Allarme squali nei mari Italiani | Questi sono i più pericolosi

Ebbene sì, i tanto temuti squali sono anche nei mari italiani. Ecco dove sono di preciso e quali sono i più temibili in assoluto

Animale simbolo per eccellenza della paura, lo squalo è un pesce che affascina intere generazioni da sempre. Non a caso è stato il protagonista di molti film e di molte narrazioni, tra cui la saga de  “Lo Squalo” di Steven Spielberg, basata sul romanzo di Peter Benchley del 1974. Con i loro 400 milioni di anni di evoluzione, gli squali sono diventati capaci di adattarsi perfettamente all’ambiente acquatico e, nel mare, sono estremamente specializzati. Ecco però dove li possiamo trovare, in Italia.

Squali nei mari italiani
Squali nei mari italiani: ecco dove (grantennistoscana.it)

Nel Mar Mediterraneo ad oggi sono presenti 73 specie di squalo: si tratta di animali appartenenti alla classe dei Condroitti Elasmobranchi, animali che si distinguono per la totale assenza di scheletro osseo, sostituito nella sua totalità da cartilagine. La loro forma è perfettamente idrodinamica e fa pochissima resistenza all’acqua, quindi riescono a nuotare molto velocemente. Ciò che li attira, come ormai sanno tutti, è il sangue: grazie al loro olfatto super sviluppato, riescono a percepire una parte per milione di sangue nell’acqua. Ecco in Italia dove sono e quali fanno più paura.

Squalo: caratteristiche e curiosità dell’animale

Sebbene il più famoso degli squali sia quello bianco, che misura dai 4 ai 6 metri e può pesare fino a 20 quintali, in realtà il più grande in assoluto è lo squalo balena: questo vive nei mari temperati e in quelli tropicali e può sfiorare i 19 metri di lunghezza. Assente nel Mediterraneo, nonostante la sua immensità è totalmente innocuo. Gli squali sono conosciuti per la loro capacità di essere sempre in movimento, sia di notte che di giorno: non si stancano mai e sono davvero ottimi nuotatori.

Squalo: caratteristiche dell'animale
Squalo: caratteristiche dell’animale più temuto al mondo (grantennistoscana.it)

Dello squalo sono famosissimi i denti: di forma triangolare, hanno margini estremamente taglienti e sono disposti su varie file. Questi sono in grado di ricrescere nel giro di poco tempo, da pochi giorni fino a qualche mese: se quelli dell’arcata inferiore servono a tenere ferma la preda, quelli della superiore tagliano e sminuzzano. Gli occhi, invece, sono posti lateralmente mentre la pelle ha degli organi sensoriali molto particolari, le ampolle di Lorenzini: grazie a queste percepiscono i campi elettrici e quindi anche il campo magnetico terrestre, mediante i quali si orientano nella navigazione.

Lo squalo in Italia: dov’è e quale specie

Iniziamo dalla zona dello stretto tra Reggio Calabria e Messina, nel sud Italia; questa è una delle aree in cui sono stati riscontrati più esemplari. Il motivo è semplice da comprendere ed è da ricondurre alle correnti tipiche di questa zona, favorevoli per la nascita di nuovi squali: questa area, infatti, è ciò che gli scienziati definiscono una nursery, cioè quella in cui le femmine dello squalo depongono le uova. In questa zona, così come in tutte quelle in cui ci sono le femmine con i cuccioli, potrebbero aumentare gli incidenti, letti dagli animali come mosse difensive della propria riproduzione: in realtà, però, sono molto rari e si verificano al largo.

Lampedusa, zona di squali
Lampedusa, zona di squali: ecco tutte le altre in Italia (grantennistoscana.it)

Un’altra zona ricca di squali è quella intorno a Messina, in Sicilia, così come l’isola di Lampione e l’isola di Lampedusa. Risalendo, se ne trovano anche verso l’Isola di Capo Rizzuto in Calabria e in generale sullo Ionio. Da non escludere la presenza anche nella zona del mar Adriatico che bagna la Puglia, così come al largo di Gallipoli e di Porto Cesareo. In Sardegna e in Campania, nel tratto di mare che intercorre tra le due regioni, le spiagge con più squali sono quelle sul versante tirrenico.

Le specie di squali in Italia

Nella zona del Mar Adriatico, la specie presente in maggioranza è quella della verdesca, così come quella dello squalo azzurro. Si segnalano però anche squali mako, bronzei e squali elefante, volpe e toro. In realtà, sono presenti anche esemplari di squalo bianco e squalo tigre, sebbene circolino solo in mare aperto e, rimanendo in spiaggia o comunque in prossimità della costa, la probabilità di incontrarli è minima se non nulla.

Se però desiderate ardentemente vedere lo squalo bianco in Italia, la zona più favorevole è quella al largo delle coste calabresi, vicino allo Stretto di Messina. Anche in Sardegna, in direzione sud-ovest, è possibile vederne molti: si distinguono per la lunghezza che può arrivare sino a 6 metri e la pinna a forma triangolare.

Cosa fare se ci si trova di fronte a uno squalo

Se mai ti trovassi nella situazione di incontrare uno squalo faccia a faccia, durante un’escursione in barca ad esempio, innanzitutto devi mantenere il più fermo controllo dei tuoi movimenti e delle tue emozioni: lo squalo non deve percepirti come una minaccia quindi non devi urlare e non devi agitarti, per quanto ti sia possibile. Se stai organizzando un’escursione, evita di portarti costumi dal colore sgargiante poiché attira il loro sguardo: preferisci tonalità neutre o piuttosto scure.

Cosa fare se incontri uno squalo
Cosa fare se incontri uno squalo: le regole base (grantennistoscana.it)

Se sei vicino alla tua barca, nel momento in cui vedi lo squalo vicino a te, cerca di tornare a bordo con molta calma, facendo movimenti naturali e lenti, così che non ti percepisca come minaccioso. Chiama poi la guardia costiera e segnala quanto accaduto, così che possa lanciare l’allarme ad altri che come te possono trovarsi in mare aperto, per lavoro o per turismo.

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