Manca un farmaco salvavita, per trovarlo (e pagarlo tre volte tanto) dovete uscire dall’Italia

Nel secolo del commercio globale che azzera le distanze, succede ancora di dover affrontare viaggi della speranza per procurarsi un farmaco salvavita.   

Ognuno di noi ha sicuramente ascoltato dai genitori o dai nonni i racconti di loro parenti o amici deceduti anni addietro per una malattia che oggi consideriamo banale come un’influenza, perché un dato medicinale o un dato vaccino ancora non esisteva. Oppure di trasferte disperate in cerca di farmaci che oggi sono (o dovrebbero essere) disponibili ovunque. Ma a quanto pare quella pagina del passato non è stata ancora del tutto voltata. Qualcosa di simile – incredibile ma vero – è successo in questi giorni anche a una coppia di Milano, città-faro dell’Italia proiettata verso il futuro.

farmaco introvabile
L’Aifa monitora costantemente, attraverso apposite procedure, la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in particolare di quelli indispensabili per la cura di determinate patologie. (Grantennistoscana.it)

Forse lo avreste mai detto, ma anche in un paese avanzato e industrializzato come l’Italia, e nel secolo del commercio globale che azzera le distanze, c’è tutta una serie di farmaci ufficialmente classificati come “carenti. Un problema non di poco conto, dato che in molti casi si tratta di medicinali salvavita. Uno in particolare ha attirato nelle scorse ore i riflettori dei media locali e nazionali. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Un miraggio chiamato Creon 10000

In queste ore sta facendo notizia il caso di una coppia di Milano in cerca di un farmaco salvavita introvabile, e costretta ad andarlo a comprare in Svizzera al triplo del prezzo normale. Si tratta del Creon 10000, che l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha inserito nel suo lungo elenco dei medicinali carenti, e da qualche giorno è praticamente sparito dagli scaffali di tutte le farmacie del Belpaese.

sparito il creo 1000
Il mese scorso – ha raccontato Luisa – mio marito ha comprato il farmaco a Milano e nessuno ci ha messo in guardia”. (Grantennistoscana.it)

Come accennato, il farmaco in questione è disponibile senza alcun problema in Svizzera, dove però non è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, e viene venduto a un prezzo pari a oltre il triplo di quello applicato in Italia. A denunciare la spinosa vicenda sono i signori Luisa e Carlo, marito e moglie di Milano che, per poter avere il Creon 10000, essenziale per lui, dopo aver passato al setaccio quasi tutte le farmacie della Lombardia e della Liguria, sono stati costretti a varcare il confine alla volta di Chiasso. Eccetto qualche confezione rimasta nel Modenese, in Italia il prodotto è purtroppo esaurito!

La disavventura del signor Carlo

Il signor Carlo qualche anno fa è stato sottoposto a una resezione del pancreas per problemi oncologici alle vie biliari, e ora quel medicinale, di cui non può assolutamente fare a meno e per il quale non esiste alcuna formula alternativa, gli permette di sopravvivere. Ma in questo caso c’è anche stato qualcosa che non ha funzionato a livello di comunicazione. “Il mese scorso – ha raccontato Luisa – mio marito ha comprato il farmaco a Milano e nessuno ci ha messo in guardia“. Poi, quando la confezione è finita, la triste scoperta.

Data l’emergenza, Carlo e Luisa non ci hanno pensato due volte a fare scorta del medicinale fino alla fine dell’anno. Cioè fino a quanto l’Agenzia del farmaco potrà presumibilmente garantirne di nuovo la disponibilità per i pazienti che ne hanno bisogno. Il tutto ovviamente con un grande sacrificio economico da parte dei coniugi. Ma, si sa, quando c’è la salute di mezzo non si bada a spese!

La “lista nera” dell’Aifa

L’Aifa monitora costantemente, attraverso procedure ad hoc, la temporanea irreperibilità sul mercato nazionale di medicinali, in particolare di quelli indispensabili per la cura di determinate patologie. Inoltre l’Agenzia pubblica e aggiorna almeno due volte a settimana sul suo sito web ufficiale una lista dei farmaci temporaneamente carenti, contenente le informazioni elencate qui di seguito.

  • Nome commerciale del farmaco carente, principio attivo, forma farmaceutica, confezione e nominativo della relativa azienda;
  • Data di inizio e di presunta conclusione della carenza;
  • Esistenza o meno di equivalenti;
  • Motivazioni che hanno determinato la carenza;
  • Suggerimenti e/o provvedimenti adottati dall’Agenzia ed eventuali note.
farmaco introvabile svizzera
Aifa redige un elenco dei medicinali che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita. (Grantennistoscana.it)

Il suddetto elenco viene alimentato dalle informazioni trasmesse dai responsabili delle aziende e sulla base delle segnalazioni ricevute e verificate dall’Aifa. Contestualmente, l’Agenzia pubblica un estratto della lista con i farmaci temporaneamente carenti per i quali si rilascia l’autorizzazione all’importazione da parte delle strutture sanitarie per un medicinale analogo disponibile all’estero.

La stessa Aifa redige un elenco dei medicinali che non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita, allo scopo di garantire una fornitura di farmaci tale da soddisfare le esigenze di cura sull’intero territorio nazionale. Ricordiamo infine che il blocco temporaneo delle esportazioni di medicinali può essere disposto dall’Aifa ove sia ritenuto necessario per prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità, come previsto dall’art. 1, comma 1, lettera s) del d.lgs. n. 219/2006 e successive modificazioni e integrazioni.

Impostazioni privacy