Ma alla fine abbiamo scoperto perché ad Halloween si dice “dolcetto o scherzetto”? Nel dubbio, ve lo diciamo

“Dolcetto o scherzetto?”. Come ogni Halloween ecco il tormentone: ma sappiamo da dove nasca questa formula?

Ogni anno, di questi tempi, emerge il solito (a volte un po’ stucchevole) dibattito su quanto senso abbia celebrare la ricorrenza di Halloween anche in Italia e in altri Paesi. Come ben sappiamo, infatti, la ricorrenza (che ricade il 31 ottobre) nasce nel mondo anglofono e anglosassone, ma sappiamo altrettanto bene quanto sia entrata anche nella nostra cultura. Anche se, va detto, in tanti festeggiano la ricorrenza, ma di essa sanno poco. Per esempio, lo slogan “dolcetto o scherzetto”: sapete perché si dice e da dove deriva?

Halloween, dolcetto o scherzetto
Da dove nasce lo slogan “dolcetto o scherzetto?” – (grantennistoscana.it)

31 ottobre, il giorno prima della festa cristiana occidentale di Ognissanti: una celebrazione antica, celebrata per la prima volta – in Irlanda e in Inghilterra – nell’Alto Medioevo. Le attività di Halloween includono partecipare a feste in costume, intagliare zucche da riempire con una lanterna per creare un effetto sinistro, accendere falò, fare giochi di divinazione e scherzi, visitare attrazioni infestate, raccontare storie spaventose e guardare pellicole dell’orrore o a tema. E, ovviamente, ricorre lo slogan del “dolcetto o scherzetto”.

“Dolcetto o scherzetto”, da dire, evidentemente, con la voce da bimbi. Già perché in ogni 31 ottobre che si rispetti, flotte di adolescenti bussano alle porte e incalzano gli adulti per fare il oro pieno di caramelle. L’alternativa sarebbe uno “scherzetto”, che, in realtà, non c’è quasi mai.  Chi non l’ha detto o fatto almeno una volta nella vita, a prescindere dal luogo in cui siamo nati? Ma in pochi sanno l’origine di questo tormentone…

Perché diciamo “dolcetto o scherzetto”?

Una tradizione che, dicevamo, ha origini antiche. Nel Medioevo, per la Commemorazione dei defunti, le persone andavano porta a porta offrendo preghiere per i defunti in cambio di cibo o denaro, una tradizione nota come souling. Un’usanza simile della Scozia del XIX secolo, chiamata guising, prevedeva lo scambio di battute o canzoni con dolcetti. Durante il 19esimo secolo, i bambini irlandesi e scozzesi celebravano la festa scatenando il caos (per lo più innocuo) sui loro vicini.

Dolcetto o scherzetto motivo
La tradizione del “Dolcetto o scherzetto”? – (grantennistoscana.it)

Sulla base dei primi riferimenti scritti conosciuti relativi al “dolcetto o scherzetto”, possiamo localizzare tutto in Canada negli anni ’10 o ’20. Vi sono, infatti, dei frammenti giornalistici che ci segnalano lo slogan già nel 1923 e poi, successivamente nel 1927. Si tratta di articoli leggeri in cui si descrive l’usanza, descrivendo i bimbi come degli aguzzini da placare con l’elargizione di un regalo. L’usanza sembra essersi arenata durante la Seconda guerra mondiale, per via del razionamento dello zucchero.

Ma a correre in aiuto della tradizione del “dolcetto o scherzetto” ci penserà Paperino. Ve ne è traccia in un cartone animato del 1952 con protagonista lo sfortunatissimo personaggio Disney. Intitolato, appunto, “Dolcetto o scherzetto”.

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