Se l’ISEE è sbagliato e ho ottenuto vari bonus, cosa rischio se l’INPS se ne accorge?

Se grazie al vostro ISEE avete guadagnato diversi bonus ma la dichiarazione dei redditi è scorretta, ecco cosa può succedervi

ISEE è un acronimo che sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente e, per calcolarlo, si prendono in considerazione i guadagni dell’intera famiglia, nonché il patrimonio fisico e immobiliare. Attraverso il calcolo dell’ISEE è possibile avere l’accesso a specifici bonus, erogati dall’Inps, dallo stato o da enti specifici e formulati proprio per sostenere le famiglie italiane in questo periodo storico così difficile. Se l’ISEE è però sbagliato, si deve sapere cosa si può rischiare.

Cosa succede se l'ISEE è sbagliato
Cosa succede se l’ISEE è sbagliato: dovete assolutamente saperlo (grantennistoscana.it)

Innanzitutto, l’ISEE non è mai personale, ma famigliare: si intendono quindi come famiglia le persone legate da vincoli di matrimonio, affinità, parentela, adozione, tutela o vincoli affettivi che coabitano e sono residenti nello stesso comune. Attraverso l’ISEE si determina se quella specifica famiglia ha accesso o meno a specifici sussidi, benefici o agevolazioni, così come tasse universitarie ridotte (in questo caso si parla di ISEU, dove la U sta per università) o agevolazioni per invalidi. Ecco però come lo si calcola e, soprattutto, cosa si rischia se è sbagliato.

Come si ottiene l’ISEE e quali sono eventuali rischi

Per ottenere la certificazione ISEE ci si deve recare presso un CAF, oppure si può anche fare da sé. Ciò che si deve avere è la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), nella quale si indicano i membri del nucleo famigliare, le voci di reddito e di patrimonio e i riferimenti della casa di abitazione. In ogni modulo della DSU, quindi, si inseriscono i dati richiesti, tra cui spiccano: i veicoli che si possiedono, gli eventuali assegni che si percepiscono, il patrimonio mobiliare ed immobiliare, i redditi, i dati anagrafici di ogni componente della famiglia e la casa di abitazione. Il CAF, sulla base dei dati forniti, compila e controlla la DSU, che quindi viene inoltrata all’INPS.

Compilare la DSU
Compilare la DSU: passo fondamentale per l’ISEE (grantennistoscana.it)

È quindi l’INPS a calcolare l’ISEE del cittadino, sulla base della DSU presentata al CAF o online, in autonomia. In base all’ISEE che viene calcolato, il nucleo famigliare può accedere o meno a determinati bonus. Nel 2023, ad esempio, chi ha un ISEE inferiore a 15mila euro può ricevere il bonus sociale bollette, quindi uno sconto importante su queste spese. Per il bonus occhiali, invece, non si deve superare la soglia dei 10mila euro e per quello prima casa under36 il limite massimo è di 40mila euro.

E se l’ISEE è sbagliato? Le conseguenze

Generalmente, gli enti preposti effettuano numerosi e precisi controlli sugli ISEE presentati in sede di richiesta di un determinato bonus. Se un nucleo famigliare viene accusato di averne uno errato e non corrispondente alla realtà, innanzitutto è bene sapere che le responsabilità sono solo ed esclusivamente sue, anche se si è rivolto a un CAF. Questi uffici, infatti, si limitano a raccogliere i dati che noi gli diamo in sede di DSU ma è nostra responsabilità riferire quelli corretti, senza mentire. Le sanzioni, in questo caso, possono andare da un minimo di 5mila euro a un massimo di 25mila euro, in base al sostegno economico che è stato ricevuto indebitamente.

Cosa succede se l'ISEE è scorretto
Cosa succede se l’ISEE è scorretto: multa e possibilità di correzione (grantennistoscana.it)

In realtà, però, se ci si rende conto di avere un ISEE scorretto prima di richiedere o ricevere un bonus, lo si può correggere. Le vie sono due: o si presenta di nuovo la DSU per calcolare l’ISEE, inserendo i dati corretti o si compila un modulo integrativo F3 nel quale si inseriscono le informazioni aggiuntive mancanti. Ad oggi, la DSU la si può compilare in autonomia, però si consiglia soprattutto ai meno esperti di appoggiarsi ai CAF o ai patronati. In ultimo, poi, vogliamo sottolineare che nessuno ha alcun obbligo nel presentare il proprio ISEE: questo serve infatti solo se si vuole accedere a determinati bonus o a specifici servizi per i quali è richiesto!

Altri bonus ai quali fa accedere l’ISEE

Oltre ai bonus di cui abbiamo parlato e che sono diventati pane quotidiano in questi ultimi anni, l’ISEE permette di accedere anche ad altri sconti. Innanzitutto ci sono quelli sulle tasse universitarie, che cambiano anche di molto a seconda della propria fascia di reddito. Altri sconti sono poi quelli sul canone Telecom e sul Canone Rai, così come sui trasporti pubblici e in relazione ai soggetti invalidi. Per scoprire tutti i bonus ai quali si può accedere presentando il proprio ISEE si consiglia di recarsi presso un CAF, dove si potrà ricevere assistenza personalizzata.

Impostazioni privacy