Come eliminare l’umidità in camera da letto ed evitare l’effetto lenzuola bagnate

Specie in questa stagione, con le temperature basse e le finestre quasi sempre chiuse, l’umidità è uno dei nostri principali nemici in casa. Ecco però un valido rimedio.  

L’umidità in casa è una brutta bestia. Si insinua con facilità, è difficile da eliminare e crea un pericolo per la salute e l’integrità dei muri. Ecco come scacciarla dalla stanza nella quale trascorriamo buona parte della nostra vita.

Camera da letto sistemata
Camera da letto, come evitare l’umidità (Grantennistoscana.it)

Se è vero che contro i difetti strutturali e la posizione della casa si può fare ben poco, ci sono diversi accorgimenti da adottare contro l’umidità in camera da letto, in bagno o in cucina, evitando il fenomeno dei muri fradici che richiedono un risanamento. Vediamoli da vicino.

Un originale alleato contro l’umidità in casa

Innanzi tutto, uno dei rimedi più efficaci contro l’umidità e il rischio di formazione di muffe e batteri consiste nel far circolare spesso e bene l’aria, aprendo più volte al giorno le finestre specialmente se fuori c’è il sole. Come noto, la cucina e il bagno tendono a essere le due stanze più umide della casa: di qui l’importanza di scegliere nel primo caso una cappa di qualità, azionandola quando si prepara da mangiare, e nel secondo una ventola (indispensabile se è un bagno cieco), da tenere accesa durante la doccia.

Inoltre, occorre assolutamente evitare di stendere i panni bagnati in casa: se possibile mettiamoli ad asciugare fuori, in balcone o nella terrazza condominiale o, in mancanza di meglio, in una stanza con il deumidificatore acceso. Quest’ultimo è infatti lo strumento più semplice e veloce per togliere l’umidità: un apparecchio che raccoglie tutta l’umidità presente in una stanza e la trasforma in acqua (raccolta in un’apposita vaschetta da svuotare regolarmente).

Camera da letto come contrastare umidità
Camera da letto (Grantennistoscana.it)

In alternativa, si può anche usare un condizionatore, se ce l’abbiamo installato in casa, utilizzando l’apposita funzione deumidificante di cui la maggior parte dei sistemi è dotato. Magari verificando prima che si tratti di un dispositivo a basso consumo energetico. Se però il problema dell’umidità in casa è dovuto a cause strutturali, un valido rimedio consiste nell’applicare sulle pareti uno speciale intonaco deumidificante, più traspirante rispetto ai normali intonaci e capace di mantenerle più asciutte.

Ma in rete si trovano facilmente le istruzioni per un efficace deumidificatore fai-da-te: basta tagliare una bottiglia di plastica, avendo cura di lasciarla più alta nella parte sotto, asciugarla accuratamente e praticare dei fori sul tappo. Una volta fatto ciò, si devono mettere circa 150 grammi di sale grosso nella parte della bottiglia col tappo e lasciarla nel congelatore per una notte, quindi posizionarla sopra l’altra parte di bottiglia, con il tappo rivolto verso il basso. L’umidità trattenuta dal sale si trasformerà in acqua e si raccoglierà nel fondo della bottiglia in modo naturale.

Ci sono poi le lampade di sale dell’Himalaya, non belle da vedere ma utili anche grazie al particolare sale con cui sono realizzate, capace di purificare l’ambiente naturalmente riducendo umidità, pollini e polveri. Se invece l’umidità in casa ha portato alla formazione di muffa, è possibile utilizzare l’aceto per togliere tutti i microorganismi, diluendone mezza tazza in 60 ml di acqua, spruzzando questa soluzione sulle macchie di muffa e aspettando circa una settimana per vederle scomparire. Provare per credere.

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