennis of Intergrity Agency che si era limitata, nello scorso agosto, a multare il giocatore e a togliergli i punti conquistati nel torneo di Indian Wells 2024, sede del prelievo incriminato.

Forse non servirebbe nemmeno ricordare, in questa sede, a che tipo di attacchi, diretti anche contro l’uomo, non solo contro l’atleta, è stato sottoposto Jannik in particolar modo da Nick Kyrgios, il tennista australiano ormai più noto per i suoi post al vetriolo contro l’azzurro ed Iga Swiatek che per le inesistenti imprese sportive sul campo.

Ebbene lo stesso nativo di Canberra, da sempre giustizialista nei vari casi di doping – che, a conti fatti, nemmeno sono stati tali, per lo meno nelle fattispecie di Sinner e della campionessa polacca – si è riscoperto improvvisamente garantista.

Kyrgios difende l’amico Purcell: “Sospensione ridicola”

Il finalista di Wimbledon 2022 ha infatti difeso a spada tratta il collega connazionale Max Purcell dopo la squalifica di ben 18 mesi stabilita da quella stessa ITIA per la quale Sinner era risultato semplicemente ‘non colpevole’. I casi, del resto, sono talmente differenti che per onestà intellettuale Kyrgios avrebbe dovuto scagliarsi con violenza contro l’australiano. Invece lo ha difeso, perdendo completamente – se mai non lo avesse fatto prima – la benché minima credibilità.

Nick Kyrgios in campo a Melbourne
Kyrgios difende l’amico Purcell: “Sospensione ridicola” (Ansa Foto) – Grantennistoscana.it

Giova ricordare che Purcell ha accettato la pena comminata per essersi sottoposto, presso una clinica di Bali, ad una trasfusione di vitamine superiore alla quantità consentita: ha ampiamente superato il limite del Tennis Anti-Doping Programme fissato a 100 millilitri ogni dodici ore, iniettandosi in due occasioni dosi di 500 millilitri.

Successivamente il classe ’98 nativo di Sidney ha scelto di collaborare per far sì che la sospensione non arrivasse a 24 mesi, ma c’è un altro particolare che ha aggravato la posizione di Purcell. Come si evince dalla chat con un amico (la cui identità non è stata diffusa dalle indagini), l’australiano avrebbe chiesto alla clinica indonesiana di non conservare le ricevute delle sue iniezioni, preoccupandosi di come giustificare quelle trasfusioni e verificando solo dopo se tutto fosse stato compiuto nel rispetto delle norme antidoping vigenti.

In tutto ciò Kyrgios ha pensato bene di commentare, su X, in questo modo: “Onestamente, ma quanto è ridicola la sospensione di Purcell? Vitamine? Possiamo davvero giustificarla? Oppure possiamo semplicemente ammettere che l’intero sistema è fallito?“, ha scritto il ‘nemico’ di Sinner. Ogni altra considerazione appare superflua…

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