Non bere mai una bottiglia d’acqua scaduta, è molto pericoloso: ecco cosa potrebbe accaderti

Non tutti lo sanno o ne sono consapevoli ma anche l’acqua in bottiglie che consumiamo ha una data di scadenza. Cosa significa e, soprattutto, cosa succede qualora dovessimo berla oltre quella data? Le possibili conseguenze vanno tenute in considerazione

Consumare acqua in bottiglia è, per molti, un gesto quotidiano anche se negli ultimi anni il percorso verso la riduzione dell’utilizzo della plastica e l’introduzione in diversi paesi delle ‘casette dell’acqua’ ha portato un numero crescente di persone a rivedere le proprie abitudini. Non tutti però lo sanno oppure semplicemente non prestano attenzione al fatto che anche l’acqua venduta nelle bottiglie di plastica presenta una data di scadenza oltre la quale è bene evitare di andare, bevendola.

Bottiglie in plastica: cosa succede dopo la data di scadenza
Bere da una bottiglia dopo la data di scadenza: conseguenze (Grantennistoscana.it)

Spieghiamoci meglio: a tanti sarà capitato di dimenticarsi una bottiglietta in auto, magari in piena estate, e poi di ritrovarla ancora lì diversi mesi dopo quando anche la data di scadenza è stata superata. E, magari, proprio in quel momento, avere molta sete e nessun altra fonte idrica nelle vicinanze. Ebbene prestate molta attenzione a quello che fate: vi spieghiamo cosa accade quando si beve da un contenitore di questo tipo e quali sono i potenziali rischi per la salute.

Bere da una bottiglia d’acqua scaduta: ecco quali sono le conseguenze

La prima informazione che occorre conoscere è il fatto che la data di scadenza non fa riferimento di per sé all’acqua bensì al suo contenitore, la bottiglia. Superata quella data infatti i prodotti chimici in essa presenti e dilavati cominceranno ad avere un’influenza diretta sul gusto dell’acqua.

Acqua scaduta: quali rischi bevendola?
Cosa succede se beviamo da una bottiglia d’acqua dopo la scadenza? (grantennistoscana.it)

Questo perché la bottiglia con il tempo comincia a deteriorarsi e va a rilasciare sostanze chimiche invisibili all’occhio umano ma presenti in grande quantità, al suo interno. Occorre però sottolineare che la durata nel tempo di una bottiglia di plastica dipende sia dalla marca del prodotto che da come la conserviamo: infatti una corretta conservazione potrà farla durare molto a lungo. Il chimico alimentare Bryan Quoc Le ha spiegato che i composti chimici possono conferire il sapore di cloro, medicina oppure di ozono all’acqua.

Il solo contatto con l’acqua già di per sé fa perdere nel tempo una parte di queste sostanze chimiche. Anche se, conservando la bottiglia in luoghi freschi e poco illuminati, la quantità di sostanze chimiche rilasciate in acqua dopo la data di scadenza risulta essere (secondo studi chimici) inferiore ai limiti che gli enti sanitari hanno prefissato.

Acqua in bottiglia dimenticata: i rischi

Ma cosa succede nel caso in cui la lasciamo alla luce del sole e ad alte temperature? Ad una temperatura di 30 gradi, ad esempio, il rilascio di sostanze chimiche dannose va ad aumentare drasticamente nelle bottiglie in PET e questo le rende molto pericolose. Se poi al loro interno è già presente l’acqua, le conseguenze saranno ancor peggiori dal momento che anche il liquido andrà a riscaldarsi toccando anche i 60 gradi.

Ma non solo perché nella bottiglia possono infiltrarsi e annidarsi anche vari tipi di batteri, lieviti ma anche di muffe e virus; questo accade già durante la fase di trasporto e, lasciandola al sole, l’ambiente che verrà a crearsi permetterà loro di moltiplicarsi. È dunque altamente sconsigliato bere quest’acqua.

 

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