Novak Djokovic ancora al centro della scena e questa volta è coinvolto anche il nostro Jannik Sinner: il campione serbo è un punto di riferimento per tutti
Manca ormai pochissimo al ritorno in campo di Sinner e il pubblico di Roma non vede l’ora di poter fare il tifo per lui. Come accaduto in passato con i Fab3, ora lui e Alcaraz rappresentano il gotha del tennis mondiale. Purtroppo lo spagnolo non è al massimo della condizione.
Ormai ci siamo, pochissime ore e poi Sinner farà il suo grande ritorno nel circuito ATP. La settimana prossima sarà impegnato nel Masters 1000 di Roma, davanti al proprio pubblico, per provare ad ottenere una vittoria che ancora manca nel suo palmares. Per il 23enne di San Candido non è stato facile gestire questi 3 mesi lontano dai campi, ma ora il peggio sembra essere alle spalle. Nel frattempo né Alcaraz né Zverev sono riusciti a scalzarlo dalla vetta del ranking ATP e arriverà al Roland Garros ancora da numero uno.
Chi proverà ad essere competitivo a Parigi è Novak Djokovic, uscito malconcio da questo inizio di stagione. Per il serbo ci sono stati due acuti a Melbourne e Miami, con una semifinale e una finale raggiunte, pur senza ottenere titoli. Sulla terra rossa di Monte-Carlo e Madrid le cose sono andate male, perdendo da Tabilo e Arnaldi nei turni iniziali. Vedremo se a Roma ci sarà magari l’occasione di un incrocio proprio con Sinner.
Jannik Sinner ha espresso il suo parere su Fab3: cosa pensa di Djokovic, Nadal e Federer
In una recente intervista al TG1, il nostro Jannik ha parlato anche del suo rapporto con i Fab3 del tennis, ovvero Djokovic, Nadal e Federer. In carriera Sinner ha affrontato tre volte lo spagnolo sulla terra e ha sempre perso (Roland Garros 2020-2021 e Roma 2021), mentre con Djokovic il confronto è in parità (4-4). L’altoatesino non ha mai avuto invece l’occasione di confrontarsi con Roger Federer, che si è ritirato prima di poterlo sfidare.
Sinner ha dichiarato: “Federer non l’ho visto spesso. Rafa mi piace molto perché è un combattente, se guardiamo i numeri il migliore è Djokovic”. Un bell’attestato di stima per il serbo, che come lui ha avuto Riccardo Piatti come maestro ad inizio carriera. D’altronde i due sono stati spesso accostati per stile di gioco e caratteristiche fisiche. I tifosi italiani sperano che la carriera dell’azzurro possa essere simile a quella del fenomeno di Belgrado.
