Gianna Nannini e l’incidente gravissimo: il racconto straziante della cantante “Ho perso due dita della mano”

La celebre rocker ha lasciato i fan a bocca aperta con il suo straziante racconto: l’incidente le ha fatto perdere due dita della mano.

La sua voce unica è in grado di far emozionare milioni di ascoltatori. Gianna Nannini è la rocker italiana per eccellenza, protagonista di un successo dopo l’altro, con una carriera quasi cinquantennale alle spalle. Le sue dichiarazioni hanno fatto preoccupare non poco i numerosissimi fan: la cantante ha avuto un terribile incidente, a causa del quale ha addirittura perso due dita della mano. Il racconto ha lasciato tutti sbigottiti.

L'incidente di Gianna Nannini
Gianna Nannini, il racconto dell’incidente ha lasciato i fan a bocca aperta: l’artista ha rischiato grosso (Instagram @officialnannini) – grantennistoscana.it

Il successo per lei è arrivato alla fine degli anni ’70 con l’uscita di America, il singolo che ha segnato l’inizio della sua ascesa nel panorama musicale. Gianna Nannini ha conquistato il pubblico con la sua musica ed il suo stile irriverente, affermandosi subito con una novità destinata a rivoluzionare la scena italiana.

Canzoni come Bello e impossibile, I maschi, Meravigliosa creatura Un’estate italiana sono diventati dei veri e propri classici. Gianna è diventata un punto di riferimento per più di una generazione collezionando numerosi traguardi importanti. E solamente di recente è arrivata una nuova soddisfazione: la sua storia, infatti, verrà raccontata in un film dal titolo Sei nell’anima, uno dei suoi singoli più celebri.

Gianna Nannini, il racconto della sua vita prima del successo

Lo scorso 27 luglio Piazza del Campo si è trasformata in un set cinematografico per una giornata dedicata alle riprese del lungometraggio. Il film ha l’intento di raccontare la storia di Gianna Nannini e la sua ascesa al successo, mettendo in luce tutte le difficoltà a cui la cantante ha dovuto fare fronte. Infatti, la sua infanzia non è stata per niente semplice e lo stesso vale per il suo rapporto con la famiglia.

Gianna Nannini, il racconto del suo percorso
Il film Sei nell’anima racconterà il percorso e le difficoltà superate dall’artista (Instagram @officialnannini) – grantennistoscana.it

Da giovanissima Gianna ha lasciato Siena, la sua città natale, per andare a Milano e tentare la carriera di cantante. Il lungometraggio si concentrerà nell’arco temporale di 30 anni che va dal suo trasferimento nella città meneghina (nel 1974) alla pubblicazione di Sei nell’anima, scritta nel 2004.

Grazie alla sua determinazione, la Nannini si è fatta strada arrivando alla tanto agognata consacrazione musicale. Nel corso del suo percorso, non sono certamente mancati i momenti più bui, di cui lei stessa ha parlato in diverse occasioni. A partire dall’incidente alla mano avuto quando era appena una ragazza e che ha giocato un’importanza fondamentale nella sua carriera.

Tutto è successo quando Gianna aveva 17 anni. All’epoca quello della musica era un sogno ancora lontano. L’artista lavorava nella pasticceria dei suoi genitori, dove si occupava di decorare le torte, pur con qualche disputa: “Presi servizio come operaia: guadagnavo 1.740 lire all’ora, come le altre donne. Gli uomini 2.500. Ne litigavo sempre con babbo” ha ricordato durante una sua intervista.

La rivelazione sull’incidente alla mano

Nonostante la “sintonia” con la famiglia, gli scontri erano inevitabili, soprattutto con il padre, che è sempre stato molto severo nei suoi confronti lasciandole ben poca libertà. La cantante ha menzionato un episodio in particolare, spiegando come quest’ultimo dopo averla vista con una minigonna “diede uno schiaffo a mia mamma, prese le forbici e ridusse la gonna a striscioline”.

L'incidente di Gianna Nannini
L’incidente che ha cambiato per sempre la vita della Nannini (Instagram @officialnannini) – grantennistoscana.it

“Da allora porto solo pantaloni” ha poi aggiunto. È stato in quegli anni che Gianna ha avuto un infortunio destinato a cambiare per sempre la sua vita. Mentre stava lavorando, la mano sinistra le è rimasta incastrata nella macchina per preparare i ricciarelli. L’incidente le è valso la perdita delle falangi del medio e dell’anulare: Finirono nell’impasto dei dolci, ma nessuno li ha mangiati. Li ritrovarono il giorno dopo, troppo tardi per riattaccarli”.

L’infortunio, inizialmente, le è costato caro. È stata bocciata al conservatorio, non riuscendo più a suonare, ed è stata costretta a ridare l’esame di pianoforte con due protesi di plastica, riuscendo a passarlo. “L’assicurazione versò due milioni. Mi ci pagai la fuga a Milano”  ha spiegato l’artista, che grazie ai soldi ottenuti ha avuto la possibilità di lasciare l’attività di famiglia per dedicarsi a quello che era il suo sogno più grande.

La Nannini, in conclusione, ha confessato di non aver parlato per anni con i suoi genitori. Il padre ha sempre provato a spingerla a prendere una strada diversa da ciò che desiderava, ma alla fine si è dovuto ricredere. Una volta arrivata a Milano, la cantante ha attirato l’attenzione di Mara Maionchi, che a quei tempi lavorava per la casa discografica Numero Uno, segnando l’inizio del suo percorso lastricato di successi.

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