Rischio restituzione pensione di reversibilità: chi deve iniziare ad avere paura

Pensioni di reversibilità e superstiti: controlli a tappeto Inps in corso. Ecco l’elenco di chi dovrà restituire gli indebiti.

L’Inps si accinge ad effettuare controlli sulle mensilità in pagamento dei trattamenti previdenziali, prevedendo la restituzione di eventuali indebiti, in applicazione di quanto stabilito da una sentenza resa dalla Corte Costituzionale numero 162 dello scorso anno.

Chi deve restituire la pensione di reversibilità?
Pensione di reversibilità: controllo a tappeto dell’Inps per la restituzione di importi indebitamente percepiti. (Grantennistoscana.it)

Più precisamente, attraverso l’incrocio dei dati a disposizione con le informazioni erogate dall’Agenzia delle Entrate, l’Istituto previdenziale si propone di verificare le posizioni dei soggetti che percepiscono pensioni di reversibilità. L’obiettivo è quello di decurtare l’importo delle pensioni di reversibilità dalla quota maggiore di pensione in base alla cumulabilità con gli altri redditi, in particolare dal lavoro. 

Pensione di reversibilità: ecco le categorie di soggetti che dovranno restituire quanto indebitamente percepito.

Come anticipato, l’Istituto previdenziale si accinge a controllare le pensioni pubbliche per la verifica delle posizioni reddituali del 2020. E, più precisamente, i controlli sono operati sulla base dei dati messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate sui modelli di dichiarazione dei redditi 730, Certificazione unica (Cu) e Redditi 2020 per l’anno di imposta 2019. L’istituto tiene altresì in conto le informazioni presenti nel casellario centrale relative agli anni 2019 e 2020.

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Pensione di reversibilità: ecco chi dovrà restituirla. (Grantennistoscana.it)

Punto focale dell’operazione si rivela essere la sentenza n.162 dello scorso anno reso della Corte Costituzionale, con cui i giudici stabilivano l’illegittimità dei trattamenti previdenziali nella quota in cui, nell’ipotesi di cumulo di quanto percepito per la pensione e gli altri redditi aggiuntivi a chi benefici della reversibilità, non si preveda la decurtazione della pensione stessa in misura superiore agli stessi altri redditi percepiti. Pertanto, nel momento in cui l’Istituito previdenziale accerti che la fruizione della pensione di reversibilità sia stata goduta in misura maggiore rispetto a quanto spettante, provvederà al recupero di quanto non spettante nella rata pensionistica.

Nel dettaglio, l’Inps recupererà quanto non spettante a partire dalla rata di pensione di agosto 2023 mediante la trattenuta di un quinto dell’importo dovuto, già inclusivo dell’indennità integrativa speciale e al netto di Irpef. Il numero massimo delle rate con il quale l’Inps effettuerà il recupero dalle pensioni pubbliche è fino a sessanta. Mentre, qualora l’importo della pensione non fosse capiente per il recupero di quanto dovuto e il beneficiario fosse titolare di altro trattamento previdenziale, il recupero si completerebbe sull’altra pensione. Inoltre, il recupero delle quote di pensione non dovute avverrà mediante avviso di pagamento sul sistema PagoPa. E, i pensionati interessati al recupero dei trattamenti di reversibilità potrebbero essere convocati nelle sedi territoriali per concordare l’iter di recupero più comodo per il percettore di reversibilità.

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