Bruce Willis, che cos’è la demenza frontotemporale che lo ha costretto a ritirarsi dalle scene

La famiglia di Bruce Willis ha dato un terribile annuncio via social: il noto attore statunitense soffre di demenza frontotemporale. I fan disperati. 

Nella primavera dello scorso anno gli era stata diagnosticata l’afasia: una notizia drammatica per chi ha fatto della recitazione il proprio mestiere. Ora la famiglia di Bruce Willis ha fatto sapere che l’amatissimo attore, produttore cinematografico e musicista statunitense soffre di demenza frontotemporale. Non c’è pace per l’artista che, dopo essersi affermato nel telefilm Moonlighting (1985-1989), ha raggiunto piena notorietà interpretando John McClane nella serie cinematografica Die Hard.

Bruce Willis demenza frontotemporale cos'è
Bruce Willis (Grantennistoscana.it)

Era il 30 marzo 2022 quando i familiari di Bruce Willis hanno annunciato il suo ritiro dalle scene dopo la diagnosi di afasia. Una patologia a causa della quale l’attore aveva scelto di apparire nel maggior numero possibile di film (anche se di scarsa notorietà) prima di perdere del tuttpo la capacità di parlare. Al momento del suo addio alla recitazione, Willis aveva completato otto film con uscita prevista tra il 2022 e il 2023. Lo scorso 16 febbraio, poi, sempre la sua famiglia ha reso noto che le condizioni di salute dell’attore hanno subito un progressivo peggioramento. I medici gli hanno diagnosticato una forma di demenza per la quale purtroppo non esiste cura.

La malattia che ha stravolto la vita e la carriera di Bruce Willis

La demenza frontotemporale è una forma di demenza che si manifesta a seguito di una degenerazione delle cellule nervose (o neuroni), situate nei lobi frontali e temporali del cervello. E comporta la riduzione progressiva e quasi sempre irreversibile delle facoltà intellettive (o cognitive) di una persona. Tale deterioramento ha numerose conseguenze. In sostanza, interferisce con lo svolgimento delle più semplici attività quotidiane, con le relazioni interpersonali, le capacità di pensiero e memoria. Ma anche con l’uso di un linguaggio chiaro e appropriato, l’equilibrio, i muscoli motori, il comportamento, la personalità e l’emotività.

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Bruce Willis (Grantennistoscana.it)

“La demenza frontotemporale è una malattia crudele di cui molti di noi non hanno mai sentito parlare e che può colpire chiunque” scrive la famiglia di Bruce Willis in una nota diramata via social nella quale esprime sollievo solo per il fatto che almeno “ora abbiamo una diagnosi chiara”. “Per le persone sotto i 60 anni, è la forma più comune di demenza e poiché ottenere la diagnosi può richiedere anni, è probabilmente molto più diffusa di quanto sappiamo. Oggi non ci sono cure per la malattia, una realtà che speriamo possa cambiare negli anni a venire”. E “con l’avanzare delle condizioni di Bruce, speriamo che l’attenzione dei media possa essere focalizzata sul far luce su questa malattia che necessita di molta più consapevolezza e ricerca“.

Certo è che nessuno si sarebbe mai aspettato un destino del genere per un attore così brillante e talentuoso. “Bruce ha sempre trovato gioia nella vita e ha aiutato tutti quelli che conosce a fare lo stesso – sottolineano ancora i suoi familiari -. Siamo stati così commossi dall’amore che avete condiviso per il nostro caro marito, padre e amico in questo momento difficile. La vostra compassione, comprensione e rispetto ci aiuteranno nel permettere a Bruce a vivere una vita il più piena possibile”.

Come detto, purtroppo non esiste una cura per la demenza frontotemporale. L’unico trattamento è quello sintomatico (farmaci utilizzati per Alzheimer, per alcuni sintomi della malattia di Parkinson e per la SLA, antipsicotici, antidepressivi, psicoterapia, riabilitazione) e di sostegno (fisioterapia, caregiving, idratazione e nutrizione artificiale, respirazione assistita). La speranza dei suoi tanti fan e ammiratori è che almeno possa continuare, in qualche modo, a sentire tutta la loro vicinanza e il loro affetto.

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