Il segreto dei pizzaioli napoletani per rendere la pizza leggera e digeribile: mai più impasti pesanti e gommosi

Se ami la pizza e adori preparartela a casa durante il weekend, scopri come renderla digeribile al massimo: il trucco dei pizzaioli!

Gustosa, saziante, italiana: la pizza è in assoluto il simbolo della nostra cucina nel mondo. Che sia semplicemente una Margherita o che sia più ricca, come una Quattro Stagioni o una Capricciosa, è sempre la risposta giusta: una cena con gli amici, un compleanno organizzato all’improvviso o semplicemente una serata in cui non si ha voglia di cucinare si risolvono in maniera perfetta, con la pizza. Se voi amate non solo gustarla, ma anche prepararla, ecco qual è il trucchetto dei pizzaioli napoletani per renderla digeribile.

Pizza: come renderla digeribile
Pizza digeribile, i consigli dei pizzaioli napoletani (grantennistoscana.it)

Tipicamente napoletana, ma in realtà oggi diffusa in tutto il mondo e in molte varianti, la pizza diventa spesso oggetto di contese e discussioni. Se i puristi amano solo e solamente quella campana, altri invece credono che anche questo bene della cultura culinaria debba ammodernarsi e adorano quindi quelle gourmet, più sottili e con ingredienti particolari.

E che dire delle americane, spesso condite con l’ananas? Insomma, ognuno la coniuga come meglio preferisce. Se però tu vuoi scoprire come la preparano i veri pizzaioli di Napoli, continua a leggere.

Pizza: dove e quando è nato il simbolo per eccellenza dell’Italia

Secondo la tradizione e le cronache, la pizza sarebbe stata inventata dal cuoco Raffaele Esposito nel giugno 1889. L’occasione era speciale: la Regina d’Italia, Margherita di Savoia, avrebbe fatto una visita speciale alla città di Napoli e, per l’occasione, il cuoco le preparò quella che poi divenne la Margherita, con pomodoro, basilico e mozzarella a simboleggiare la bandiera italiana.

Pizza, la sua storia
Pizza, la sua storia e come renderla digeribile (grantennistoscana.it)

In quel periodo, però, erano già presenti delle pizze che oggi possiamo chiamare tali. In particolar modo, erano diffuse la marinara con l’aglio e la mastunicola, una versione preparata con strutto, pepe, formaggio e foglie di basilico. Queste preparazioni sembra che fossero presenti già nel Cinquecento; solo nel Settecento, però, avviene l’unione tra l’impasto a base di farina e il pomodoro, la base della pizza margherita e di molte altre.

Dal momento in cui nacque la pizza Margherita, questa prelibatezza si diffuse in tutto il mondo, arrivando anche negli USA a Chicago e New York. Le prime versioni della pizza americana non avevano la mozzarella, difficile da far arrivare oltre oceano, ma dei formaggi locali.

Con il boom del dopoguerra, molte famiglie del Sud Italia si trasferirono verso il Nord Italia e le pizzerie iniziarono a pullulare anche nelle grandi città come Milano o Torino.

Come rendere la pizza più digeribile: il trucchetto dei cuochi napoletani

Per quanto la pizza sia buona ed amata da tutti, può succedere che la sua digestione si riveli faticosa e che certe persone tendano a non consumarla più, proprio per via delle nottate difficili e con dolori allo stomaco.

Se da un lato gli ingredienti che si scelgono per farcirla fanno la loro parte, dall’altro anche la qualità dell’impasto e il suo punto di lievitazione e di cottura sono molto importanti. Questo discorso vale tanto al ristorante, quanto a casa: imparare a cucinare una pizza soffice e digeribile attirerà tutti gli amici, che non potranno più farne a meno.

Pizza, come renderla digeribile
Pizza, come renderla digeribile: il trucco napoletano (grantennistoscana.it)

Secondo i cuochi e i pizzaioli napoletani, il segreto di una pizza digeribile è la lievitazione. Questo passaggio è estremamente importante, se non fondamentale: il rischio di un panificato non lievitato correttamente è una fatica digestiva, nonché un gonfiore addominale.

Se quando la si ordina al ristorante non bisogna pensare a questo aspetto poiché viene preparata da esperti, quando la si fa a casa, invece, è buona abitudine lasciarla lievitare tutta la notte, per poi lavorarla di nuovo prima di metterla nella teglia e lasciarla riposare due ore.

Inoltre, è importante scegliere la farina giusta: oltre a quelle apposite, una delle più adatte all’impasto dei panificati è la farina integrale mista alla classica 00. Anche il lievito svolge il suo lavoro, scegliete quello di birra o quello madre a seconda di ciò che più preferite e amalgamatelo bene nell’impasto, così che lieviti perfettamente e sia digeribile facilmente. La vostra pizza diventerà la migliore della zona, con questi trucchi!

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