Vite al limite, il più grande successo di Nowzaradan: tutti commossi per il finale

Forse non tutti sanno che uno dei più grandi successi di Vite al limite e del Dottor Nowzaradan ha commosso tutti per la sua tenacia e forza.

Sono stati davvero tanti i protagonisti che sono passati dalla clinica di Houston del Dottor Nowzaradan per dare una svolta alla loro vita. Se volessimo trovare una metafora che calza al pennello con la situazione clinica dei beniamini di Vite al Limite, potremmo dire senza ombra di dubbio come il programma sia per molti di loro davvero l’ultima spiaggia. In altre parole, chi richiede l’aiuto di un reality così faticoso e doloroso come questo sa bene di avere i giorni contati e di non poter perdere ulteriore tempo.

Vite al Limite
Per tutti i protagonisti di Vite al Limite non è semplice perdere così tanto peso rivalutando il proprio rapporto col cibo – (Foto Instagram @younannowzaradan ) – Grantennistoscana.it

Insomma, per i partecipanti al programma Vite al Limite rappresenta una scommessa. E come tutte le scommesse può finire bene o male. Tutti, infatti, all’inizio sono mossi dalle più nobili delle intenzioni, certi che riusciranno finalmente a perdere tutti quei chili che li stannno imprigionando. Purtroppo però non è mai così semplice. Trattandosi, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi di obesità a livelli patologici, perdere peso è una sfida che ha a che fare più con la mente che non col fisico.

Così come l’alcol e il fumo, infatti, anche il cibo – specialmente quello ricco di zuccheri – può creare dipendenza rendendo difficile tenere a bada le esigenze del nostro corpo. Ma non solo. In quasi tutti le storie di Vite al Limite, il cibo sopperisce a una mancanza emotiva difficile da colmare. Ed è così che hamburger, pizze e patatine diventano causa ed effetto insieme. Malgrado però tutte le difficoltà legate a un percorso simile che dura ben un anno, tantissimi partecipanti ce l’hanno fatta e oggi sono delle persone nuove e che sono state in grado di prendere in mano la loro vita. Un po’ come Aaron Washer.

La storia di Aaron Washer, una delle più grandi soddisfazioni di Vite al Limite

Aaron Washer è stato sicuramente uno dei protagonisti della settima edizione del programma, costellata anche da una morte improvvisa. Mentre Aaaron era in cura, infatti, un’altra partecipante di Vite al Limite, Kelly Mason, è morta per insufficienza cardiaca congestizia. Quando si è rivolta al Dottor Nowzaradan, la giovane aveva già altri problemi di salute che si sono solo cronicizzati nel corso del tempo. Questa tragica notizia però non ha impedito ad Aaron di continuare fiducioso il proprio percorso. Sapeva che non avrebbe avuto altre possibilità e di certo non voleva sprecare questa.

Come sta Aaron Washer
Aaron dipendeva in tutto e per tutto dal padre Eugene, anche lui malato – (Fonte YouTube: @TLC) – Grantennistoscana.it

Quando il ragazzo ha deciso di partecipare a Vite al Limite, infatti, pesava ben 325 chili. Stiamo parlando di un peso limite nonché estremamente invalidante. Il corpo di Aaron era al collasso, ma tutto era possibile. Fortunatamente non aveva ancora tutta una serie di problemi di salute che molti altri partecipanti avevano, a cominciare proprio da Kelly Mason. Tuttavia, Aaron soffriva costantemente e si vergognava del fatto che Eugene, il padre malato di 76 anni, fosse costretto a prendersi cura di lui, anziché il contrario.

Ma anche volendolo con tutte le proprie forze, per il giovane era pressoché impossibile fare qualsiasi cosa. Tant’è che aveva sempre bisogno di aiuto anche per alzarsi o lavarsi, una condizione questa al limite dell’umano. “Temo che ad un certo punto sarà troppo per mio padre“, aveva confessato Aaron durante il suo percorso. “Ma ciò non mi impedisce di mandarlo a fare la spesa perché questo è l’unico modo per ottenere quello che desidero“.

Che fine ha fatto e come sta Aaron Washer oggi?

In altre parole, Aaron sapeva di essere in trappola. L’unica cosa che poteva fare quindi per aiutare suo padre era perdere peso. E così, grazie al supporto del padre e seguendo alla regola il rigido piano alimentare imposto dalla clinica, il ragazzo è stato uno dei pazienti di maggior successo della settima stagione del programma. In un solo anno, infatti, ha perso ben 136 chili lasciando di stucco perfino il Dottor Nowzaradan.

Come sta Aaron Washer
Aaron oggi sta bene e ha anche trovato l’amore! – (Foto Facebook @aaronwasher) – Grantennistoscana.it

Ma come sta oggi? Anche dopo la fine del programma Aaron ha continuato a mangiare bene e a fare attività fisica perdendo così ulteriori chili. “Mi sento davvero incoraggiato e fiducioso in questo momento“, aveva raccontato ancora. “Ero un bambino l’ultima volta che pesavo meno di 200 kg. E non vedo l’ora di continuare a fare ulteriori progressi e di vedere tutte le cose che sarò in grado di fare una volta raggiunto il mio peso forma“.

Purtroppo però la gioia per un traguardo simile è durata poco. Poco dopo la fine del reality, infatti, suo padre venne ricoverato in ospedale a causa di un’infezione al piede e morì il 12 maggio 2019, due settimane dopo il suo ricovero. Tuttavia, nonostante il grave lutto che l’ha colpito e che l’avrebbe potuto far ripiombare in un loop di cibo e calorie senza controllo, Aaron non è si è abbattuto e nel 2020 si è anche sposato con una ragazza di nome Ashlee! Ancora oggi continua a essere motivo di orgoglio per Vite al Limite.

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