Andare al supermercato è diventato come percorrere la strada verso il patibolo? Ecco alcune novità per riempire il carrello con poco.
Andare a fare la spesa non è mai stata un’attività divertente. Spesso tra marito e moglie che lavorano ci si divide il compito, alternando le volte in cui va l’uno o l’altro, oppure stabilendo un giorno per affrontare insieme quella grossa. Sì perché il problema non è certo il comprare qualcosa per cucinare la sera (anche se alle volte può risultare difficile farsi venire l’idea durante il giorno), bensì il pensare a pianificare i pasti della settimana in una singola occasione.
Non tutti infatti hanno il tempo necessario per acquistare l’occorrente giorno per giorno, dunque è necessario stabilire un momento della settimana in cui bisogna pensare a più pasti. Se già pensare a cosa cucinare per il singolo giorno può indurre in confusione, doverlo fare per più giorni può diventare letteralmente un inferno.
Una situazione comune a tantissime persone nel mondo, specie da quando il mercato del lavoro ha accolto giustamente anche le lavoratrici ed è diventato indispensabile per una famiglia che entrambi i coniugi abbiano un lavoro in pianta stabile e full time per sostenere quelle che sono le spese mensili.
Quello che stiamo vivendo è poi un periodo storico particolare, uno dei più duri che abbiamo dovuto affrontare dal dopoguerra ad oggi. All’ormai endemica mancanza di lavoro e alla cattiva abitudine di retribuzioni non al passo coi tempi (in molti casi l’offerta lavorativa non è stata equiparata al costo della vita, dunque la retribuzione è insufficiente a vivere decentemente) si è aggiunta una crisi economica globale che sembra non avere fine.
Bonus una tantum, Carta Spesa e paniere tricolore, semplici pezze per tamponare una falla allo scafo
In questi anni i tre governi che si sono succeduti (Conte, Draghi e adesso Meloni) hanno affrontato la situazione attuale in modo differente. Il governo Conte ha cercato la soluzione immediata e semplice dei bonus una tantum, ovvero l’elargizione di una somma di denaro come forma di aiuto per le spese mensili che ha sicuramente dato un attimo di respiro ma non ha certo risolto la problematica.
Qualcosa di simile è stato fatto anche da Draghi nel periodo della sua presidenza, mentre l’attuale governo ha sentenziato che gli aiuti una tantum sono inutili e cercato strade diverse. La prima è stata la Carta Acquisti, un sussidio di 80 euro ogni 2 mesi rivolto alle famiglie con maggiori difficoltà. La cifra è chiaramente troppo bassa ed infatti a giugno è stata aggiunta la Carta “Dedicata a te” , che però si è rivelata un bonus una tantum (da 380 euro circa) con limitazioni eccessive sui prodotti acquistabili.
In questi giorni si discute del paniere tricolore, ovvero di un accordo del governo con fornitori e venditori per offrire agli italiani dei prodotti a costi più bassi. Il problema in questo caso è che non tutti aderiranno a questa iniziativa e che non tutti i prodotti di prima necessità saranno coinvolti. Inoltre si tratterà di un’iniziativa valida per un lasso di tempo limitato. Va considerato infine che queste misure sono rivolte solo ai cittadini in condizioni economiche più svantaggiate, il che non vuol dire che chi supera il tetto Isee scelto non abbia difficoltà a fare la spesa.
Supermercato, i consigli per riempire il carrello con una spesa non eccessiva nel mese di ottobre
Visto che le misure finora messe in atto non sono sufficienti a risolvere il problema ma solo a tamponare le situazioni più emergenziali, come si può risparmiare al supermercato? Per evitare di essere salassati ogni qualvolta vi recate a fare la spesa, dovreste mettere in atto alcuni piccoli accorgimenti che insieme vi faranno risparmiare un bel po’.
La prima cosa da fare è andare al supermercato preparati, ovvero con una lista delle cose che davvero vi servono. Spesso infatti quando si entra senza un piano preciso ci si lascia tentare sia dalle offerte che dai desideri estemporanei, il che porta ad acquistare prodotti non necessari e a far lievitare il prezzo alla cassa.
Vi sarà sicuramente utile fare un menù settimanale dei pasti che dovrete andare a rispettare. In questo modo potete pianificare ad esempio quando mangiare la carne rossa o il pesce nel corso della settimana. A tal proposito un altro consiglio per risparmiare è quello di limitare ad una volta a settimana il consumo di entrambi, prodotti che hanno un costo generalmente elevato.
Per un ulteriore risparmio potete optare per il pollo al posto del manzo e il pesce azzurro al posto dello spada, del tonno o del salmone. Durante gli altri giorni della settimana l’apporto di proteine necessario potete ottenerlo acquistando e preparando dei legumi, il cui costo è decisamente inferiore.
Fatte queste premesse generali, ecco quali sono i comportamenti che bisogna adottare quando si entra nel supermercato per risparmiare sul costo finale:
- Andare solo nei reparti necessari ad acquistare i prodotti inseriti nella lista;
- Non prestare attenzione ad offerte e prodotti che ci possono indurre in tentazione;
- Confrontare i prezzi per scegliere quelli migliori al chilo;
- Quando possibile acquistare prodotti delle sottomarche per risparmiare;
- Usare quando possibile (ad esempio se non dovete prendere casse di acqua) il carrellino invece del carrello grande, poiché lo spazio a disposizione può indurre ad acquistare qualcosa in più:
- Per frutta, verdura e carni è sempre meglio prendere i singoli prodotti e non le confezioni per risparmiare ed evitare lo spreco di cibo;
- Se uno dei prodotti nella nostra lista è in offerta, valutarla bene e controllare la data di scadenza;
- Approfittare degli orari sconto per panetteria e pasticceria, solitamente applicati dagli store a fine giornata per lo smaltimento della merce fino a quel momento invenduta.
Non sempre è semplice seguire alla lettera tutte queste regole, ma se ci porrete la giusta attenzione ben presto diverrà un modus operandi automatico, grazie al quale riuscirete a risparmiare molto sul costo finale di una spesa al supermercato.
