Andare in pensione sette anni prima è possibile: ecco chi può inoltrare la richiesta

Andare in pensione addirittura sette anni prima del previsto ora è possibile. Vediamo insieme cosa bisogna fare per riuscirci.

Ad oggi l’età pensionabile in Italia è ferma a 67 anni. Riuscire a ritirarsi qualche anno prima è il sogno di molti. Senza contare che ciò favorirebbe almeno in teoria lo scambio generazionale nel mercato del lavoro. C’è un modo che permette di andare in pensione con addirittura 7 anni di anticipo rispetto al previsto. Vediamo insieme come fare per ritirarsi prima dal lavoro.

Come andare prima in pensione
Esiste un modo per andare in pensione 7 anni prima/Grantennistoscana.it

Obiettivo del Governo Meloni è il superamento della legge Fornero che ha fissato l’età pensionabile a 67 anni. Ad oggi non sono molte le strade per poter andare in pensione prima di aver spento 67 candeline sulla torta.

In particolare, per ritirarsi dal lavoro prima dei 67 anni di età, viene chiesto di avere moltissimi anni di contributi, almeno 41, e di aver iniziato a lavorare prima dei 19 anni. Requisiti che ben pochi riescono a soddisfare.

Con Quota 100 era possibile andare in pensione a 62 anni con 38 di contributi ma è stata abolita nel 2021. La nuova Quota 103 permette di ritirarsi sempre a 62 anni ma di anni contributivi ne servono almeno 41. Insomma andare in pensione prima sembra una missione impossibile.

Ecco cosa fare per andare in pensione 7 anni prima

Esiste una soluzione che pochi conoscono per andare in pensione anticipata. C’è un modo che consente di ritirarsi dal lavoro addirittura 7 anni prima. Grazie al decreto Milleproroghe, fino al 2026, sarà possibile sfruttare la possibilità dell’isopensione. Questa strada, tuttavia, non è percorribile da tutti ma solo da una categoria specifica di lavoratori. Possono beneficiare dell’isopensione solo coloro che lavorano per aziende con almeno 15 dipendenti e che abbiano problemi di eccedenze.

Come andare in pensione 7 anni prima
Con Isopensione è possibile andare in pensione prima/ Grantennistoscana.it

In questo caso, i datori di lavoro, previo accordo con i sindacati, potranno mandare prima in pensione i lavoratori ma non tutti. Potranno sfruttare questa opportunità solo i dipendenti a cui mancano al massimo 7 anni al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata: cioè coloro a cui mancano 7 anni per compierne 67 o per avere 41 anni e 10 mesi di contributi.

L’isopensione si distingue dalle altre forme di pensione anticipata in quanto sarà il datore di lavoro che verserà all’Inps le somme per l’assegno sostitutivo della pensione durante questi 7 anni. In pratica durante il periodo dell’isopensione, il lavoratore percepisce un assegno sostitutivo della pensione e della relativa contribuzione fino alla maturazione dei requisiti necessari  alla pensione di vecchiaia o anticipata. L’accordo di esodo siglato tra l’azienda e i sindacati deve avere l’autorizzazione dall’Inps, che valuterà i requisiti contributivi del dipendente e la dimensione dell’azienda.

Come fare domanda per l’isopensione? Non è possibile. Non può essere il lavoratore a chiederla. La richiesta deve arrivare dall’azienda la quale deve avere non meno di 15 dipendenti e deve dimostrare di avere degli esuberi di personale. Trattandosi non di pensione vera e propria ma di un assegno sostitutivo pagato dal datore lavoro, il lavoratore che usufruisce dell’isopensione può tranquillamente lavorare per altre aziende senza subire trattenute sull’assegno da parte dell’Inps. Se non potete beneficiare di questa opzione, un altro modo per andare prima in pensione è l’Ape Sociale.

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