Quiz per appassionati dei libri, molti sbagliano: chi ha inventato la stampa?

I libri continuano ad essere venduti in grande quantità in Italia, ma in pochi sanno chi è il vero inventore della stampa: voi lo sapete? 

Nel 1981 il gruppo scozzese The Exploited pubblicava Punks Not Dead, un album attraverso il quale la band voleva rispondere alle critiche dell’epoca secondo le quali il genere nato nei paesi anglofoni negli anni ’70 era morto o giù di lì.

Chi ha inventato la stampa?
Scopriamo assieme chi ha inventato la stampa – GranTennisToscana.it

Parafrasando quell’album, potremmo dire lo stesso della carta stampata: sono anni che pare destinata all’estinzione, ma i numeri dimostrano che comunque giornali e libri si continuano a vendere.

Ma quando e come è nata la stampa e, soprattutto, chi l’ha inventata? Lo sapete? Il quiz che vi proponiamo a breve vuole mettere alla prova la vostra conoscenza, ma prima di vedere le tre opzioni che vi offriamo, andiamo a vedere perché la stampa non è morta.

La stampa non è morta: i giornali in costante flessione ma i libri vanno in controtendenza

Dicevamo, la carta stampata non è morta e non sembra intenzionata a morire, nonostante i requiem e nonostante il digitale. E se le vendite di copie fisiche dei giornali sono in flessione da svariati anni (anche per la concorrenza, per realtà come la nostra), lo stesso non si può dire dei libri.

la stampa è davvero morta oppure no?
Una edicola negli anni ’80, quando i giornali vendevano (eccome se vendevano) – Foto Alan Denney – GranTennisToscana.it

Ma andiamo a vedere i numeri, per quanto riguarda l’Italia, ed iniziamo dai quotidiani: il quotidiano più venduto d’Italia è il Corriere della Sera che, secondo i dati di Prima Comunicazione, vende quotidianamente quasi 139mila copie (a febbraio 2023), seguito da la Repubblica e da la Gazzetta dello Sport, rispettivamente a 76mila e circa 75mila copie.

Numeri in flessione (per queste realtà ma anche per tutte le altre realtà nazionali) rispetto all’anno precedente e soprattutto rispetto alla fine degli anni ’80 quando alcune arrivavano a vendere anche quasi 900.000 copie in un giorno (parliamo delle edizioni del lunedì La Gazzetta dello Sport, ma erano anche gli anni del grande calcio in terra tricolore).

La stampa non è morta grazie ai libri: il boom durante la pandemia

E se il comparto legato ai quotidiani non sembra stare molto bene (anche perché un quotidiano stampato non può essere costantemente aggiornato come uno digitale) lo stesso non si può dire dell’editoria legata ai libri: nel 2021, secondo anno di pandemia, libri a stampa di narrativa e saggistica hanno vissuto un vero e proprio boom, con 115,6 milioni di copie vendute – per un business da 1,701 miliardi di euro (!).

Sesta editoria nel mondo (dopo Usa, Cina, Germania, UK e Francia) e quarta in Europa, ha vissuto una leggera contrazione nel 2022 – ma con numeri ben superiori rispetto ai dati del 2019 (prima dell’arrivo della pandemia): la crescita è stata comunque del 14,5% in termine di copie vendute (le stime proposte sono dell’Associazione Italiana Editori) nonostante la concorrenza del digitale e della pirateria. È evidente che il fascino della carta tra le dita non tramonta.

Chi ha inventato la stampa? Tre opzioni tutte legate alla storia dei caratteri su carta

Accennato allo stato dell’arte della stampa in terra tricolore, tuffiamoci nella storia della stampa. Chi è stato l’inventore della stampa a caratteri mobili, laddove si intende con il termine basato sull’uso di elementi mobili che imprimono il testo su carta? Vi offriamo di seguito tre opzioni e, prima di darvi la risposta, vi introdurremo i tre personaggi proposti.

quiz: chi ha inventato la stampa
Chi ha inventato la stampa? Ecco le opzioni – GranTennisToscana.it

L’opzione A è legata a Johannes Gensfleisch della corte di Gutenberg, meglio noto come Johannes Gutenberg. Nato a Magonza intorno al 1400 da una famiglia agiata, si dedicò tutta la vita alla lavorazione del metallo e al conio delle monete. Dopo aver vissuto a Strasburgo (dove si era trasferito per motivi politici) nel 1430, un ventennio dopo circa fondò una società con un altro orafo (Johannes Fust). Qual era il loro scopo? Lo scopriremo fra qualche riga.

L’opzione B è legata a Bi Sheng. Nato a Huizhou (in Cina) nel 972, sappiamo ben poco della sua vita. Di umili origini, le sue vicende sono narrate dal Mengxi Bitan, scritto da un funzionario cinese (che in realtà definire funzionario è riduttivo, essendo disimpegnato in molteplici campi) molto famoso nella sua epoca. Il funzionario in questione – Shen Kuo – parla soprattutto di un aspetto legato alla vita di Bi Sheng. Fra poco vi racconteremo quale.

L’opzione C è legata ad Arnold Pannartz, monaco cristiano nato a Praga nel Basso Medioevo. Chierico dell’arcidiocesi di Colonia, Pannartz giunse in Italia assieme a Conrad Sweynheym (chierico della diocesi di Magonza) con una missione molto importante. Di cui vi parleremo di seguito.

Quindi chi ha inventato la stampa? Molti sbagliano

Ebbene, come forse sapete (o forse avete immaginato), tutti e tre i personaggi sono legati alla storia della stampa. Arnold Pannartz è stato colui il quale  l’ha importata in Italia: la sua missione, nel Tardo Medioevo, era quella di distribuire e vendere libri stampati in Germania.

chi ha inventato la stampa
No, non è stato Gutenberg ad inventare la stampa – Foto SNL – GranTennisToscana.it

Poi creò la prima officina tipografica del nostro Paese. Rimanendo in Europa, ma tornando in Germania, Gutenberg (in collaborazione con Johannes Fust, che pagò 1600 fiorini olandesi per l’impresa) fu colui il quale stampò quello che può essere considerato il primo libro a stampa nella storia del Vecchio Continente: la Bibbia a 42 linee (ovvero con 42 righe di testo per pagina) – tiratura 180 copie – il cui primo esemplare fu stampato il 23 febbraio 1455.

Infine Bi Sheng: fu proprio il cinese ad avere inventato la stampa a caratteri mobili, sebbene i suoi (incisi nella porcellana) fossero troppo fragili per la stampa a larga diffusione. In tal senso, in seguito Wang Zhen e Hua Sai migliorarono il sistema introducendo caratteri mobili dapprima incisi nel legno e quindi nel bronzo.

Conoscevate già la risposta esatta? In molti considerando Gutenberg l’inventore della stampa ma di fatto è stato solamente colui il quale ha “importato” la stampa in terra europea.

Facendo un parallelo con l’invenzione del telefono, Gutenberg è una sorta di Bell della stampa, mentre Bi Sheng è come il nostro Meucci: tutti sono convinti sia stato Bell ad inventare il telefono, ma sappiamo che in realtà fu l’inventore toscano ad inventare il primo dispositivo di comunicazione vocale a distanza (che chiamò telettrofono, che nome cacofonico).

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