Domicilio e residenza, sono cominciati i controlli: attenti alla stangata fiscale che può colpirvi

Massima attenzione se la vostra residenza non coincide con il vostro domicilio. Sono iniziati i controlli e rischiate grosso.

Sono iniziati i controlli per verificare l’effettiva coincidenza tra residenza e domicilio e scovare eventuali residenze fittizie. Milioni di italiani a rischio. Analizziamo la situazione nel dettaglio.

Residenza e domicilio, controlli
Sono iniziati i controlli di verifica sulla residenza/ Grantennistoscana.it

Secondo le vigenti leggi, in Italia il domicilio corrisponde al luogo in cui si vive abitualmente. Non sempre domicilio e residenza coincidono ma, in nessun caso, si può avere residenza in appartamenti nei quali si vive soltanto per alcuni periodi dell’anno o in modo non continuativo. In particolare alla residenza sono collegate determinate agevolazioni fiscali legate ad un determinato Paese o, addirittura, ad un determinato Comune. Chi è residente in Svizzera, ad esempio, non è tenuto al pagamento delle imposte in Italia pur vivendoci.  Ma senza andare così lontano anche avere ufficialmente la residenza in certi Comuni può portare ad avere certi vantaggi.

La residenza deve essere comunicata all’ufficio anagrafe del Comune e va verificata dalla Polizia Locale. La Corte di Cassazione ha stabilito che i Comuni hanno la possibilità di effettuare controlli anche a sorpresa. Infatti, essendo la residenza legata a determinati benefici fiscali, il fenomeno delle residenze fittizie ha preso piede negli ultimi anni. Per questo motivo la Cassazione ha autorizzato i municipi a fare controlli a sorpresa e in qualsiasi momento dell’anno.

Residenza fittizia: ecco cosa si rischia

I controlli da parte dei Comuni sono già iniziati e sono partiti a tappeto proprio per scovare i “furbetti”. È diritto di un cittadino indicare gli orari in cui non è presente in casa e in tali orari il Comune non potrà effettuare le verifiche.

Residenza fittizia, rischi
Chi ha una residenza fittizia rischia grosso/ Grantennistoscana.it

Oltre a chi crea residenze fittizie, per godere di certe agevolazioni fiscali, non sono rari i casi di persone che indicano di avere residenza in immobili di lusso per non doverci pagare l’IMU, trattandosi di prima casa. In realtà magari non ci abitano affatto nella casa di lusso o, addirittura, la affittano ad altri per assicurarsi una rendita. In questo caso si commette un illecito ai danni del Comune. La Cassazione ha, inoltre, stabilito recentemente che se due coniugi hanno residenze separate e si tratta di residenze effettive e verificate, spetta la doppia esenzione dell’IMU sulla prima casa. Sia la moglie sia il marito potranno godere dell’esenzione sulla casa ove risulti effettiva la residenza abituale di ciascuno dei due.

Se una persona, dopo ripetuti controlli, non viene trovata nella casa in cui ha dichiarato di avere residenza, l’ufficiale di Stato civile potrà procedere alla cancellazione dall’anagrafe. Questo comporta la perdita di tutta una serie di diritti e benefici. Infatti anche per poter fruire di certe agevolazioni previste dal Governo o dai Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà, è necessario risultare iscritti negli elenchi dell’anagrafe.

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