Il segreto per migliorare l’apprendimento dei figli? Stimolare la loro curiosità: ecco alcuni consigli per riuscirci

Se i vostri figli sono sempre annoiati quando studiano e non apprendono velocemente le nozioni c’è un segreto da conoscere per rivoluzionare l’atteggiamento.

La curiosità dei figli va stimolata per aumentare la loro capacità di apprendimento. Se cresce l’interesse sarà più facile comprendere e ricordare.

Come stimolare la curiosità dei bambini
Come migliorare l’apprendimento nei bambini? Alcuni consigli utili – Grantennistoscana.it

Apprendimento e curiosità sono strettamente correlati. Lo ha stabilito uno studio dell’University of Michigan che si è soffermato proprio sulla connessione tra curiosità e maggiore propensione ad imparare. Quante volte vediamo bambini annoiati da una lezione scolastica, disinteressati e poco predisposti all’ascolto? Eppure per arrivare a risultati migliori che si tradurranno poi in voti più alti basta veramente poco.

La memoria serve, è innegabile, ma è parimenti importante la curiosità. Essere curiosi significa curarsi, essere sollecitati nell’indagare e nel ricercare i fatti. Il curioso, dunque, è colui che vuole sapere e non in modo approssimativo ma nei dettagli. Ciò significa che dietro la capacità di apprendere nuove conoscenze c’è una forte componente socio-emozionale. Diversi studi hanno suggerito la relazione tra curiosità e maggiore predisposizione dei bambini ad imparare.

Come migliorare la capacità di apprendimento grazie alla curiosità

Curiosità è esplorazione, entusiasmo per la scoperta, piacere nel fare domande per conoscere le risposte. Essere curiosi è uno stato motivazionale che ha una componente genetica ma che può anche essere appreso e allenato. Ci sono persone curiosi di natura, dunque, e altre che vanno spinte verso l’emozione del cogliere l’inaspettato.

Come migliorare l'apprendimento nei bambini
Il segreto dell’apprendimento nei più piccoli – Grantennistoscana.it

Alcuni studi hanno dimostrato come le persone diventano più curiose se coinvolte in attività importanti per loro. Come questa informazione può essere collegata all’apprendimento scolastico? Lo studio dell’University del Michigan ha coinvolto 6,200 bambini. I risultati hanno riportato la correlazione tra curiosità e risultati scolastici. I più curiosi apprendevano più facilmente ed erano i bimbi che si trovavano in condizioni socio economiche peggiori.

Il fatto da riconoscere, dunque, è che i bambini di oggi vivono in un contesto in cui possono sapere tutto in un attimo. Tempestati da informazioni, controllati dalla tecnologia, non sono spinti ad indagare o verso l’esplorazione. Per renderli curiosi bisognerebbe togliere loro la tecnologia, invitarli alla riflessione autonoma e ad una ricerca più lenta ma più appagante.

Arrivare ad un traguardo con uno sforzo può stimolare i nostri figli ad usare la curiosità, ad avere voglia di imparare qualcosa di nuovo per raggiungere l’obiettivo. Riappropriandosi della curiosità si potrà migliorare l’apprendimento e avere risultati scolastici migliori ma anche coltivare una componente emotiva potente e di enorme valore.

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