Lo Spid è stato rinnovato ma non durerà a lungo perché il Governo ha scelto di sostituirlo in via definitiva con una decisione che spiazza tutti.
Negli ultimi anni per l’accesso alla pubblica amministrazione i cittadini hanno potuto contare sulle piattaforme digitali e in particolare su Spid, CIE e Carta nazionale dei servizi. Tre diverse modalità di accesso per consentire a tutti di consultare il pagamento della pensione, i certificati, le questioni sanitarie.
Un servizio utile e fondamentale che ha subito dei profondi rallentamenti, ovviamente per colpa di una transizione digitale non facilissima per tutti i cittadini e anche per alcuni ritardi strutturali difficili da gestire.
Lo Spid si può richiedere gratuitamente online o presso le Poste Italiane, un sistema unificato di accesso alla PA che ha letteralmente scalzato l’uso della carta di identità elettronica. Questa doveva essere la svolta per l’Italia ma non è stato così. I cittadini hanno impiegato già molto tempo ad abituarsi allo Spid, inoltre la CIE non ha una diffusione uniforme, molti hanno ancora la carta di identità cartacea e fino a poco tempo fa richiedeva una procedura non facilissima.
Andava attivata online, poi bisognava comprare un lettore a parte o usare un telefono con NFC per accedere, tutte procedure piuttosto complesse che hanno determinato uno spaccato totale tra il numero di emissioni e l’utilizzo per l’accesso ai siti internet della pubblica amministrazione.
Tutti sono convogliati verso lo Spid ma poi è arrivata la doccia gelata, ad aprile scadevano i rinnovi con i provider che gestiscono il servizio e servivano molti fondi, tanto che il Governo voleva cancellarlo. Quindi c’è stata la corsa alla semplificazione, tutto per rendere la Carta di identità elettronica più semplice da gestire con un’applicazione unica ma il tempo non bastava e il Governo ha dovuto stanziare 40 milioni di euro per mantenere lo Spid. Una cifra non da poco che si è resa necessaria in quanto sarebbe stato molto difficile per gli utenti poter attivare in breve tempo la CIE dopo anni per il passaggio allo Spid.
Lo Spid quindi ora è stato rinnovato e funziona ma lo farà ancora per poco. Il Governo infatti sta lavorando al lancio di una terza applicazione che lascerà in panchina sia lo Spid che la CIE, ovvero un sistema unificato di identità digitale su base nazionale che permetterà di sfruttare tutti i servizi.
Questa nuova applicazione dal nome Idn sarà lanciata nel giro dei prossimi due anni e dirà addio per sempre allo Spid. Nel frattempo la popolazione può usarlo ma visti i problemi degli ultimi tempi e la direzione dell’Italia è meglio transitare all’uso della CIE per abituarsi già a questo metodo in caso di cambiamenti futuri.
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