Grazie a questi metodi intelligenti puoi andare prima in pensione: cosa devi sapere

Se di lavorare non ne puoi più e sogni la pensione anticipata, ecco quali sono tutti i modi in cui puoi davvero prenderla senza problemi

Se quando si è giovani non si vede l’ora di andare a lavorare per guadagnare qualche soldo e conquistare la tanto ambita indipendenza, man mano che gli anni passano la stanchezza si accumula e compare la voglia di andare in pensione. In Italia, così come in ogni altra parte del mondo, è però ben regolamentata la normativa con la quale si può accedere al pensionamento e bisogna rispettare precisi requisiti per richiederla e quindi ottenerla: oggi, però, vi sveliamo come si può andare in pensione prima del tempo.

Ecco come andare in pensione prima
Ecco come andare in pensione prima: tutti i metodi più furbi (grantennistoscana.it)

Andare in pensione non significa solo poter smettere di lavorare, ma anche e soprattutto tornare ad essere padroni del proprio tempo. Quando si è in pensione, infatti, ci si può dedicare a tutte quelle passioni ed attività che per decine di anni sono state messe da parte, o per le quali ci si è ritagliati un minuscolo spazio di tempo qua e là, al termine della giornata o durante il weekend. Se però anche voi non ne potete più di lavorare e sognate di trovare un escamotage che vi consenta di andare in pensione prima del tempo, oggi vi sveliamo come si fa.

La legge sulla pensione, in Italia: ecco le tempistiche

Negli ultimi mesi, sono state molte le modifiche legislative che hanno cambiato i requisiti per andare in pensione: l’obiettivo del governo è quello di risparmiare sulla spesa previdenziale, uno dei capitoli più amari del bilancio pubblico. In una società dove gli anziani sono sempre di più e i giovani sempre di meno, così come le nascite, è facile intuire che a fronte di pochi versamenti all’Inps da parte dei lavoratori dipendenti ed autonomi c’è una forte richiesta di uscite economiche, per coprire tutte le pensioni. Allontanare l’età pensionabile, quindi, consente allo stato di risparmiare qualcosa poiché di fatto impone alle persone di lavorare ancora per qualche anno, versando i propri contributi e allontanando il momento in cui percepirà la pensione.

La normativa italiana sulla pensione
La normativa italiana sulla pensione: ecco qual è l’età (grantennistoscana.it)

Ad oggi, quindi, c’è la pensione di vecchiaia, alla quale hanno diritto tutti i lavoratori assicurati con la previdenza obbligatoria: a 67 anni, dopo aver versato i contributi per almeno 20 anni, si può andare in pensione. La Legge Fornero, poi, ha sancito il meccanismo che associa l’aumento della speranza di vita alla pensione di vecchiaia e quindi ha eliminato quella secondo cui, con quarant’anni di contributi, si poteva andare in pensione a qualsiasi età. Esiste anche l’APE VOLONTARIO, un anticipo pensionistico a 63 anni con un prestito bancario agevolato. Una delle più applicate è la quota 100, che consente di andare in pensione a chi è iscritto alle gestioni INPS ed ha 62 anni di età con 38 di contributi.

Come andare in pensione prima del tempo

Oltre alle formule già esposte, ci sono poi dei modi con i quali si può ottenere la tanto agognata pensione prima del raggiungimento di tali requisiti. Una è l’Opzione Donna, che permette alle lavoratrici di andare in pensione prima di 60 anni: devono avere almeno 35 anni di contributi e un’età minima di 58 anni, se dipendenti, o di 59 anni se lavoratrici autonome. Si può accedere all’Opzione Donna solo se il contratto lavorativo si è concluso o l’attività in autonomo è stata chiusa. Ci sono poi molti fondi di solidarietà bilaterali, pensati per i settori non coperti dalla cassa integrazione salariale.

Come andare in pensione prima
Come andare in pensione prima: ecco tutte le possibilità (grantennistoscana.it)

La Legge Fornero prevede anche la pensione anticipata, alla quale possono accedere i lavoratori che hanno maturato 42 anni e 10 mesi di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica: per chi ha iniziato a lavorare molto presto ed oggi ha sui sessant’anni, questa è l’opzione perfetta.

I lavoratori precoci

Ci sono poi tutta una serie di trucchi per i lavoratori precoci, quindi per quelli che hanno iniziato a lavorare e a versare contributi prima dei 19 anni d’età. Innanzitutto, devono aver maturato almeno 12 mesi di contributi e rispettare uno dei requisiti che qui vi elenchiamo:

  • Devono aver svolto lavori molto pesanti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o per 6 anni negli ultimi 7 anni;
  • Svolgono lavori usuranti;
  • Hanno una capacità lavorativa ridotta almeno del 74%;
  • Sono disoccupati e da 3 mesi hanno concluso la fruizione dell’indennità di disoccupazione;
  • Si occupano di persone con grave handicap o di ultrasettantenni con patologie gravi ed invalidanti.

I lavoratori precoci che rispettano uno di questi requisiti, che hanno raggiunto 41 anni di contribuzione entro il 2026 e che hanno iniziato a lavorare prima dei 19 anni possono quindi accedere alla pensione.

I lavori usuranti

Anche chi svolge mestieri usuranti può andare in pensione prima del tempo, se hanno svolto da dipendenti mestieri usuranti per almeno 7 anni negli ultimi dieci anni o per metà della loro vita lavorativa ed hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, con almeno 61 anni e 7 mesi d’età. Si tratta dei lavori di conduzione di veicoli per il servizio pubblico o il trasporto collettivo; di chi lavora ripetendo sempre lo stesso ciclo produttivo; di chi svolge mestieri come il palombaro o presso miniere, cave, gallerie, zone ad alta temperatura, asportazione di amianto o lavorazione del vetro cavo e chi svolge lavoro notturno su turni.

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