Il campione spagnolo, tornato alla vittoria in quel di Monte Carlo, ha parlato a cuore aperto delle difficoltà vissute in America nel ‘Double Sunshine’
Il circuito ATP, che negli ultimi mesi ha celebrato i clamorosi progressi degli astri nascenti che rispondono al nome di Joao Fonseca e Jakub Mensik, ha fatto registrare anche delle inaspettate, per quanto in alcuni casi temporanee, involuzioni di tennisti chiamati, in un determinato momento, a dimostrare di valere le posizioni più prestigiose del ranking.
È stato così che, in contumacia Jannik Sinner – il campione altoatesino, come noto, tornerà alle competizioni solo dal prossimo 5 maggio – Sascha Zverev e Carlos Alcaraz avevano la concreta possibilità di avvicinare sensibilmente, o addirittura di superare in classifica, il fuoriclasse azzurro prima del suo rientro nel circuito.
Il tedesco, entrato letteralmente in crisi dopo l’ottimo Australian Open disputato, ha fallito tutti gli appuntamenti a cui ha preso parte, finendo addirittura al terzo posto nel ranking per via del sorpasso effettuato dallo spagnolo in seguito alla recentissima vittoria nel Rolex Masters Monte Carlo.
Già, potrebbe ingannare, per chi non segue da vicino il percorso del talento di Murcia, l’affermazione nel Principato del bicampione in carica di Wimbledon. Prima del trionfo sui campi del Country Club infatti, lo spagnolo si era reso protagonista di deludenti performancès nei tornei americani sul cemento. ‘Colpa’ di un’eccessiva pressione che i media gli avevano involontariamente appiccicato data l’aritmetica possibilità, svanita dopo Miami, di scalzare Sinner dal trono mondiale.
Alcaraz, arriva l’ammissione choc: tifosi preoccupati
“Ti vengono in mente un sacco di pensieri: fermati, fermati per una settimana, salta un torneo, fermati per diversi mesi, continua ad allenarti, prenditi una vacanza e poi allenati per quello che verrà…“, queste sono solo alcune delle spiegazioni che l’iberico ha dato per descrivere come si sia sentito dopo la cocente eliminazione, patita per mano del belga David Goffin, al primo turno in Florida.
“Ad Indian Wells pensavo di giocare bene e fuori dal campo ero abbastanza calmo. La sconfitta contro Draper mi ha fatto molto male. Poi sono arrivato a Miami e quella sconfitta contro Goffin è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Dovevamo fermarci, sederci e vedere cosa stava succedendo. Quel momento mi è stato di grande aiuto. È dai momenti brutti che impariamo di più. Ho imparato soprattutto a concentrarmi su ciò che è importante”, ha detto Alcaraz prima di volare a Monte Carlo.
“Ci sono molte cose a cui diamo importanza e forse in realtà non ne hanno nessuna. Ho capito cosa è veramente importante per me nel tennis e continuerò su questa strada. A Miami ho toccato il fondo. È stato difficile per me entrare in conferenza stampa, non sapevo nemmeno cosa avrei detto“, ha infine ammesso il classe 2003 in un’intervista esclusiva al quotidiano ‘Marca‘.
