Tuo figlio ha sviluppato questa passione e ne sembra addirittura ossessionato? Non ti devi preoccupare è più intelligente della media.
L’emozione di diventare genitori alle volte fa perdere la lucidità e di certo l’obiettività. In Campania di si dice a tal proposito che “Ogni scarrafone è bell’ a mamma soja“, frase figurata che vuole fare capire con un paradosso l’amore infinito che una madre prova per il figlio. Chiaramente tale predilezione naturale, frutto dell’affetto che si sviluppa per il proprio erede vale per qualsiasi aspetto della sua vita.
Scoprire i progressi del bimbo in crescita è una sorpresa emozionante ed ogni conquista ottenuta, dal cominciare a gattonare, alla prima parola, passando per i primi passi, diventa per il genitore qualcosa di assolutamente irripetibile ed eccezionale. Questa tendenza a glorificare ed esaltare ogni gesto compiuto dal figlio, anche il più normale, alcuni se la portano dietro anche nelle fasi successive della sua crescita, sviluppando una visione totalmente soggettiva e non aderente alla realtà.
Allo stesso processo di esagerazione si associa anche l’ansia eccessiva. Sebbene si tratti di due aspetti della genitorialità distanti, spesso i genitori eccessivamente orgogliosi sono anche quelli che provano maggiore ansia per la salute ed il futuro del frutto dei propri lombi. Così un semplice raffreddore diventa un virus potenzialmente letale, una sbucciatura del ginocchio la rottura di un legamento crociato e così via.
L’ansia ovviamente non si limita alle malattie, ma ricopre ogni aspetto della vita del bimbo. Persino lo sviluppo di un particolare interesse può essere visto dal genitore ansioso come il segnale di una possibile problematica. La verità, però, è che nella maggior parte dei casi non c’è alcun motivo per preoccuparsi, ma bisogna lasciare il bambino libero di esplorare e coltivare le proprie passioni.
Ovviamente la preoccupazione è normale e tutti la provano quando si tratta dei figli, specie nelle fasi più delicate della loro vita, ma non bisogna mai esagerare. Affidarsi ad un esperto nel caso in cui si abbia un timore fondato, ma anche in questo caso bisogna farlo solo dopo un’attenta valutazione, evitando di farsi trascinare dall’ansia e cercando di analizzare il tutto in maniera razionale.
Vostro figlio ha una passione quasi ossessiva? Non preoccupatevi è un bene
Come esempio utile a capire a cosa ci riferiamo per ansia eccessiva riguardo determinati comportamenti dei bambini prendiamo come esempio il risultato di uno studio pubblicato nel 2008 di cui si è parlato sulla CNN e su ScienceDirect. Lo studio in questione analizzava nello specifico quei bambini che in una determinata fase della loro crescita, tra i 4 ed i 6 anni, sviluppavano una passione quasi ossessiva per i dinosauri.
Questi bimbi conoscevano ogni dettaglio sulla vita, la struttura fisica e le abitudini dei lucertoloni e gran parte della loro giornata consisteva nell’approfondire ulteriormente questa conoscenza. Un comportamento che potrebbe preoccupare qualche genitore, ma che in realtà dovrebbe farli stare tranquilli, visto che indica una maggiore intelligenza rispetto alla media.
Secondo quanto emerso dallo studio, infatti, questa forte passione favorirebbe lo sviluppo cognitivo, migliorerebbe la loro capacità di linguaggio e di ragionamento. Ad asserirlo con assoluta certezza è la dottoressa Kelly Chen, che ai microfoni della CNN ha spiegato: “Un’ossessione per i dinosauri, quindi, può essere il modo in cui un bambino affronta un nuovo argomento in un modo che gli sembra familiare: attraverso il divertimento. Fare domande, trovare risposte e acquisire competenze è il processo di apprendimento in generale. Esplorare un argomento e padroneggiarlo è utile perché è così che formiamo carriere da adulti“.
Chiaramente l’argomento dinosauri è stato scelto perché appassiona tantissimi bambini, ma lo stesso discorso vale per qualsiasi altra passione. Pare infatti che una passione ossessiva anche momentanea permetta ai bambini di migliorare la memoria, favorire la capacità di suddividere in categorie e aumenti persino la loro autostima, poiché permette loro di superare in qualcosa il genitore, di conoscere più informazioni dell’adulto su un dato argomento.
I segnali di intelligenza nei bambini plusdotati
Finora abbiamo parlato di quei genitori che tendono ad esagerare in senso positivo o in senso negativo, ma ci sono anche quelli che tendono a sottovalutare le capacità del figlio o ritenere tutto normale, tendendo a non notare quando il figlio ha delle capacità che per la sua età sono superiori alla norma. Proprio perché si tende a sorprendersi per ogni peculiarità del figlio, alle volte si può pensare che ciò a cui stiamo assistendo sia assolutamente normale.
Ma come si fa a capire quando un bambino è dotato di un’intelligenza superiore al normale? I primi segnali possono essere l’apprendimento precoce della lingua, una curiosità che lo porta a porre molte domande e ad esplorare ciò che è nuovo, una grande capacità di osservazione o un’eccezionale creatività.
Per appurare un’intelligenza superiore alla media è necessario che il piccolo venga sottoposto ad un test del Q.I., ma prima di farlo valutare in tal senso puoi accorgerti della sua diversità attraverso i seguenti segnali:
- Capacità di pensiero astratto precoci: ad esempio, possedere la percezione del tempo già a 3 anni
- Dimestichezza precoce con il metodo logico-deduttivo (anche a partire dai 2 anni)
- Acute capacità di osservazione
- Curiosità insopprimibile
- Desiderio di conoscere ed esplorare continuamente
- Ottima memoria
- Ottime competenze verbali
- Questo per quanto riguarda le capacità cognitive. Se tuo figlio va già a scuola, potresti notare che:
- Si annoia facilmente
- Finisce le verifiche prima degli altri
- Ha ottimi voti pur senza studiare molto (o affatto)
- Si distrae molto facilmente in classe, come se si “perdesse” nel suo mondo.
