Vite al limite, scatta la censura: ecco la puntata che nessuno dovrà mai vedere

Scatta la censura a Vite al Limite: il paziente di Nowzaradan lascia tutti di stucco, non era mai successo prima d’ora. 

Sono diversi anni – esattamente più di 10 – che Vite al Limite va in onda, eppure il successo di cui vanta continua ad essere spietato. In effetti, il docu-reality di Real Time non è mai scontato e banale, ma è capace di intrattenere e conquistare il suo pubblico in ciascuna occasione.

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Censura a Vite al Limite: è successo l’impensabile. Credits: Instagram @younannowzaradan (grantennistoscana.it)

La ‘missione’ di Nowzaradan durante Vite al Limite è sola una: dare la possibilità ai suoi pazienti di iniziare un nuovo capitolo della loro vita, quello più bello. In alcune occasioni, il medico chirurgo iraniano canta vittoria e rimane soddisfatto del suo lavoro. In altre, invece, s’infuria e si dispera. È il caso, ad esempio, di questo giovanissimo paziente.

Entrato a far parte della clinica di Houston nel corso della nona stagione di Vite al Limite, il trentunenne ha raccontato al chirurgo di essere pronto ad iniziare un percorso di dimagrimento. Insomma, le buone intenzioni c’erano, e su questo non ci sono dubbi. A lungo andare, però, il giovane ha fatto capire chiaramente che le sue parole erano solo chiacchiere. Una storia scioccante, quindi, che ha addirittura fatto scattare la censura.

Vite al Limite da censura: il paziente lascia tutti sotto shock

Sono stati tantissimi i primati battuti a Vite al Limite – come dimenticare, ad esempio, la trasformazione di Aaron Washer – ma questo segnato dal giovane paziente di Nowzaradan non ha nulla di positivo. Pensate, è stato il primo ‘cadetto’ del medico chirurgo iraniano a non presentarsi mai alle visite fissate. Insomma, un vero e proprio insuccesso, c’è poco da dire.

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La storia shock di Ryan Bardkoll a Vite al Limite. Credits: Youtube (grantennistoscana.it)

Chi sceglie di partecipare a Vite al Limite è consapevole delle difficoltà del percorso. Il programma di dimagrimento del medico iraniano prevede una dieta da ben 1200 calorie al giorno, un percorso di psicoterapia e di fisioterapia. Condizioni facili per tutti, direste voi, ma non per chi è abituato ad ingerire cibo spazzatura dalla mattina alla sera, a non fare praticamente nulla e a non affrontare i ‘mostri’ del passato.

Se da una parte, però, c’è chi è consapevole di tutto questo e si impegna per dimagrire, dall’altra c’è chi, invece, non riesce nel suo intento. E Ryan Barkdoll, purtroppo, è stato tra questi. Il giovane, come dicevamo, aveva tutte le intenzioni di dimagrire e di iniziare una nuova vita, ma non è riuscito a mantenere le sue promesse.

Al momento della sua partecipazione al programma, il buon Ryan aveva un peso che superava di gran lunga i 300 kg. Nonostante gli sforzi e i sacrifici e, soprattutto, le aspettative di Nowzaradan, il giovane se n’è tornato a casa con un pugno di mosche. Non solo, infatti, il medico l’ha costretto ad abbandonare il programma al decimo mese, ma la puntata dedicata alla sua storia non è nemmeno andata in onda negli USA. Insomma, una doppia delusione.

Come sta oggi?

Seppure Ryan sia stato il primo paziente a non presentarsi ad alcun colloquio con Nowzaradan per registrare i suoi progressi, non è affatto l’unico a non riuscire a mantenere un regime alimentare simile. A differenza di Kirsten, la cui storia ha davvero dell’incredibile, però, del giovane Barkdoll sembrerebbe che si siano perse completamente le tracce.

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Che fine ha fatto Ryan Barkdoll dopo l’insuccesso a Vite al Limite. Credits: Youtube (grantennistoscana.it)

La storia di Ryan, da come si può chiaramente comprendere, ha lasciato un po’ tutti con il fiato sospeso. Tanto è vero che ancora oggi sono davvero tantissime le persone che si chiedono qualche cosa in più sul suo conto. Come sta ora Ryan? Purtroppo, non ci è dato sapere granché su di lui. 

Seppure siano passati alcuni mesi dalla sua storia, sembrerebbe che Ryan non abbia intenzione di dare notizie sulla sua vita attuale. Ad oggi, quindi, non ci è possibile sapere se, una volta spenti i riflettori del programma, si sia messo davvero in carreggiata. O, addirittura, stia continuando a percorrere la strada dell’obesità. In ogni caso, ci auguriamo che comprenda molto presto quanto sia importante dire ‘addio’ a questo stile di vita. E adottarne uno nuovo, decisamente più salutare.

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