Allarme contenitori cibi: c’è il bisfenolo A | Quali evitare e cosa si rischia

È una sostanza presente in tanti contenitori di cibo e bevande, può migrare nell’organismo: attenzione a come difendersi.

Il bisfenolo A è una sostanza chimica molto utilizzata in svariati contenitori in plastica deputati alla conservazione di cibo e bevande. Già dai lontani anni ’90 si cominciava a sospettare relativamente alla sua sicurezza per i consumatori. Oggi però arrivano nuovi studi che mettono in allarme le associazioni a tutela dei consumatori e cerchiamo di capire che cosa sta succedendo.

Il bisfenolo A è potenzialmente pericoloso
Il bisfenolo A è utilizzato in tanti contenitori di cibi e bevande e può migrare negli alimenti e nel nostro corpo – grantennistoscana.it

Il bisfenolo A è una molecola molto utilizzata nella produzione dei contenitori per alimenti e bevande, ma il problema è che può avere effetti nocivi sulla salute in tutte le fasce di età. Ultimamente questo purtroppo è stato ribadito anche dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare dopo il vaglio di numerose pubblicazioni scientifiche. Lo studio da poco pubblicato ha vagliato oltre ottocento studi pubblicati dal 2013 ad oggi. Da questi ottocento studi emergerebbero effetti potenzialmente dannosi per il sistema immunitario.

Cosa è stato scoperto e i rischi

La Commissione Europea e le autorità nazionali dovranno in qualche modo attivarsi perché le sostanze nocive non siano ammesse nei contenitori e di conseguenza non finiscano nel cibo. L’Autorità Europea per la salute fa sapere che le sostanze chimiche come il bisfenolo A possono migrare in piccolissime quantità dai contenitori agli alimenti e alle bevande, di conseguenza finire all’interno del corpo umano. Il bisfenolo A è una sostanza chimica estremamente popolare nell’industria perché combinata con altre sostanze viene utilizzata per produrre plastiche e resine.

Il bisfenolo A è presente in tanti prodotti
Tantissimi prodotti del supermercato usano contenitori realizzati con questa molecola sospetta – grantennistoscana.it

Negli anni ’90 si cominciò a sospettare che utilizzarla nei contenitori usati a scopo alimentare non fosse sicuro. La prima valutazione completa da parte dell’Autorità Europea sulla salute è arrivata nel 2006. Da allora gli scienziati continuano a portare avanti ricerche periodiche poiché ad oggi la sicurezza della sostanza è considerata molto dubbia. Alcuni divieti in realtà sono già scattati.

Dal 2018 il suo uso è stato vietato nei biberon e nei contenitori di alimenti per bambini di età inferiore ai 3 anni. Dunque un primo limite e una prima tutela esiste già, ma secondo gli esperti potrebbe essere insufficiente.

Cosa accade al corpo umano

Infatti secondo l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare i potenziali danni sono su tutte le fasce di età e quindi potrebbe essere giusto proibirlo nella produzione di tutti i contenitori alimentari. Il fatto è che il bisfenolo A a contatto con gli alimenti, gli enzimi e i coadiuvanti può migrare nei cibi e dunque essere ingerito dal corpo umano. Negli studi si è osservato un aumento della percentuale di un particolare tipo di globuli bianchi chiamati T helper nella milza di chi è venuto in contatto.

Gli scienziati sospettano che il bisfenolo A sia pericoloso
Gli scienziati temono che questa molecola non sia adatta a stare a contatto coi cibi – grantennistoscana.it

Questi peculiari globuli bianchi svolgono un ruolo molto importante nelle dinamiche delle nostre difese immunitarie ed un loro aumento può significare lo sviluppo di infiammazioni polmonari allergiche e disturbi autoimmuni.

Gli altri effetti dannosi per la salute

Ma secondo gli esperti ci possono essere anche altri effetti potenzialmente dannosi per la salute del sistema riproduttivo e per quello metabolico. Sicuramente c’è bisogno di altri studi, ma il problema è la sua attuale massiccia presenza davvero in tantissimi contenitori dei cibi che abbiamo già oggi al supermercato e il consumatore che volesse prudenzialmente evitarlo avrebbe la vita difficile.

Vietato negli alimenti dei bambini sotto ai 3 anni
Ulteriori indagini sono necessarie. Per ora è vietato nei contenitori di alimenti destinati ai bambini – grantennistoscana.it

Dunque la speranza è che il divieto dell’utilizzo di questa sostanza possa scattare a 360 gradi su tutti i contenitori per tutelare la salute di grandi e piccini. Ricordiamo comunque sia che per tutto quello che riguarda gli alimenti dei bambini al di sotto dei 3 anni già oggi questo rischio non esiste più.

Alcune associazioni a tutela dei consumatori lamentano come l’utente finale non sia messo in grado di conoscere dove questa molecola sia presente e dove no. Infatti la lista degli ingredienti che troviamo per legge in ogni cibo e bevanda non include anche le sostanze chimiche di incarti e contenitori. Questa può essere una lacuna pericolosa quando si tratta di molecole potenzialmente pericolose come il bisfenolo A.

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