Il campione spagnolo, uscito malconcio dalla finale di Barcellona persa contro Rune, si è confessato ai microfoni di ‘Marca’: parole choc
Nemmeno il tempo di celebrare il suo ritorno ad uno stato di forma che, quando ottimale, davvero non lascia scampo a qualsivoglia avversario, che subito si deve registrare una nuova sconfitta. Dolorosa per almeno tre motivi.

Innanzitutto vincere nel torneo ospitato dalla città catalana avrebbe consentito al fuoriclasse iberico di mettere a segno una doppietta che manca da tanto, troppo tempo. Reduce dal trionfo di Monte Carlo, dove nell’ultimo atto ha battuto un Lorenzo Musetti che ha concluso il match per onor di firma dopo il problema fisico accusato, l’iberico ha rivissuto la stessa situazione del suo avversario nel Principato ma a parti invertite.
Il problema alla coscia lamentato dal nativo di El Palmar nel corso della sfida contro Holger Rune a Barcellona ha fatto scattare l’allarme per quello che riguarda la sua possibile assenza nel Masters 1000 di Madrid che sta già completando il tabellone delle qualificazioni. Infine, ultimo ma non per importanza, la mancata vittoria sulla terra catalana ha consentito a Sascha Zverev di riprendersi la seconda piazza nel ranking, quella persa proprio una settimana prima a favore di Alcaraz dopo Monte Carlo.
Nelle ultime settimane di passione per il bicampione in carica di Wimbledon c’è però stato spazio anche per un’ammissione che ha lasciato di sasso i fans: le parole del talento non sono passate inascoltate.
Alcaraz choc: “Ho pensato di fermarmi”
Dopo la negativa avventura nel ‘Double Sunshine‘ americano sul cemento (sconfitta in semifinale ad Indian Wells, eliminazione al primo turno a Miami), si era parlato giustamente di crisi per il designato rivale di Jannik Sinner nella lotta alla supremazia presente e futura nel circuito.

È stato lo stesso Alcaraz, nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Marca‘, a spiegare non solo cosa sia successo negli States, ma anche cosa abbia pensato subito dopo la doppia delusione provata.
“Ad Indian Wells mi sentivo bene, ma la sconfitta con Draper mi ha fatto male. Poi è arrivato Miami e quella con Goffin è stata la goccia. Lì ho toccato il fondo“, ha ammesso Carlitos.
“Dopo ogni partita qualcuno mi ricordava che, con Sinner fermo, potevo diventare numero uno. È normale, ma ti entra nella testa anche se provi a ignorarla. Ora ho capito cosa conta davvero: giocare bene, divertirmi. Il ranking adesso non è la mia priorità“, ha poi proseguito.
“Ti vengono in mente mille idee: fermarti una settimana, un mese, prendere ferie, continuare ad allenarti… Alla fine mi sono preso qualche giorno per riflettere. Mi è servito tanto. Ero in vacanza in Messico ma volevo allenarmi. Chiedevo al team di mandarmi esercizi. Gli ultimi giorni dicevo ai miei: ‘Voglio tornare a casa’. Avevo bisogno di ricominciare“, ha concluso lo spagnolo.