Assegno INPS per invalidità: le maggiorazioni che si possono ottenere e quanto incide il reddito del coniuge

Da sapere sull’assegno INPS per invalidità, ecco le maggiorazioni e l’incidenza riguardante il coniuge: scopriamo tutte le info più utili.

La pensione di inabilità civile all’attività lavorativa spetta alle persone che si sono viste riconosciuta una inabilità lavorativa totale, al 100%, e permanente, ovvero invalidità civile totale, e che si trovano in uno stato di bisogno economico. Questa pensione viene erogata agli invalidi totali di età compresa tra i 18 e i 67 anni, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge e che sono residenti in forma stabile in Italia. Per questa pensione è stata introdotta una maggiorazione, che è legata al reddito del coniuge.

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Assegno INPS per invalidità, le maggiorazioni e come incide il reddito del coniuge – GranTennisToscana.it

Nell’anno 2023, la pensione di inabilità corrisposta agli invalidi civili è di 313,91 euro mensili, erogata per 13 mensilità. Per ottenerla è necessaria la presenza di diversi requisiti: inabilità totale e permanente (100%); età compresa tra i 18 e i 67 anni; reddito inferiore alla soglia stabilita ogni anno dalla legge, pari a 17.920,00 euro quest’anno; cittadinanza italiana, iscrizione all’anagrafe per i cittadini comunitari o permesso di soggiorno per gli stranieri extracomunitari di almeno un anno; residenza stabile e abituale sul territorio italiano.

La pensione di inabilità può essere incrementata sulla base di un importo stabilito dalla legge, quando ricorrono particolari condizioni di reddito. Sulla maggiorazione incide anche il reddito del coniuge della persona invalida. Di seguito, scopriamo come ottenere la maggiorazione e tutto quello che bisogna sapere.

Assegno INPS per invalidità, le maggiorazioni possibili e come incide il reddito del coniuge

Le persone affette da invalidità civile al 100% che percepiscono la pensione di inabilità hanno diritto a una maggiorazione, che tuttavia è legata al reddito del coniuge. Occorre, dunque, tenere conto di due redditi, della persona invalida e del coniuge, che vengono cumulati per sapere se si ha diritto alla maggiorazione sull’assegno mensile e per quale importo. La somma dei due redditi serve solo per dimostrare il diritto alla maggiorazione e comunque non incide sull’importo dell’assegno di inabilità che spetta in presenza dei requisiti richiesti.

Per avere diritto alla maggiorazione sulla pensione di inabilità, il titolare non coniugato deve avere un reddito non superiore ai 9.102,34 euro annui. Tenendo conto anche del reddito del coniuge, la somma dei redditi complessivi non deve superare i 15.644,85 euro. Chi rientra entro questi limiti avrà diritto alla maggiorazione sulla pensione di inabilità. L’importo della maggiorazione è commisurato a vari fattori, tra cui il reddito del titolare della pensione di invalidità. Più questo sarà alto, purché entro i limiti appena indicati, e inferiore sarà l’importo della maggiorazione.

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Maggiorazione della pensione di inabilità e reddito del coniuge – GranTennisToscana.it

Nel calcolo del reddito complessivo, incluso anche quello del coniuge, per conoscere se si ha diritto alla maggiorazione, si tiene conto dei seguenti elementi: redditi soggetti a IRPEF, come il reddito da lavoro dipendente; redditi soggetti a tassazione separata, come il TFR e l’indennità di mancato preavviso; redditi tassati alla fonte e redditi esenti dalla tassazione ordinaria IRPEF, come la pensione di invalidità.

Invece, per il calcolo della maggiorazione sulla pensione, non si tiene conto di questi elementi: casa di abitazione e pertinenze; trattamenti di famiglia; indennità di accompagnamento; pensioni di guerra; redditi sottoposti a tassazione separata; redditi tassati alla fonte, sia del titolare della pensione sia del coniuge. Pertanto, questi redditi non vanno inclusi nel calcolo totale della somma dei redditi del titolare della pensione e del suo eventuale coniuge.

Se la somma di tutti i redditi resta al di sotto della soglia dei 15.644,85 euro annui, il titolare della pensione di inabilità ha diritto alla maggiorazione, altrimenti continua a percepire l’importo ordinario della pensione che è di 313,91 euro al mese, per tredici mensilità.

Quanto è l’importo della maggiorazione

Dopo aver indicato in quali casi e con quali requisiti si ha diritto alla pensione di inabilità per invalidità civile al 100% e aver spiegato anche come incide il reddito del coniuge sulla maggiorazione, scopriamo l’importo di questa. Così come avviene per l’importo dell’assegno mensile della pensione, anche l’importo della maggiorazione a cui si ha diritto, se si rientra nei limiti di reddito, è stabilito ogni anno dalla legge, tenendo conto di vare parametri.

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L’importo massimo dei redditi dei coniugi per la maggiorazione della pensione di inabilità – GranTennisToscana.it

Per il 2023, è stato stabilito che se il titolare della pensione di invalidità ha un reddito entro i 9.102,34 euro quando non è coniugato e invece di 15.644,85 euro insieme al coniuge, allora avrà diritto alla maggiorazione sociale dell’assegno mensile che è stata fissata quest’anno a 386,27 euro, nell’importo massimo. Con la maggiorazione, la pensione di invalidità aumenterà a 700,18 euro mensili, dati dalla somma dei 313,91 euro di pensione di inabilità e dei 386,27 euro di maggiorazione

Non è detto, però, che a tutti gli aventi diritto alla maggiorazione sarà corriposto l’importo massimo di 386,27 euro. Perché l’ammontare esatto della maggiorazione sociale della pensione di invalidità cambia a seconda di vari fattori, tra cui sono inclusi l’età dell’avente diritto, il suo reddito e la composizione del nucleo familiare.

Ulteriori informazioni sono sul sito dell’Inps oppure presso i patronati.

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