Cosa pensa l’intelligenza artificiale di se stessa? Ecco le incredibili considerazioni di AI

Intelligenza Artificiale, quale futuro negli impieghi per il lavoro e le professioni.

L’intelligenza artificiale è al centro di un dibattito molto intenso, si discute del suo impiego tra opportunità e timori per la sua applicazione.

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Cosa pensa l’intelligenza artificiale di se stessa? (GranTennisToscana)

Non c’è alcun dubbio che l’intelligenza artificiale sia una delle più grandi novità degli ultimi anni e che il suo impiego e utilizzo stia creando un dibattito estremamente vivace e molto divisivo. Da una parte chi Ë convinto che le efficienze neurali digitali creeranno maggiori opportunità economiche e di lavoro; dall’altra chi invece sostiene che il rischio per una piena occupazione e per la qualità dei lavori, in particolare di quelli creativi, Ë altissimo.

Ci vorrà ancora molto tempo per capire rischi e benefici, ma non c’è dubbio che molte regole del gioco in alcuni settori stiano cambiando. E che alcuni settori stiano correndo ai ripari.

Intelligenza Artificiale, dibattito sull’uso creativo

Il mese scorso il Writers Guild of America, uno dei più grandi sindacati del mondo, ha indetto uno sciopero senza precedenti: quasi 12mila autori e sceneggiatori hanno incrociato le braccia per giorni paralizzando il lavoro di teatri di posa, produzioni televisive e cinematografiche, radio e tutta l’immensa macchina organizzativa americana dell’entertainment. Tutti in sciopero contro le intelligenze artificiali e contro il rischio che un domani sceneggiature, idee, domande dei quiz a premi possano essere delegati a un computer.

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Intelligenza artificiale, i circuiti (GranTennisToscana)

Da una parte ci sono musicisti che stanno considerando l’idea di implementare la propria creatività con l’ausilio della IA. Alcuni per la verità lo stanno già facendo. Paul McCartney ha ammesso di avere utilizzato l’intelligenza artificiale per estrapolare la voce di John Lennon da un vecchio demo. E questo potrebbe diventare la prima canzone inedita dei Beatles a distanza di 53 anni dal loro scioglimento, 43 anni dopo la morte di Lennon. Interessante la frase di McCartney a riguardo: “Difendo e difenderò sempre l’opera della creatività e dell’ingegno umano. Ma qui abbiamo fatto un’operazione che mette la macchina al servizio di quello che vogliamo realizzare. L’intelligenza artificiale non mi spaventa. L’uomo mi spaventa moltissimo. La storia ci insegna che è sempre l’uomo a usare in modo pessimo qualsiasi grande scoperta o invenzione”.

Del tutto contrari all’intelligenza artificiale ci sono molti suoi colleghi. Come Sting, che ha diffidato la sua casa discografica e gli editori della sua musica dall’idea di rielaborare le sue canzoni o materiale ancora inedito con l’intelligenza artificiale. Stessa cosa Neil Young che ormai da un anno ha ritirato per protesta nei confronti della distribuzione digitale tutta la sua musica dai cataloghi on line. Chi vuole ascoltare Neil Young deve comprare i suoi dischi o scaricarli direttamente dal suo sito.

I potenziali campi di applicazione della IA

Non c’è alcun dubbio che il futuro dell’intelligenza artificiale (IA) debba essere considerato estremamente promettente e pieno di opportunità sotto molteplici aspetti e in moltissimi campi. E il futuro potrà solo ampliare sia in senso di velocità che di ampiezza la sua applicazione. Oggi le migliori intelligenze artificiali elaborano informazioni che si trovano on line nelle cinque lingue più diffuse del mondo (inglese, spagnolo, cinese, arabo e francese) secondo una banca dati vecchia di non più di tre giorni. Un’elaborazione dati che richiede per alcuni scopi, per esempio la realizzazione di un testo, o la stesura di un riassunto, piuttosto che il montaggio di un video, fino a un massimo di un minuto per ogni dieci minuti di lavoro umano.

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Intelligenza artificiale, il touch screen (GranTennisToscana)

Un domani, nemmeno troppo lontano, è facile immaginare che le lingue diventeranno dieci-dodici. E che il minuto di elaborazione dei dati scenderà a pochi secondi e che i dati disponibili on line saranno disponibili anche poche ore prima della richiesta.

Ma quali i campi di applicazione nei quali già oggi le tecnologie di intelligenza artificiale offrono risposte importanti? La sanità, l’automazione industriale, i trasporti e la logistica, l’assistenza domestica e l’educazione sicuramente più di altri.

Lo sviluppo dell’IA

La velocità dell’IA andrà di pari passo con la velocizzazione delle reti e delle macchine predisposte all’elaborazione dei dati. Le reti neurali artificiali stanno diventando sempre più potenti grazie all’aumento della capacità di elaborazione dei computer e al loro accesso a un numero di dati sempre maggiori e più diffusi. Ciò permetterà di migliorare l’apprendimento delle macchine rendendo l’IA più sofisticata nell’elaborazione del linguaggio naturale, ma anche nella visualizzazione artificiale di realtà fino a questo momento affrontate solo marginalmente. Per esempio, il riconoscimento e la gestione delle emozioni.

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L’evoluzione dell’intelligenza artificiale (GranTennisToscana)

Un film che parla d’amore non potrà mai essere scritto da una IA fino a quando questo stato d’animo non le sarà comprensibile. Diversamente per descriverlo continuerà a usare le parole scritte da altro. E questo potrebbe portare a un buco culturale. Se nessun autore scriverà più d’amore, la narrativa dell’amore si fermerebbe fin dall’inizio dell’applicazione dell’intelligenza artificiale.

L’IA può svolgere un ruolo importante nella diagnosi precoce di malattie, accedendo a banche dati mondiali la cui esperienza fino a ieri veniva affidata ai convegni. Oggi, collegandosi a un ospedale che consente cure migliori su una determinata malattia qualsiasi medico sarebbe in grado di capire meglio e forse anche di curare determinate patologie.

Nel campo dell’automazione del lavoro l’IA continuerà a incidere in modo profondo, automatizzando alcune mansioni ripetitive e consentendo agli esseri umani di concentrarsi su compiti più creativi, strategici e di valore aggiunto. Ciò potrebbe portare a cambiamenti nel panorama occupazionale e richiedere una riconversione delle competenze. Le macchine faranno e organizzeranno meglio gli aspetti della logistica dei trasporti.

Il problema della privacy

Quando si parla di intelligenza artificiali, e dunque di smistamento e di lettura dei dati, interviene un problema di natura etica che non può essere ignorato. Quello della privacy e della protezione dei dati personali. L’intelligenza artificiale richieder‡ sempre maggiore attenzione nello sviluppo di regolamenti e pratiche per garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile, evitando discriminazioni, proteggendo la privacy e garantendo la sicurezza di dati e persone.

Conclusioni

Come qualsiasi tecnologia l’intelligenza artificiale rappresenta una opportunità che potrà consentirci di progredire, di vivere in modo migliore, lavorando meno e forse meglio. Alle aziende il compito di non sfruttare questa opportunità a scapito di professionisti che avranno il compito di personalizzare e rendere più autorevole, fruibile e mirata l’applicazione delle IA.

Indubbiamente il mondo delle imprese e della tecnologia si trova davanti a una sfida che comporta domande e risposte, questioni etiche e responsabilità. Sarà importante affrontare con buon senso consapevolezza il futuro dell’intelligenza artificiale, in modo da sfruttarne appieno i benefici e mitigarne tutti i rischi potenziali.

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