La crema solare da sola non basta per proteggere la pelle: cosa devi applicare prima, incredibile ma vero

C’è un ingrediente per la cura della pelle che, secondo i dermatologi, dovremmo sempre applicare prima della crema solare per una migliore protezione. Scopriamo insieme quale. 

Purtroppo, ci sono voluti anni di scottature estive perché i consigli dei dermatologi sull’importanza della protezione solare quotidiana fossero finalmente recepiti. E ora che siamo più vecchi (e più saggi) e sappiamo quanto sia importante applicare una buona crema solare prima di uscire di casa con il solleone, è tempo di fare un passo in più per proteggerci dai raggi più dannosi.

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La crema solare non è sufficiente per prevenire l’invecchiamento della pelle e ridurre il rischio cancro. (Grantennistoscana.it)

Nessuna protezione solare è efficace al 100% nel bloccare i raggi UV, avverte la dottoressa Elyse Love, dermatologa specializzata con sede a New York. “Nel migliore dei casi può bloccare circa il 97% dei raggi solari, il che significa che il restante 3% attraversa la protezione e provoca danni in termini di stress ossidativo”. In particolare, continua l’esperta, “questo stress ossidativo può portare a danni al DNA (cancro della pelle), aumento della pigmentazione (macchie scure), vasi dilatati (arrossamento) e perdita di collagene (linee sottili e rughe)”.

Un alleato in più per la protezione della pelle al sole

Secondo autorevoli dermatologi, per prevenire l’invecchiamento precoce della pelle e ridurre il rischio di cancro abbiamo bisogno di applicare la vitamina C prima della classica protezione solare. Entrambe aiutano a difenderci dai raggi UV, ma in modi diversi. E i benefici naturalmente raddoppiano se usiamo l’una e l’altra.

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I filtri solari bloccano solo il 55% dei radicali liberi prodotti dall’esposizione ai raggi UV. (Grantennistoscana.it)

La vitamina C è un antiossidante e può contribuire a neutralizzare tutto lo stress ossidativo, mantenendo la pelle elastica e protetta. In effetti, i ricercatori hanno scoperto che i filtri solari bloccano solo il 55% dei radicali liberi prodotti dall’esposizione ai raggi UV, ma aggiungendo la vitamina C al mix sono stati in grado di ridurre le scottature di un ulteriore 50%.

Ciò detto, che tipo di vitamina C dovremmo usare? Le concentrazioni di vitamina C possono essere fonte di confusione, poiché la molecola si presenta in molte forme con vari livelli di stabilità, attività e potenziale irritazione. “L’acido L-ascorbico è la forma attiva della vitamina C e diversi studi dimostrano che i risultati sono proporzionali alla concentrazione, con una concentrazione massima del 20% assorbita dalla pelle”, sottolinea la dottoressa Love.

La specialista raccomanda alle persone nuove alla vitamina C di iniziare con il 10% di acido L-ascorbico, una concentrazione che permette di respingere una quantità significativa di radicali liberi, per poi salire gradualmente al 20%. Meglio ancora se riusciamo a trovare un prodotto che contiene vitamina E, poiché tale ingrediente ha dimostrato di aumentare i benefici antiossidanti della vitamina C. “Le persone con pelle secca e/o sensibile dovrebbero abbinare prodotti a base di vitamina C e la vitamina E poiché quest’ultima è lenitiva per la pelle e può ridurre alcune delle potenziali irritazioni indotte dalla vitamina C”, rimarca ancora Love.

Applicare la vitamina C sulla pelle: le istruzioni per l’uso

Un’applicazione corretta è la chiave del successo. La vitamina C si presenta tipicamente sotto forma di siero, quindi dovrebbe essere applicata prima della crema idratante. Dopo aver ben pulito la pelle, applichiamo la vitamina C, poi la crema idratante e infine la protezione solare (a meno che quest’ultima non svolga anche la funzione idratante). “La protezione solare dovrebbe sempre essere applicata come ultimo passo della routine di cura della pelle”, insiste la dottoressa Love. “E non c’è bisogno di far trascorrere del tempo tra un’applicazione e l’altra”.

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La vitamina C è presente in molti vegetali, soprattutto negli agrumi, ma anche nei peperoni, nei cavoli, nei kiwi e negli spinaci. (Grantennistoscana.it)

Per quanto riguarda la crema solare, il consiglio è quello di optare sempre per un prodotto ad “ampio spettro”, ovvero che protegga sia dai raggi UVA che UVB. Un’altra cosa da notare: è possibile trovare in commercio creme solari che contengono vitamina C, ma potrebbe essere meglio acquistare il principio attivo separatamente. “La maggior parte dei sieri alla vitamina C contiene una maggiore concentrazione di vitamina C rispetto a una crema solare o idratante con l’aggiunta di vitamina C”, avverte la dermatologa.

Ricordiamo che la vitamina C, detta anche acido ascorbico, è presente in molti vegetali. E in particolare negli agrumi, ma anche nei peperoni, nei cavoli, nei kiwi e negli spinaci. È molto efficace applicata anche dopo l’esposizione al sole, in quanto limita i danni cellulari. E riesce a ridurre la risposta infiammatoria dovuta all’esposizione ai raggi UV (e soprattutto a quelli UVB, che provocano scottature e macchie).

La vitamina C è un toccasana poiché ha la capacità di stimolare la produzione di nuovo collagene. Nei cosmetici, infatti, contribuisce a mantenere integri e sani i vasi sanguigni. Proprio per questo motivo è un ottimo alleato per migliorare il tono e l’elasticità della pelle.

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