Arriva l’ora legale, come ogni anno nell’ultima domenica di marzo, e tornano le solite domande. Ma dormiremo un’ora in più o in meno? Quando e come si sposteranno le lancette? Andiamo a vedere tutto da più vicino.
Tanto per iniziare specifichiamo che l’ora legale è quella che si inserisce arbitrariamente nell’ultima domenica di marzo per l’arrivo della bella stagione, mentre l’ora solare è quella che si ripristina l’ultima domenica di ottobre con l’arrivo del freddo.
Ci siamo, moltissimi inizieranno ad avere dei dubbi, a farsi delle domande, a non capire cosa realmente accadrà. Sta di fatto però che già da domani pomeriggio sarà tutto dimenticato, anche se i social da questo momento fino a domani mattina proporranno una carrellata di battute su questa situazione, creando anche grossa incertezza nei confronti di chi dovrà spostare l’orologio.
Sottolineiamo che per l’ora legale l’orologio sarà spostato di un’ora avanti alle 2 tra la notte tra sabato 25 marzo e domenica 26. Questo ci fa capire come alla fine dormiremo un’ora in meno. Inizialmente potrebbe sembrare un dramma, visto che domani ci alzeremo catapultati un’ora avanti nel tempo. Di fatto però per molti motivi sarà un bene perché si allungheranno le giornate. Alle 21 di sera infatti saranno le 22 e così il sole tramonterà sempre dopo.
Lungo l’arco del tempo sono state molte le idee di abolire l’ora legale con motivazioni anche mediche. Di certo si tratta di una giornata, come pure quella dell’ora solare, che invita a riflessioni e a polemiche non solo a burle e scherzi. Rimane dunque molto interessante andare a osservare quelli che sono i pro e i contro di questa scelta e anche la sua storia.
Sicuramente i pro e i contro dell’ora legale sono molti. I pro li abbiamo già analizzati e cioè sostanzialmente che si allungheranno le giornate, quindi potremo anche risparmiare dal punto di vista dell’energia elettrica per illuminare le nostre case o magari spazi esterni. Con l’arrivo dell’estate tutto sarà una conseguenza. I contro sono legati alla salute, infatti più volte si è discusso di un’abolizione della stessa. Queste possibilità sono dettate soprattutto dalle difficoltà legate al ritmo circadiano che viene sconvolto e causa problemi come disturbi del sonno. Non è da escludere che presto verra dunque eliminata.
La storia legale ci porta indietro nel tempo quando Benjamin Franklin, l’inventore del parafulmine, ne propose un abbozzo rudimentale non accolto dai pensatori dell’epoca come proficuo per le loro vite. Un altro nome importante è quello di William Willett un costruttore britannico che ne ritirò fuori l’uso proprio durante la Prima Guerra Mondiale per comprovate esigenze economiche.
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