Olio per friggere, quello di semi è sopravvalutato: ecco il migliore in assoluto|Non lo avresti mai detto!

L’olio di semi è davvero il migliore per friggere? Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, non ve l’hanno mai detto!

La frittura è senza alcun dubbio uno dei metodi di cottura che rendono il cibo più gustoso e appetibile, ma è anche piuttosto sconsigliata quando si parla di salute e linea, perché gli alimenti fritti sono sicuramente più calorici e meno ‘sani’ di quelli cotti a vapore, bolliti o grigliati.

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Ecco il migliore olio in assoluto da usare in cucina! – grantennistoscana.it

Anche quando si frigge, però, ci sono degli accorgimenti da utilizzare per evitare di mangiare piatti troppo unti e grassi, e soprattutto dannosi per la salute. La prima cosa a cui fare attenzione, a questo proposito, è proprio la scelta dell’olio da utilizzare.

Solitamente si usa l’olio di semi per friggere gli ingredienti, ma quello che stiamo per rivelarvi forse vi lascerà a bocca aperta. Siamo sicuri, infatti, che sia proprio questo l’olio migliore da scegliere? Ci sono in realtà una serie di cose da sapere sull’argomento, così come riportato sul sito ufficiale della Fondazione Umberto Veronesi, che in quanto a salute è sicuramente una fonte attendibile: scopriamo insieme tutto nel dettaglio.

L’olio di semi è davvero il migliore per friggere? Ecco tutto quello che c’è da sapere, resterete a bocca aperta

L’olio di semi solitamente è il più utilizzato per friggere gli alimenti, ma quello che state per scoprire forse vi lascerà a bocca aperta. Sul sito ufficiale della Fondazione Umberto Veronesi, infatti, è riportato un articolo di un ricercatore dell’Università degli Studi dell’Insubria, Dario Bressanini, che spiega alcuni concetti molto importanti, negando che l’olio di semi sia la scelta migliore.

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Usiamo solo questo da oggi in poi – grantennistoscana.it

A quanto pare, infatti, sono l’olio di oliva non extravergine e quello di arachidi i più adatti quando bisogna friggere un alimento.

Il motivo sta sia nel punto di fumo, ovvero la temperatura alla quale l’olio diventa ‘tossico’ per la salute, che in questi due tipi di olio è più alta, e sia perché contengono una maggiore quantità di acidi grassi monoinsaturi, che li rendono più ‘resistenti’ anche alle alte temperature.

Al contrario, l’olio evo e quelli di mais o di semi tendono a deteriorarsi alle alte temperature, si legge nell’articolo.

Importante ricordare, oltre al tipo di olio da utilizzare, anche che la temperatura giusta per friggere è quella compresa tra i 160° e i 180°, perché permette di cuocere bene gli alimenti senza rilasciare sostanze tossiche. Non solo, è anche fondamentale tener presente che bisogna sempre friggere con grandi quantità di olio e mettendo in padella pochi alimenti alla volta, perché solo così i cibi si cuoceranno in maniera omogenea e non si impregneranno di olio.

Mettere pochi elementi in padella, inoltre, aiuta a non far abbassare la temperatura al di sotto dei 160°. Utilizzate un termometro da cucina se volete tenerla sempre sotto controllo!

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