Ornella Muti, la confessione sul suo passato gela i fan: “Ho passato la vita a difendermi”

Ornella Muti, la confessione. Non una semplice intervista, ma un momento dove pensieri mai espressi prima, e malinconia, ci fanno conoscere una diva diversa. 

La richiesta di un’intervista che viene accettata. Non è certo la prima e non sarà sicuramente l’ultima, perché raccontare Francesca Romana Rivelli, in arte Ornella Muti, è raccontare il cinema degli ultimi cinquant’anni, con i suoi picchi e le sue cadute, i suoi pregi e quell’immancabile difetto.

Ornella Muti, la confessione
Ornella Muti, la confessione sul suo passato gela i fan – (Foto Ansa) – grantennistoscana.it

Ma la giovanissima Francesca Romana Rivelli per fare cinema avrebbe dovuto cambiare, prima di tutto, il suo nome. Vi era già un’attrice con il suo identico cognome, Luisa Rivelli ed il regista Damiano Damiani le ha coniato il nome d’arte che ha segnato la sua storia artistica: Ornella Muti. Un nome che è un mix, curioso ed originale, di due personaggi tratti da altrettante celebri opere di Gabriele D’Annunzio.

Ornella è infatti uno dei personaggi principali de “La figlia di Iorio”, mentre il cognome è stato tratto da “Il Piacere” dove la protagonista si chiama Elena Muti. Ornella Muti ha iniziato a calcare il set cinematografico all’età di 14 anni, diretta proprio da Damiano Damiani per il suo film La moglie più bella, che trae ispirazione dalla vicenda che ha visto protagonista Franca Viola.

Nella Sicilia della metà degli anni ’60, Franca Viola è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore. Un rifiuto che ha fatto storia. Un mettersi di traverso coraggioso di fronte a una tradizione che non ha mai tenuto conto della reale volontà delle donne. E nella vita di Ornella Muti si è presentato assai presto un motivo per un altro grande rifiuto, un rifiuto che ha trasformato la sua intera esistenza.

Ornella Muti e Naike Rivelli, l'amore più grande
Ornella Muti e Naike Rivelli (Foto ANSA grantennistoscana.it)

A soli 18 anni la giovanissima attrice è rimasta incinta. L’aborto è la strada che tutti sembrano indicarle. In Italia è ancora illegale ma per lei sarebbe stato facile andare all’estero ed abortire. L’avrebbe accompagnata personalmente, e volentieri, il suo agente, dal momento che immediatamente dopo c’era un set che l’attendeva, per un nuovo film. Pronto per lei.

Invece no. Ornella Muti non ha pensato alla carriera, al cinema, al set pronto a accoglierla a braccia aperte. Ha compiuto la scelta più bella, e più difficile, un po’ come Franca Viola si è messa di traverso a un andazzo ormai consolidato. Oggi, però, si sta pienamente godendo il frutto meraviglioso di quella “folle” scelta”. Naike Rivelli non è soltanto l’immagine speculare di sua madre, è parte pulsante della sua stessa vita.

Quando è nata Naike, confessa Ornella Muti, non era “soltanto piccola di età, era piccola di testa. Ecco, allora, che sua figlia è diventata quasi una sorella minore. Sono cresciute insieme, giorno dopo giorno. Madre e figlia che percorrono un cammino comune, evidentemente differente per i differenti ruoli, dove si incontrato ostacoli diversi, ma procedendo sempre l’una accanto all’altra, sorreggendosi in forma simbiotica.

Ornella Muti, la confessione che non ti aspetti

Decenni di grande cinema alle spalle. Grandi registi che l’hanno diretta e grandi attori che l’hanno affiancata. E’ un elenco che impressiona.

Tra i registi, oltre al già citato Damiano Damiani, si passa da Mario Monicelli a Dino Risi, da Marco Ferreri a Ettore Scola, da Woody Allen a Paolo Virzì, da Carlo Verdone a Francesco Nuti. Tra i colleghi che hanno condiviso il set con Ornella Muti troviamo giganti del grande schermo quali Ugo Tognazzi, Alain Delon, Jeremy Irons. Eppure, scorrendo l’album dei ricordi della sua grande carriera cinematografica, non riesce a trattenere l’amarezza.

Nell’intervista rilasciata al settimanale Oggi, Ornella Muti ha confessato: “Ho passato la vita a difendermi dagli attacchi degli uomini” e proseguendo, ancor più amaramente, ha aggiunto come con lei ci abbiano provato quasi tutti. E poi quel fastidioso episodio che l’ha vista involontaria, ed ignara, protagonista nel momento in cui Adriano Celentano ha parlato, dinanzi a sua moglie, Claudia Mori, della sua storia con l’attrice romana.

Ornella Muti e Adriano Celentano si sono conosciuti nel 1980 sul set de Il bisbetico domato. Un grande successo al botteghino che ha spinto produttori ed attori a un’immediata replica. Nel 1981, infatti, i due protagonisti si ritrovano sul set di Innamorato pazzo. E’ qui che è scoccata la scintilla. Una storia di cui soltanto gli “addetti ai lavori” erano a conoscenza, prima della pubblica confessione del molleggiato.

Adriano Celentano e la delusione di Ornella Muti
Ornella Muti e la breve storia con Celentano (Foto ANSA grantennistoscana.it)

Gli uomini e Ornella Muti. Quelli che ha amato e quelli, dal numero impossibile da quantificare, che ci hanno provato. E poi l’uomo più importante della sua vita, che l’ha lasciata soltanto quando l’allora Francesca Romana Rivelli aveva soltanto 12 anni. La perdita di suo padre, una ferita incancellabile, ancor di più perché terribilmente prematura, che l’ha di fatto costretta a proseguire il cammino della vita “da zoppa”.

E quando parla del cinema di oggi quegli occhi meravigliosi che hanno fatto innamorare intere generazioni, si intristiscono nuovamente. Non è un bel momento, a suo dire, per il cinema italiano. Per lei soltanto partecipazioni, che sceglie accuratamente. Al momento ha voglia soltanto di piccoli cameo in opere prime o di giovani registi, che almeno provano a fare e a dare qualcosa di più e di diverso.

E quando arrivano offerte orribili come la partecipazione a L’Isola dei Famosi, legata ad una montagna di soldi, ecco che, cortesemente, Ornella Muti tale offerta la rispedisce al mittente. Se è questo ciò che al momento sono in grado di offrirle preferisce stare a casa. Il cinema che è stato e sembra ormai non esserci più. I registi che lei ha amato non ci sono quasi più. Un altro se ne è andato soltanto poche settimane fa: Francesco Nuti.

Il ricordo più bello e dolce

E parlando di Ornella Muti il pensiero a Francesco Nuti è immediato. I due artisti hanno lavorato insieme in due film, diretti dall’attore-regista di Prato. 1985, Tutta colpa del Paradiso, un anno, 1986, dopo Stregati. La maniera migliore è ricordarli insieme. La poesia malinconica, il volto tristemente sorridente di Francesco Nuti accanto alla timida, radiosa, imbarazzante bellezza di Ornella Muti.

Francesco Nuti, il ricordo di Ornella Muti
Il rapporto con Francesco Nuti (Foto ANSA grantennistoscana.it)

Quando Ornella Muti ha appreso la notizia della morte di Francesco Nuti ha provato un dolore immenso. Un altro pezzo della sua storia, umana e professionale, che è volato via portandosi dietro ricordi bellissimi ed emozioni incancellabili. Quelle che il cinema di oggi non è più in grado di offrirle. E allora è meglio rimanere a casa insieme a Naike, il meraviglioso frutto di un aborto rifiutato.

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