Cattive abitudini: ecco i consigli più efficaci per liberartene una volta per tutte

Ognuno di noi ha delle cattive abitudini, per questo vogliamo proporvi una serie di consigli efficaci per sfuggirvi.

Dicono basti la forza di volontà, invece a volte questa non è detto che sia sufficiente. L’impegno infatti molto spesso non è ripagato e non porta ai risultati che ci saremmo aspettati.

alcol ubriaco
Cattive abitudini – grantennistoscana.it

Per prima cosa vogliamo aiutarvi a capire se la vostra è una cattiva abitudine. Questo atteggiamento di fatto ci porta a compiere un’azione con grande frequenza nonostante ci rendiamo conto che può nuocere alla nostra salute fisica o mentale. I seguenti motivi, infatti, non sembrano sufficienti, o comunque non ci danno la forza, per sfuggire al problema che rischia poi di diventare veramente insormontabile.

Siete vittime di una cattiva abitudine se vi trovate quotidianamente, o quasi, a fare quel qualcosa che può danneggiarvi in un modo o nell’altro. L’azione in questione entra nella vostra routine e di fatto condiziona anche altre vostre scelte. Andiamo a vedere quali sono le cattive abitudini più comuni.

Cattive abitudini più comuni

Sicuramente la cattiva abitudine più consolidata è quella legata al fumo. Secondo l’ISTAT in Italia i fumatori in Italia sono circa 12,4 milioni, una cifra spaventosa che ci fa capire come oltre un terzo delle persone facciano uso di sigarette. Nonostante tutti sappiano che il fumo fa male, e può portare anche alla morte, liberarsi di questa scelta è davvero molto complicato. C’è poi da fare una riflessione sulle cattive abitudini alimentari. La vita frenetica di questi tempi moderni ci porta a mangiare troppo rispetto al nostro fabbisogno, ma soprattutto in maniera caotica, rapida e spesso non badando alla qualità dei nutrienti che ingeriamo.

Cattive abitudini
Cattive abitudini, come combatterle – grantennistoscana.it

Non vanno sottovalutate nemmeno le cattive abitudini legate al sonno. Di media si dovrebbero dormire otto ore nella fascia oraria tra le 23.30 e le 7.30, moltissime persone però vanno a letto tardi e si svegliano tardi oppure dormono molte ore in meno. Questo di fatto scombussola il nostro ritmo circodiano rischiando di farci vivere problemi di salute non di poco conto. Fare un elenco di tutte le cattive abitudini risulta difficile, ma sicuramente queste tre sono le più comuni. Tra le altre possiamo aggiungere la vita mondana, l’alcol, la droga, ma anche cose più banali come l’accumulare i piatti nel lavandino, il non far girare l’aria dentro casa, mangiarsi le unghie o cose ancora più semplici.

Come nasce una cattiva abitudine?

Ma vi siete mai chiesti come nasce una cattiva abitudine? Uno studio evidenzia come durante le prime fasi della formazione della stessa vengano attivate le parti decisionali del cervello, la corteccia prefrontale e così l’azione di fatto viene assunta nella routine entrando anche nelle nostre reti neurali e attivando dei circuiti cerebrali che di fatto rendono l’azione necessaria. Più volte si ripete l’azione e più forte diviene la connessione neurale.

Cattive abitudini
Cattive abitudini e come affrontarle – grantennistoscana.it

Questo fa capire che si tratta di processi che si rafforzano ogni volta che compiamo una determinata azione. Di fatto questo tipo di processo apre un lungo dibattito che ha interrogato anche molti filosofi moderni, cioè se siamo veramente liberi di fare quello che vogliamo. Questo perché le nostre azioni, è stato dimostrato scientificamente, vengono influenzate dal nostro passato e spesso diventiamo appunto schiavi di queste cattive abitudini.

Quanto tempo ci vuole per prendere una cattiva abitudine?

Una cattiva abitudine in quanto tempo si prende? Originariamente negli anni sessanta si parlava di 21 giorni per la creazione di un’abitudine che entrasse nella nostra routine giornaliera. Uno studio pubblicato dall’European Journal of Social Psychology spiega come le abitudini invece impieghino dai 18 ai 254 giorni con una media dunque di 66. In questo specifico studio fu chiesto a 96 persone di scegliere una nuova abitudine salutare e praticarla per 84 giorni. Degli esaminati in 39, il 41%, hanno formato con successo l’abitudine.

Cattive abitudini rimedi
Cattive abitudini quotidiane e rimedi – grantennistoscana.it

Lo studio però non risultò sufficiente, perché di fatto era portato a considerare un troppo ridotto ventaglio di possibilità e dunque non fu considerato norma. Nonostante questo riuscì a dare delle indicazioni su quanto tempo ci volesse per creare un’abitudine. La dipendenza da sostanze, sigarette, alcol o droghe che siano, rischia però di ridurre questa forbice drasticamente.

Come si rompe una cattiva abitudine?

Come detto non basta la forza di volontà per rompere una cattiva abitudine, ma la forza di volontà è la base da cui partire per superare questo tipo di problemi. Diventa dunque importante cercare dentro di noi la voglia per superare quello che sembra un vero e proprio ostacolo verso la realizzazione di una routine giornaliera sana e senza difficoltà.

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Cattive abitudini, le soluzioni – grantennistoscana.it

All’interno del cervello la rottura delle abitudini indesiderate è associata a quella che è una forma di neuroplasticità chiamata depressione a lungo termine e che non deve essere confusa con la condizione di salute mentale. Questo è il processo per indebolire questi processi. L’approccio più comune è quello di individuare il segnale o innesco dell’abitudine e trovare una ricompensa che rompa gli schemi. Una volta interrotto il processo mentale si va verso lo stabilimento di un altro tipo di comportamenti.

Consigli per rompere una cattiva abitudine

Passiamo ora finalmente ai consigli per rompere una cattiva abitudine dopo avervi fatto un excursus che diventa fondamentale per capirli. Per prima cosa diventa fondamentale identificare il problema e provare a sostituire l’abitudine con un’altra nuova e sana, forzandoci infatti il cervello verrà in nostro aiuto spingendoci verso la strada giusta.

Sicuramente in questo campo diventa di fondamentale importanza la coerenza. Se ci si trova a sostituire una vecchia abitudine con una nuova si deve trovare la forza per farlo costantemente e cedere ogni tanto porta il processo mentale a ricominciare totalmente da capo. Lungo la strada di quello che è un percorso motivazionale però si devono trovare dei sostituti di soddisfazione, cioè delle ricompense che possano gratificarci e farci uscire da un loop veramente dannoso.

Quello che risulta fondamentale poi è cercare di dare un significato alla nuova abitudine, cosa che ci darà uno stimolo anche a livello mentale per perseguirla. Facciamo un esempio più chiaro. Mangiare in maniera disorganizzata e magari scorretta può portare dei piaceri momentanei ma dei problemi a lungo termine. Trovare alimenti più salutari e stabilire degli orari può far bene alla nostra salute, ma trovarne alcuni che ci piacciono veramente molto e che prima non avevamo considerato e renderci conto che con il cambiamento miglioreranno le nostre performance giornaliere può darci ulteriore stimolo per uscire da quello che per alcuni rischia di diventare un tunnel senza via d’uscita.

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