Il pisolino nelle ore pomeridiane fa bene? Ecco come massimizzarne i benefici con pochi semplici accorgimenti
Per molti è un momento irrinunciabile della giornata, un’abitudine che non può mancare per non rischiare di compromettere il resto del pomeriggio e le successive ore serali; per altri invece non è plausibile farlo, perché il risveglio sarebbe colmo di problemi, da un senso di stanchezza all’emicrania, dalla scarsa voglia di rimettersi al lavoro all’appetito. Stiamo parlando del riposino pomeridiano, una sorta di pausa nel bel mezzo della giornata per ricaricare le energie e andare poi avanti con il proprio lavoro o con le attività iniziate prima di pranzo.
Si tratta di un modo per superare la sensazione di stanchezza, spossatezza ed il fatto di essere assonnati e sentirsi affaticati, come spesso accade dopo aver pranzato, così da tornare ad essere produttivi nel pomeriggio. Quello che in tanti si domandano, sia chi è solito addormentarsi sia chi preferisce resistere fino a sera per coricarsi, è se il riposino a metà giornata sia salutare oppure dannoso per la salute.
Ebbene la dormitina non è dannosa a patto che si seguano alcuni step essenziali, alcuni semplici accorgimenti per fare in modo che i benefici siano ampiamente superiori ai rischi. Anzitutto no ai ‘riposini’ lunghi: questo certamente non accade qualora ci si trovi in una giornata di lavoro ma in altri momenti si potrebbe pensare che dormire per una o due ore nel corso del pomeriggio possa essere d’aiuto.
In realtà ci si sveglierà confusi e con un senso di stordimento addosso che potrebbe rischiare di protrarsi fino a sera; oltretutto sarà molto più difficile riuscire a rilassarsi quando arriverà l’orario per andare a letto. Si invece ai riposi brevi, non superiori ai 20 minuti, consigliate per incrementare le energie, migliorare l’umore e aumentare le prestazioni sul lavoro e non solo. Ma con un’indicazione importante: dovrebbe evitare i riposini chi soffre di insonnia, chi fa fatica ad addormentarsi e chi si risveglia spesso durante la notte o tende ad alzarsi, la mattina, molto presto. Dormire in orario pomeridiano, anche se per breve tempo, potrebbe compromettere ulteriormente la situazione.
Andrebbe cioè a compromettersi il ciclo sonno-veglia ed in tal modo il pisolino interferirebbe con il sonno notturno. In questo caso la ‘terapia d’urto’ prevede, al contrario, di dedicarsi ad attività che aiutino a risvegliarsi, da una passeggiata all’ascolto della musica, fino ad un buon caffè, per poi recuperare il sonno in orario serale magari andando a dormire un po’ prima del previsto.
Per ottenere il meglio da un riposino pomeridiano è bene farla poco dopo aver pranzato, quando si manifesta la sonnolenza naturale che potrà essere sfruttata per addormentarsi in pochi minuti. Attendere troppo potrebbe risultare controproducente e oltre alla difficoltà a prendere sonno, andrebbe ad interferire con l’orario in cui, la sera, ci si addormenta. Evitate di guardare il cellulare e se non volete rischiare di dormire troppo, puntate la sveglia dopo una ventina di minuti.
Il pasto non dovrà essere abbondante perché altrimenti si rischierebbe di compromettere le fasi della digestione; in questo caso, e anche per chi soffre di reflusso gastroesofageo, il consiglio è quello di attendere un paio d’ore prima di fare il riposino, restando in posizione seduta. Per gli altri, quando possibile è bene recarsi nella propria camera da letto dove ci si sente più a proprio agio; in alternativa si può cercare un luogo confortevole, buio e sufficientemente fresco che risulti rilassante. Per addormentarsi prima è consigliabile usare una maschera per gli occhi: non è fondamentale spogliarsi ma è bene togliere le scarpe e allentare eventuali abiti stretti.
Come dicevamo il riposo deve essere breve e durare una decina, massimo venti minuti. Il tempo giusto è stato definito dalla Sleep Foundation che ne evidenzia i benefici al risveglio. Il motivo? Venti minuti non fanno entrare nella fase di sonno profondo pertanto al risveglio riprendere le condizioni ottimali per proseguire con le attività sarà più semplice. Aggiungendo una decina di minuti per prendere sonno è consigliabile impostare la sveglia dopo mezz’ora circa.
Importante è non forzare il sonno cercando invece di rilassarsi: innervosirsi renderebbe inutile il riposino pomeridiano, pensato per essere un momento di puro relax, di rigenerazione mentale e fisica. Se non ci si riesce ad addormentare si potrà dunque rimanere svegli cercando di rilassarsi. Infine un trucchetto: bere un caffè poco prima del pisolino aiuterà ad avere maggior vitalità al risveglio.
Infatti la caffeina entra nel flusso sanguigno in circa mezz’ora. Quando però ci si sente quotidianamente stanchi e assonnati, tanto da dover fare più sonnellini al giorno o qualora il riposo non apporti alcun beneficio è bene rivolgersi al proprio medico. Potrebbero esserci altre problematiche di salute da dover affrontare.
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