I pomodori fanno bene alla salute, ma attenzione all’acidità: i sintomi da non sottovalutare

Attenzione massima ai rischi legati al consumo dei pomodori: i medici lanciano l’allarme. Cosa evitare.

Il pomodoro è un alimento sano e prezioso, un vero protagonista della cucina mediterranea. Questo alimento è assai utilizzato in cucina in virtù del suo sapore ricco ed inconfondibile. Parliamo di un alimento importante per la salute ma i nutrizionisti mettono in guardia relativamente all’acidità naturalmente contenuta in esso e proprio questo ha suscitato anche discussioni in merito ai suoi effetti globali sul corpo. In questo articolo scopriremo tutti i benefici che i nutrizionisti hanno scoperto relativamente al consumo del pomodoro ma anche i lati negativi che non possono essere trascurati quando si consuma questo alimento.

Effetti collaterali dei pomodori
Attenzione all’acidità del pomodoro – grantennistoscana.it

I benefici del consumo dei pomodori sono veramente tanti. Infatti in questo alimento è presente il licopene. Il licopene è un antiossidante naturale che protegge in molti modi la salute. È stato associato alla riduzione del rischio di gravi malattie croniche come il cancro e le patologie cardiovascolari. Tra l’altro la sua funzione principale è proprio quella di ritardare l’invecchiamento e quindi è considerato un potente anti-età.

Tanti effetti positivi sulla salute

Ma i pomodori sono anche una fonte eccellente di vitamina C, acido folico che è tanto importante in gravidanza, potassio e fibre. Insomma consumando i pomodori si fa il pieno di sostanze nutritive preziose per la salute. Ma veniamo alla questione dell’acidità. I pomodori sono piuttosto acidi in virtù della presenza di acido citrico e acido malico. Alcune persone possono anche sperimentare bruciore di stomaco o addirittura reflusso dopo aver consumato i pomodori o cibi che li contengono. Questi effetti variano da individuo a individuo.

I pericoli del consumo dei pomodori
I pomodori possono causare acidità e reflusso in alcuni soggetti predisposti – grantennistoscana.it

I medici sottolineano che le persone con problemi gastrointestinali piuttosto consistenti potrebbero essere più sensibili alla caratteristica acidità dei pomodori e quindi dovrebbero consumarli sotto la supervisione del nutrizionista.

Attenzione al suo consumo

Come per qualsiasi altro alimento il consumo del pomodoro va fatto con buon senso. Le due parole d’ordine consigliate dai nutrizionisti sono moderazione e varietà. Il pomodoro è un alimento prezioso ma va consumato nel quadro di una dieta molto varia e senza abusi. Se in particolare hai una storia personale di problemi digestivi o di reflusso acido potrebbe essere meglio consumarne un po’ meno oppure confrontarsi con un nutrizionista. Se sei costretto a consumare meno pomodoro devi cercare delle fonti alternative di licopene per la tua dieta e queste possono essere cocomeri, peperoni rossi ed angurie.

cuocendo il pomodoro riduce l'acidità
Ecco i modi per rendere il pomodoro più digeribile – grantennistoscana.it

La cottura dei pomodori può influenzare la loro acidità. Infatti alcuni composti acidi possono degradarsi durante la cottura e rendere meno acido questo alimento. Tra l’altro la salsa di pomodori e i sughi cotti possono avere un impatto più delicato dallo stomaco rispetto al semplice pomodoro crudo. Secondo gli scienziati il licopene dei pomodori può essere associato alla riduzione del rischio di alcuni tipi di cancro. Dunque vale la pena tollerare anche l’acidità dei pomodori per beneficiare di questi effetti positivi.

Come trovare la quantità giusta per te

Ad ogni modo se il consumo del pomodoro ti provoca fastidi ricorrenti la cosa migliore è consultarsi con un nutrizionista che ti dirà qual è la dose giusta di questo alimento compatibilmente allo stato di salute generale del tuo corpo. Ma questa è una vera e propria regola d’oro e vale ogni volta che qualche alimento ci causa fastidio.

Più che eliminarlo semplicisticamente dalla nostra dieta è utile confrontarsi con il nutrizionista. Infatti magari potremmo consumare ugualmente quell’alimento se trattato in un determinato modo. Se invece siamo proprio costretti ad eliminare un cibo dalla nostra dieta è importante che il nutrizionista ci spieghi quali sono quegli alimenti sostitutivi che possono evitare che la nostra alimentazione si impoverisca a causa di questa scelta.

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