Per la cura del tumore al seno, arrivano elementi nuovi rispetto al passato: l’annuncio che cambia tutto
E’ un tema sempre molto sentito, a livello medico, quello del tumore al seno, una delle patologie più preoccupanti e da combattere a cui possono andare incontro le donne. La tutela della salute deve passare attraverso costante monitoraggio, prevenzione, informazione alle pazienti, ma anche attraverso cure sempre più efficaci che possano debellare la malattia una volta che questa è insorta.

Negli ultimi anni, per fortuna, si sono avuti sviluppi della medicina sempre più importanti per ottenere migliori risultati di contrasto al fenomeno. In tal senso, si registra una evoluzione costante, nel trattarlo, aumentando le possibilità di sconfiggerlo e di ritornare a una vita normale.
Le ultime novità sono piuttosto significative anche per quanto riguarda coloro che non dovessero riuscire a debellare il tumore al seno nella prima fase delle cure. Arriva infatti una nuova terapia, che può contribuire a salvare molte vite.
Tumore al seno in stadio avanzato, nuovo farmaco ormonale: la rivelazione degli esperti
Nel caso in cui il tumore al seno si rivelasse in stadio avanzato e il primo ciclo di trattamenti non andasse a buon fine, è stato sviluppato un nuovo farmaco per contrastare le metastasi.

Si tratta, come viene spiegato dagli esperti, dell’Elacestrant, un farmaco orale anti-ormonale. Nello specifico, questo tipo di cura va a combattere la mutazione del gene ESR1, prolungando il tempo in cui il tumore possa rimanere sotto controllo e dunque ritardando il più possibile il ricorso alla chemioterapia, che come sappiamo è la fase più temuta, con i relativi effetti collaterali che possono pesare molto.
Il cambio di trattamento si rende necessario nel momento in cui, dopo la prima fase di cure, si avvertano delle resistenze da parte dell’organismo, che non rendano più efficaci le terapie. L’Elacestrant può ridurre il rischio di morte, ma anche migliorare la qualità della vita a seguito del tumore stesso. Avviene, grazie ad esso, un blocco della mutazione del gene ESR1, dunque bloccando la progressione delle metastasi. Una notizia davvero molto importante, che da’ una nuova possibilità di cure per le pazienti e dunque può avere effetti positivi anche dal punto di vista psicologico. Le nuove innovazioni aiutano sempre di più a difendere la nostra salute.





