Se avete uno scaldabagno elettrico in casa, ridurne i costi non è semplice: ecco alcuni trucchetti per risparmiare sulla bolletta.
Lo scaldabagno elettrico è uno degli elettrodomestici più comuni nelle case degli italiani e forse quello che consuma più di tutti, aumentando vertiginosamente il costo delle bollette. Ne esistono di diversi modelli ma si dividono in due categorie specifiche: quelli diretti e ad accumulo (con una piccola cisterna per l’acqua).
Indipendentemente dalla tipologia e dal modello, uno scaldabagno consuma centinaia di kilowattora all’anno, imponendosi come una grossa fetta nel totale della bolletta della luce. ‘Dday.it’ ha effettuato un esperimento per quantificare con precisione il consumo di uno scaldabagno in una famiglia media.
I dati sono stati raccolti in un appartamento condominiale, dove il riscaldamento è centralizzato e non è presente la caldaia. L’elettrodomestico è stato usato da due persone con un utilizzo medio durante la giornata: piatti lavati a mano tre volte al giorno, una doccia l’uno al giorno, pulizie e lavaggio mani. Insomma, un uso quotidiano dell’acqua calda.
Sono stati misurati i consumi di uno scaldabagno modello Perroli Calypso da 80 litri e potenza di 1,4 kW, tramite una presa intelligente (serve appunto a monitorare i consumi ed è acquistabile nei negozi di ferramenta o comodamente online). Per quattro giorni, la presa ha accumulato il totale dei consumi dello scaldabagno, che ammontano 38,12 kWh, ovvero una media di 9,53 kWh al giorno.
Per capire a quanto ammonta la spesa giornaliera dello scaldabagno, è necessario fare riferimento al costo attuale dell’energia elettrica. In questo caso teniamo in considerazione il prezzo fisso dell’energia applicato sul mercato tutelato da Arera, ovvero 0,60 euro al kilowattora.
Con questo prezzo come riferimento, basta fare un semplice calcolo: lo scaldabagno elettrico ha consumato 9,53 kW al giorno, che in euro si traducono in 5,71 euro al giorno. Questi moltiplicati per la media di 30 giorni, ammontano ad una spesa di circa 171 euro. Una bella cifra, che probabilmente costituisce una grande fetta della bolletta elettrica. Se consideriamo poi una bolletta bimestrale, ci ritroveremo un esorbitante 342 euro in bolletta.
Nel caso in cui non sia possibile installare una caldaia a gas, la situazione non è delle migliori e diventa difficile trovare una soluzione efficace per abbattere i costi dei consumi. Sicuramente in questo caso è necessario applicare tutti i trucchi del caso per consumare di meno.
Il primo consiglio è quello di preferire uno scaldabagno dalla classe energetica molto alta, così da ridurre il consumo. Poi evitare le docce lunghissime e chiudere l’acqua nei momenti in cui non è strettamente necessaria (quando ci si insapona, per esempio). Meglio evitare i ‘tempi morti’ anche mentre ci laviamo le mani, il viso, o quando puliamo le stoviglie.
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