Attenzione alle riparazione del computer: “Ti rubano credenziali e soldi”, ci cascano in molti

Fate attenzione a chi vi chiama per “aiutarvi” con la riparazione del vostro computer: la nuova truffa online sta mietendo vittime.

Riuscire a difendersi da tutte le possibili truffe che ci sono al giorno d’oggi è davvero complicato. I malintenzionati, infatti, cambiano sempre amo per le loro campagne di phishing e non sempre è immediato comprendere quando si tratta di una truffa o quando è arrivato un messaggio a cui bisogna prestare attenzione. In linea di massima, basta non accedere mai ai link che troviamo all’interno degli sms, delle chat e delle mail.

Truffa riparazione pc
Fate attenzione ai tentativi di truffa – Grantennistoscana.it

Se la regola aurea per difendersi dalle campagne di phishing ci permette di non cadere in nessun tranello (qualora abbiate il dubbio contattate l’assistenza telefonicamente o tramite i contatti ufficiali), purtroppo il phishing non è l’unico pericolo per i nostri conti in banca e i nostri dati privati. Ci sono infatti tentativi di truffa telefonica tramite messaggi registrati che sfruttano nomi conosciuti (ad esempio Amazon) e poi quelli più tradizionali che prevedono la chiamata di un finto operatore bancario.

Queste ultime sono quelle più complesse da comprendere perché la chiamata sembra giungere proprio dalla nostra banca e i truffatori sanno essere convincenti nel fingere che ci sia stato un problema al nostro conto in banca. Sappiate che non vi verrà mai richiesto di risolvere un problema telefonicamente e che di certo la vostra banca non avrà bisogno delle vostre credenziali per risolverlo. I vostri dati infatti fanno già parte del loro database da quando avete aperto il conto.

La truffa della riparazione computer: se avete Apple fate attenzione

L’ultima trovata dei truffatori è quella di fingersi un operatore Apple e far credere alla vittima che si è creato un problema con l’account che necessita di un bonifico. Anche in questo caso è bene precisare che la Apple non vi chiamerà mai per risolvere un problema che si è verificato al vostro account, al massimo sarete voi ad accorgervi del problema e chiamare l’assistenza per cercare di risolverlo.

Truffa riparazione pc
Per non cadere nei tranelli evitare di condividere dati personali e di fare bonifici – Grantennistoscana.it

Chiarito questo, scopriamo cosa è successo ad una donna australiana. L’anziana aveva da poco ricevuto un mac per poter parlare con i figli anche a distanza, ma questi avevano opportunamente evitato di crearle un account di internet banking al fine di scongiurare il pericolo di truffe online. Erano sicuri che questo sarebbe bastato, ma non è stato così, visto che i truffatori sono riusciti a rubare alla donna 100mila dollari australiani, l’equivalente di 90mila euro.

Parlandole di un problema registrato al suo account, i truffatori hanno convinto la donna che Apple volesse risarcirla con del denaro. A quel punto le hanno chiesto le credenziali dell’account della banca, ma la donna ha risposto che non le aveva. I truffatori hanno finto di aiutare la donna a configurare un account di internet banking e in questo modo le hanno installato su pc un software spia.

Per attivare l’account online c’era bisogno dell’approvazione della banca, dunque hanno convinto la donna che per sbloccarlo e per poter ricevere il rimborso avrebbe dovuto effettuare un bonifico di 50mila dollari. Non contenti, dopo aver ricevuto il bonifico, i truffatori hanno chiesto alla vittima un secondo bonifico perché la transazione – a loro dire – era stata bloccata. La donna ingenuamente ha effettuato un secondo bonifico e consegnato nelle loro mani 100mila dollari.

A quel punto i figli si sono resi conto di cosa stava accadendo e hanno cercato di bloccare le transazioni informando la banca di quanto accaduto. Il denaro è ormai perso e i figli della donna si chiedono come mai nella filiale della banca non si siano accorti di nulla o non abbiano cercato di fermare la madre: “Siamo rimati sconvolti. La mamma è cliente della banca da 60 anni, come hanno potuto lasciare che accadesse?”.

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